Bovini, il Labor Day fa crescere le quotazioni dei futures

I contratti futures relativi alle quotazioni della carne bovina hanno raggiunto i loro massimi delle ultime tre settimane: si tratta di un rialzo provocato essenzialmente dalla speculazione sulla domanda americana di manzo, la quale dovrebbe incrementarsi a causa dei nuovi rifornimenti da parte dei grossisti per il week-end di pausa del Labor Day (oltre a ieri, è previsto per la giornata di oggi). Lo stesso discorso vale anche per i contratti che osservano da vicino le performance delle carni suine, anch’essi protagonisti di un importante guadagno. Volendo essere più precisi, c’è da sottolineare come le tariffe della carne all’ingrosso sono scese di 2,5 punti percentuali nel corso di questa settimana, a causa dell’intervento governativo. Questo può essere definito, a ragione, come il segnale che gli acquirenti al dettaglio hanno terminato le scorte del prodotto alimentare in questione prima del previsto, ovvero prima di una due giorni caratterizzata, come vuole la tradizione, da numerose grigliate.

Gli stessi prezzi all’ingrosso sono aumentati dell’11% rispetto a un anno fa, mentre il dettaglio citato in precedenza ha fatto segnare il record da un mese a questa parte, secondo quanto pubblicato dallo Us Department of Agriculture. Che cosa accadrà al termine di questo fine settimana così particolare? Come hanno spiegato gli analisti esperti di tale mercato, le scorte e la relativa offerta ritorneranno alle dimensioni iniziali, molto più modeste di quelle attuali, tanto che un miglior assestamento della domanda finirà per riequilibrare l’intero comparto.

Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, occorre aggiungere che i futures relativi alle spedizioni di ottobre di carne bovina sono aumentati di 1,2 centesimi di dollaro (+1,1%), attestandosi a quota 1,148 dollari per ogni singola libbra presso il Chicago Mercantile Exchange. La commodity, inoltre, ha già guadagnato il 6% nel corso di questo 2011. Per quel che concerne, infine, la carne suina, le spedizioni di settembre sono incrementate di 1,1 centesimi (+1,3%).

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