Il momento difficile dei futures sulla carne suina

I contratti futures relativi alla carne suina sono calati ieri per la prima volta dopo tre sessioni consecutive in positivo (vedi anche In rialzo i futures sulla carne suina): il motivo di un simile declino è presto detto, visto che negli Stati Uniti è stato registrato il livello più basso da settembre per quel che riguarda i prezzi all’ingrosso di tale bene. In pratica, questa performance ha segnalato chiaramente come sia in rallentamento la domanda per la carne in questione. Al contrario, i futures bovini sono stati protagonisti di un rialzo.

In rialzo i futures sulla carne suina

Verso la metà di questo mese i futures bovini e suini erano in controtendenza, cosa è cambiato nel giro di due settimane: il primo riferimento interessante è quello relativo ai contratti che osservano da vicino le performance dei prezzi della carne suina. Entrando maggiormente nel dettaglio, infatti, questi strumenti finanziari sono oggi protagonisti di un incremento pari a cinque centesimi dollaro, mentre quelli collegati alla carne bovina risultano essere in ribasso di quindici centesimi. Tornando al primo caso, il mercato viene ampiamente sostenuto dalle scommesse improntate al rialzo.

Futures bovini e suini in controtendenza

Il rialzo dei futures sulla carne bovina non è stato solamente un fatto casuale di una settimana fa: in effetti, questi strumenti finanziari hanno fatto registrare proprio ieri un altro interessante incremento, vale a dire il rialzo più consistente delle ultime due settimane. Si tratta, in pratica, della conseguenza più immediata che si può riscontrare in relazione alla maggiore domanda che gli Stati Uniti hanno avanzato per quel che riguarda il manzo. Al contrario, bisogna sottolineare che i contratti futures collegati alle performance della carne suina sono scesi di livello nelle loro ultime negoziazioni.

Futures: bovini e suini in calo a Chicago

I futures relativi alla carne suina hanno fatto registrare ieri il quarto giorno consecutivo di ribasso: si tratta del rallentamento più lungo da un mese a questa parte per tali strumenti finanziari, causato soprattutto dall’abbondanza di scorte per quel che concerne i prodotti americani. I futures relativi alla carne bovina si sono invece caratterizzati per un calo piuttosto leggero. Tornando a parlare dei suini, c’è da precisare che la produzione commerciale dello scorso mese negli Stati Uniti ha raggiunto il totale di quasi due miliardi di libbre (1,93 per la precisione, circa 874mila tonnellate per la precisione), vale a dire il 9,5% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima.

Bovini, il Labor Day fa crescere le quotazioni dei futures

I contratti futures relativi alle quotazioni della carne bovina hanno raggiunto i loro massimi delle ultime tre settimane: si tratta di un rialzo provocato essenzialmente dalla speculazione sulla domanda americana di manzo, la quale dovrebbe incrementarsi a causa dei nuovi rifornimenti da parte dei grossisti per il week-end di pausa del Labor Day (oltre a ieri, è previsto per la giornata di oggi). Lo stesso discorso vale anche per i contratti che osservano da vicino le performance delle carni suine, anch’essi protagonisti di un importante guadagno. Volendo essere più precisi, c’è da sottolineare come le tariffe della carne all’ingrosso sono scese di 2,5 punti percentuali nel corso di questa settimana, a causa dell’intervento governativo. Questo può essere definito, a ragione, come il segnale che gli acquirenti al dettaglio hanno terminato le scorte del prodotto alimentare in questione prima del previsto, ovvero prima di una due giorni caratterizzata, come vuole la tradizione, da numerose grigliate.