Commodities: comprare energia e metalli con gli Etf

etf-commoditiesInvestire sull’energia e sui metalli ha rappresentato negli ultimi anni, e probabilmente lo sarà anche in futuro, una buona occasione per ottenere performance superiori sia all’azionario, sia all’obbligazionario. Pur tuttavia, l’accesso diretto a materie prime come il gas, l’argento e l’oro, impone l’acquisto dei relativi contratti su mercati come il Nymex, il Cbot ed il Cme, mentre acquistando strumenti finanziari derivati senza leva si può sia mediare il rischio, sia accedere ai beni legati all’energia, ai metalli preziosi ed ai prodotti agricoli in maniera semplice ed a basso costo. Sul circuito telematico di Borsa Italiana S.p.A. c’è uno strumento di questo tipo, ed è nello specifico un Etf, emesso da Lyxor International Asset Management S.A., chiamato Lyxor Etf Commodities Crb, con codice ISIN FR0010270033; lo strumento finanziario è armonizzato e non prevede la retrocessione dei dividendi, in quanto questi sono soggetti a capitalizzazione.

Bond: come investire con sicurezza nel 2010

bondsQuando si parla di bond, si pensa spesso al basso rischio di un loro investimento: ma chi provvede ad acquistare obbligazioni qualche rischio lo corre sempre e il nuovo anno che sta per cominciare si dovrebbe dimostrare difficile e complesso in questo senso. In effetti, i tassi di politica monetaria non sono mai stati bassi come in questo periodo ed è normale che prima o poi ci possa essere un rialzo, il quale avrà un impatto sfavorevole sui prezzi dei titoli. Con la fine del 2009 e l’inizio del 2010, quali sono le principali regole da seguire per ridurre al minimo i rischi degli acquisti di titoli societari? Anzitutto, occorre molta prudenza per quel che riguarda le obbligazioni governative con scadenza tra 10 e 30 anni; si tratta di cedole abbastanza appetibili come rendimento, ma i pericoli sono sempre dietro l’angolo. Ad esempio, il Buono Ordinario del Tesoro che scadrà nel 2039 presenta un’interessante cedola del 5% e un costo di 104,8 euro. Nel caso di aumenti dei tassi, il prezzo tenderà a scendere, addirittura di ben 14 punti percentuali nell’ipotesi di un aumento dell’1%. Dunque, bisogna mantenere il titolo fino a scadenza. Inoltre, non sono consigliabili Bot che si auto rinnovano e i rendimenti fin troppo alti.

 

Seat Pagine Gialle: obiettivi e strategie per i prossimi mesi

azioni_seat_pagine_gialleEntro la fine del prossimo mese di gennaio 2010, Seat Pagine Gialle prevede di rendere noto alla comunità finanziaria l’esito relativo a dei colloqui che sono stati avviati con l’istituto di credito estero Royal Bank of Scotland per mettere a punto delle operazioni di emissioni di debito al fine di allungare la scadenza media del proprio indebitamento. Contestualmente, a causa delle condizioni macroeconomiche, che nel frattempo sono peggiorate, Seat Pagine Gialle ha altresì annunciato una revisione al ribasso delle aspettative e degli obiettivi attesi per l’anno 2010 e per il 2011. Quindi, non potranno essere più rispettati i target tracciati nel Piano Industriale 2009-2011 che l’azienda aveva messo a punto nel febbraio 2009; al termine dei colloqui e del relativo esito sul rifinanziamento parziale del proprio debito con Royal Bank of Scotland, Seat Pagine Gialle informa che provvederà poi alla presentazione delle previsioni relative al prossimo anno.

Azioni Wall Street: 2000-2009, un decennio da dimenticare

azioni-wall-streetI dieci anni dal 2000 al 2009 non passeranno di certo alla storia per la piazza azionaria di Wall Street; sono stati infatti dieci anni di grandi eventi negativi e di grandi tragedie, dall’attacco alle Torri Gemelle al caso Enron e passando, in ultimo, per il crac di Lehman Brothers e la tempesta finanziaria abbattutasi a seguito del crollo del castello di carta dei mutui subprime. In tale contesto, tra pesanti cadute, e risalite più o meno repentine, chi è entrato sui massimi relativi ha in molti casi perso quasi tutto, mentre chi è riuscito ad entrare sui minimi di periodo ha fatto buoni affari. Ma c’è anche chi dall’investimento in azioni, con un’ottica di medio e lungo periodo, dalla Borsa di New York non avuto grandi soddisfazioni; al riguardo, infatti, nei giorni scorsi il capo economista della Ibbotson Associates ha messo in evidenza come il ritorno finanziario di questi ultimi dieci anni, per chi ha puntato sulle azioni americane, sia stato in media negativo dello 0,5%.

Private Equity: investire “facile” con gli Etf

etf-private-equityIl settore del private equity in passato ha rappresentato un campo dove ad operare erano praticamente solo o quasi gli “addetti ai lavori“, ma col tempo si è capito come l’apertura di questo comparto al mercato potesse rappresentare una grande opportunità di sviluppo e di crescita. In ogni caso, l’accesso diretto nel capitale azionario di società che operano nel private equity può essere sia difficoltoso, sia rischioso, mentre puntare su un paniere permette come al solito di mediare il rischio e di cogliere le opportunità offerte da un comparto che spesso riesce a dare delle belle soddisfazioni anche quando la congiuntura economica mondiale non è delle migliori, o si verificano bolle e tempeste finanziarie.

Aderire a un PPI: come proteggersi dagli scossoni delle Borse

EuCapital-pos-col1Gli scossoni che si sono verificati in quest’ultimo anno nelle principali Borse internazionali hanno portato una maggiore circospezione tra risparmiatori e investitori: ci si chiede soprattutto se sia il caso di aumentare il peso delle azioni nel portafoglio approfittando dei prezzi bassi, oppure se non sia meglio attendere una nuova correzione al ribasso. La sottoscrizione di un Piano Pluriennale di Investimento può essere la soluzione ideale per uscire da questi dilemmi. Si tratta infatti di un utile programma di risparmio, semplice e flessibile, che consente di accedere ai mercati finanziari con efficacia anche versando somme di modesta entità. Gli investimenti possono avvenire sia in fasi di rialzo che in quelle di ribasso, riducendo comunque al massimo i rischi. Tra i principali vantaggi del piano possiamo sicuramente citare quello della scelta del timing: in effetti, attraverso questa sottoscrizione è possibile evitare che l’emotività condizioni le scelte dell’investitore, adottando una sorta di approccio automatico.

 

Conto remunerato Contoconto Banca Carige: come funziona

contocontoCon i rendimenti dei titoli di Stato a breve termine, i Bot per intenderci, ridotti oramai all’osso, al fine di ottenere dalla liquidità un rendimento più elevato può essere interessante la soluzione dei conti remunerati, che offrono l’opportunità di un rendimento più elevato potendo tra l’altro sfruttare, di norma, un periodo promozionale nel corso del quale il tasso netto offerto è interessante. E’ il caso di Contoconto di Banca Carige, che attualmente offre il 2,50% lordo per sei mesi senza vincoli e senza spese per le somme depositate fino a 50 mila euro; considerando che la ritenuta sui conti remunerati è al 27%, Contoconto rende attualmente l’1,825% netto annuo per i primi sei mesi. Al termine della promozione, e comunque in ogni caso per le somme eccedenti i 50 mila euro, il tasso base lordo annuo offerto è dell’1,20%, ovverosia lo 0,876% annuo netto e con accredito degli interessi su base semestrale.

Titoli di Stato: le emissioni del primo trimestre 2010

investire-in-titoli-di-statoIl Ministero dell’Economia e delle Finanze, in vista del nuovo anno, ha provveduto a rilasciare il calendario dei collocamenti di titoli di Stato attesi per il primo trimestre del 2010; in particolare, sono stati comunicati i collocamenti dei Btp, Cct e Ctz, sia per le nuove emissioni, sia per le nuove tranche di titoli di Stato già in precedenza collocati sul mercato. Ebbene, l’anno prossimo il Tesoro ha in programma di collocare il nuovo Ctz con decorrenza 26/02/2010, e scadenza il 29/02/2012, per un importo minimo dell’intera emissione pari a ben nove miliardi di euro. Con una cedola lorda facciale al 2%, per l’anno prossimo, sempre nel corso del primo trimestre 2010, arriva il Btp con decorrenza 15/12/2009 e scadenza il 15/12/2012 sempre per un importo minimo dell’intera emissione pari a ben nove miliardi di euro.

Fondi Comuni di Investimento: commissioni e performance

fondi-comuni-performanceI Fondi Comuni di Investimento rappresentano una delle più note forme di allocazione del risparmio da parte di investitori che, in base al loro profilo di rischio, acquistano le quote di uno o più Fondi Comuni che operano, sulla base di un preciso regolamento ed indirizzo di gestione, su uno o più mercati con l’obiettivo di creare valore per il sottoscrittore, nel medio e nel lungo periodo, e di “battere il mercato” conseguendo dei rendimenti superiori a degli indicatori di riferimento. I Fondi Comuni di Investimento si possono suddividere in tre grandi categorie: azionari, che investono in titoli di società quotate in uno più Paesi, obbligazionari, che investono su titoli pubblici e/o obbligazioni societarie, e quelli bilanciati che, in base alla politica di investimento, hanno in portafoglio un mix tra azioni ed obbligazioni in funzione di ben determinate sogli percentuali alle quali di norma il Fondo, per regolamento, deve sottostare.

Mercato Sedex: certificates e covered warrant

mercato-sedexIl “Sedex” è il segmento di mercato, gestito da Borsa Italiana S.p.A., dove gli investitori, in prevalenza quelli privati, possono negoziare i cosiddetti “securitised derivatives“, ovverosia strumenti finanziari il cui andamento dipende da un’attività sottostante che può essere un tasso di cambio, un indice, una materia prima, un’azione o un tasso di interesse. Il “Sedex” è quindi in tutto è per tutto un segmento di mercato di strumenti derivati che presenta da un lato una grande facilità d’accesso, unitamente alla liquidità sugli strumenti garantita da uno o più emittenti, sia l’assenza di versamenti come deposito a garanzia rispetto a quanto avviene per altri mercati in cui si negoziano gli strumenti derivati. Sul “Sedex” è possibile acquistare certificates e covered warrant che, a loro volta, si distinguono o per essere “a leva”, ed in tal caso si parlerà di “leverage securitised derivatives“, oppure senza effetto leva, ed in tal caso lo strumento finanziario apparterrà alla classe degli investment securitised derivatives.

Etf alto potenziale: investire in azioni delle società indiane

mercato-indianoDopo la Cina, l’India è una delle economie emergenti che negli ultimi anni ha fatto registrare elevati tassi di crescita, e contestualmente a rivalutarsi, e non di poco, è stato anche il mercato azionario. Anche nella fase più acuta della crisi finanziaria ed economica, l’India, seppur con livelli di crescita inferiori, ha continuato a crescere in termini di prodotto interno lordo, candidandosi così per i prossimi anni a diventare con la Cina una tra le potenze economiche e commerciali più influenti nel mondo. Per chi ha un profilo di rischio medio/alto, e punta ad investire una quota del proprio patrimonio sull’azionario dei mercati emergenti, c’è la possibilità di “entrare” sul mercato azionario delle società indiane o attraverso i Fondi Comuni che investono nell’area, oppure ancor più semplicemente comprando un Etf sull’India che replica passivamente l’andamento medio registrato dai titoli a più elevata capitalizzazione.

Cct, Bot, Ctz e Btp: ecco le aste di fine 2009

aste-titoliIl Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha programmato nuove aste di titoli di Stato, le ultime del 2009, che riguardano i Bot, i Cct, i Ctz ed i Btp; nel dettaglio, l’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro si terrà il prossimo 29 dicembre 2009, con data di regolamento fissata per il 4 gennaio 2010. Il Mef offre 10 miliardi di euro di Bot semestrali, con scadenza a 177 giorni; trattasi, nello specifico, del Bot 30.06.2010, prenotabile in asta da parte dei risparmiatori, nei giorni prima dell’avvio della stessa, come al solito per importi pari a 1.000 euro o multipli di mille euro. L’asta Bot, tra l’altro, è stata disposta dal Mef in concomitanza con la scadenza di Buoni Ordinari del Tesoro, per un importo pari a 10,55 miliardi di euro, in data 31 dicembre 2009.

Etf FTSE MIB: scommettere al rialzo su Piazza Affari

etf-piazza-affariChi investe sui titoli azionari di Piazza Affari di norma punta sui titoli ad elevata capitalizzazione, ovverosia su quelli che compongono il FTSE MIB; l’investimento in una o più azioni dell’indice comporta l’assunzione tipica del rischio azionario, ma non sempre i titoli che si comprano, specie nel breve e nel brevissimo periodo, seguono la stessa tendenza del FTSE MIB, ovverosia l’andamento medio di tutti i titoli che lo compongono. Di conseguenza, per chi non vuole rinunciare all’investimento nei titoli ad elevata capitalizzazione, ma nello stesso tempo punta a mediare il rischio, può essere particolarmente interessante investire sugli Etf che replicano passivamente l’FTSE MIB; in questo modo, se il FTSE MIB cresce, l’Etf si incrementa sostanzialmente della stessa entità e l’investitore consegue lo stesso guadagno che si otterrebbe comprando tutti i titoli del paniere in funzione dei loro pesi nell’indice delle Blue Chips.

Conto corrente package per il Terzo Settore

conto-corrente-volontariatoIl Gruppo bancario Unicredit ha ideato, per tutti i soggetti “collegati” al Terzo Settore, ovverosia al mondo del volontariato e dell’associazionismo, un interessante conto corrente, chiamato “Genius Universo Non Profit”, che permette da un lato di fruire di tutti i servizi offerti dall’Istituto, e dall’altro di aiutare usando i servizi bancari le Organizzazioni del Terzo Settore, senza spese e/o oneri aggiuntivi a carico del correntista, il quale può tra l’altro scegliere l’organizzazione alla quale devolvere i fondi raccolti. In particolare, il conto corrente “Genius Universo Non Profit” è riservato a tutti quei clienti privati che, anche a seguito di verifiche con prove documentali, è un volontario, un socio, un sostenitore, un donatore oppure un dipendente di Organizzazioni Non Profit.