Futures bovini: le previsioni per il 2013

Che anno sarà il 2013 per i contratti futures collegati alla carne bovina? Secondo quanto riferito dagli esperti di Bloomberg, questi strumenti finanziari dovrebbero essere protagonisti di un apprezzamento pari a venti punti percentuali il prossimo anno: in questa maniera essi raggiungeranno un prezzo record, dopo che le piogge abbondanti avranno fatto la loro parte nell’incoraggiare il nutrimento degli animali piuttosto che macellarli. Anche lo scorso mese di novembre ha comunque riservato delle sorprese incoraggianti, visto che due settimane fa i futures bovini erano in crescita grazie alla domanda di carne.

Le precipitazioni a cui si sta facendo riferimento sono ovviamente un vantaggio per i pascoli, ma anche per le raccolte del grano, come ben sanno i proprietari dei ranch che si trovano in stati come il Texas e il Nebraska. La produzione, inoltre, dovrebbe subire una riduzione superiore ai sei punti percentuali sempre nel corso del 2013, un dato che si riferisce alla principale nazione al mondo per quel che riguarda questo ambito, gli Stati Uniti. La scorsa estate ha messo invece in luce una tendenza ben precisa: in effetti, il 1° luglio la carne bovina è scesa al livello più basso dal 1973, a causa delle condizioni non proprio favorevoli delle spese relative al cibo (una tendenza che comunque era cominciata già sul finire di giugno).

Le più basse tariffe dei cereali significano per i proprietari dei ranch una maggiore capacità di mantenere la carne in questione per un più lungo periodo, riducendo allo stesso tempo la disponibilità degli animali per la macellazione. La convinzione netta è che i prezzi stessi possano mantenersi piuttosto elevati. La giornata di ieri, ad esempio, si è caratterizzata per una discesa dei futures bovini pari a 0,23 punti percentuali, vale a dire 0,003 centesimi di dollaro in meno che hanno fatto scendere la quotazione complessiva a 1,2985 dollari la libbra.

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