Futures: calano suini e bovini a causa delle decisioni cinesi

La caduta dei contratti futures relativi ai bovini e ai suini è stata piuttosto imprevista: in particolare, questi due strumenti finanziari strettamente correlati al settore primario hanno subito l’influenza della domanda statunitense, la quale ha mostrato degli evidenti segni di rallentamento. La giornata di ieri, infatti, è stata caratterizzata da un calo di 1,8 punti percentuali da parte dei contratti collegati ai suini, il peggior declino da un mese a questa parte, tanto che la quotazione attuale è pari a 90,41 centesimi di dollaro per ogni singola libbra. Un’altra notizia che è stata determinante a tali fini è il fatto che la Cina importerà carne di maiale americano per far crescere i prezzi della carne nazionale, una indiscrezione che è giunta direttamente dalla Us Commodities Incorporated.

Secondo gli analisti, inoltre, il segmento in cui viene scambiato denaro cash si è “ammorbidito” e la correzione al ribasso può essere letta come una normale logica finanziaria. Le perdite di tali prodotti sono avvenute presso il Chicago Mercantile Exchange, con la commodity in questione che aveva comunque guadagnato ventiquattro punti percentuali nel corso degli ultimi mesi. Cosa ha realmente intenzione di fare la Cina? L’intento è quello di accrescere le scorte di carne suina in modo da promuovere un mercato che sia il più stabile possibile, una linea di azione che è stata evidenziata anche dal premier Wen Jiabao nel corso di uno dei suoi ultimi annunci.

Intanto, i contratti futures relativi ai bovini, più precisamente quelli relativi alle spedizioni di agosto, hanno conseguito una perdita di 0,675 centesimi (-0,6%), mentre il valore complessivo di tali strumenti è superiore agli 1,140 dollari, con la tariffa di base che nel 2010 è incrementata di un quarto. Infine, non si può citare la performance dei contratti che si riferiscono alle spedizioni del mese di agosto, quello che viene considerato il future più attivo in assoluto.

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