Deutsche Bank multata per favori a Jeffrey Epstein

Deutsche Bank multata per aver favorito a livello bancario il finanziare Jeffrey Epstein: 150 milioni di dollari che entreranno nelle tasche del New York Department of Financial Services (Dfs) a chiusura di una indagine avviata nel 2019 in merito a problematiche rilevate nei rapporti delle due parti.

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Unicredit, cambio rotta: tassi negativi oltre il milione di euro

Unicredit ha dovuto correggere la rotta: non più tassi negativi sulle spalle di chi ha più di 100 mila euro in banca. L’asticella viene portata ad un milione, rendendo possibile contenere lo scontento che stava salendo dopo le ultime dichiarazioni dell’ad Jean Pierre Mustier a riguardo.

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Ignazio Visco e la crisi delle banche: la difesa

Ignazio Visco non le manda di certo a dire in audizione presso la Commissione Banche: tracciando un percorso di quello che Bankitalia ha vissuto nel corso degli anni del suo mandato, illustra quali sono i problemi che hanno caratterizzato gli istituti, dando spazio ad una difesa diretta e priva di pecche.

Bankitalia, cala il costo dei conti correnti

Cala il costo dei conti correnti: è Bankitalia a renderlo noto, sottolineando come i costi medi per coloro che posseggono questo strumento finanziario siano scesi di circa 8 euro rispetto a quello che si poteva sperimentare nel periodo antecedente al 2015.

Italia tra i Paesi più sicuri per le carte di credito

Non sempre gli italiani hanno fiducia nei confronti dei pagamenti elettronici. Il loro rapporto con le carte di credito, ad esempio, è abbastanza complicato come suggeriscono le statistiche. Basti pensare che gran parte delle operazioni di pagamento vengono fatte ancora oggi in contanti. Il denaro elettronico, dunque, non è sempre protagonista delle transazioni.

Conti deposito, le migliori offerte del mese anche con rendimenti ridotti

Continua  la fase di contrazione dei rendimenti dei conti deposito: CheBanca! ha diminuito dello 0.30% il tasso di interesse del conto deposito a 3 mesi, mentre scendono dello 0.20% i tassi del deposito a 6 e 12 mesi. I nuovi rendimenti sono in relazione 0.90% lordo, 1.50% lordo e 1.80% lordo.

Banco Popolare, che un mese fa aveva ridotto i tassi del conto deposito Youbanking, ha diminuito di altri 30 punti base il rendimento del deposito a 9 mesi che dà 0.70% lordo, va a 0.90% il rendimento del deposito a 12 mesi che si restringe dello 0.35%, mentre giunge a 1.10% lordo il tasso di interesse del deposito a 18 mesi con un arretramento dello 0.40%.

> InMediolanum: interessi del conto deposito al 4.25%

Unipol ha tagliato in uguale misura i rendimenti del Time deposit e del Time deposit My Unipol con scadenze a 3, 6 e 12 mesi rispettivamente dello 0.10%, 0.25% e 0.10%. I nuovi rendimenti per il Time deposit sono: 1,80% sulle somme vincolate per 360 giorni; 1,50% per le somme a 180 giorni; 1,25% per le somme a 90 giorni; mentre per il Time deposit My Unipol 1.45% lordo vincolo 90 giorni, 1.70% lordo a 180 giorni, 2% lordo a 1 anno.

Va dal 3% lordo al 2.50% lordo il tasso di interesse del Deposito Più Credem a 3 mesi, per partite di nuova liquidità. Banca Mediolanum ha tagliato da 2.50% a 2.30%  il rendimento del deposto Inmediolanum a 12 mesi con fresh money. Restano confermati i tassi 1.80% lordo sul deposito a 3 mesi e 1.90% lordo a 6 mesi.

Quale conto deposito ha il rendimento migliore

IBLBANCA restringe i tassi di interesse di conto su Ibl vincolato, la contrazione va tra i 15 e i 25 punti base; il deposito a 3 mesi rende 1.65% lordo, a 12 mesi 2% lordo a 24 mesi 2.25% lordo. Diminuiscono di 50 punti base i rendimenti di ContoConto di Banca Carige a 5,10,15 e 20 mesi, che divengono rispettivamente 0.75%, 1%, 1.25% e 1.50%.

Continuano a scendere i rendimenti di Deposito Sicuro Banca Marche (in amministrazione straordinaria), diminuiscono dello 0.20% i rendimenti di Deposito Sicuro Banca Marche, Linea Rendimento e Flessibilità; il deposito a 3 mesi Linea Rendimento rende 2.40% lordo, mentre la Linea Flessibilità dà 2% lordo; a 12 mesi Linea Rendimento remunera 2.80% lordo, quella Flessibilità 2.40% lordo; infine a 24 mesi Linea rendimento dà 2.90% , la Flessibilità 2.50%.

Depositare i risparmi in un conto deposito, è la soluzione preferita dagli italiani

Scendono  di 50 punti base i tassi di interesse di ContoIncreval a 6 e 12 mesi che vanno rispettivamente a 1.50% e 1.75%, mentre per le scadenze a 18 e 24 mesi il restringimento è di 25 punti base diventando 2.25% e 2.50%. Banca Medio Credito ha abbassato tra i 15 e 50 punti base i tassi di interesse di ContoForte. Vincolando le disponibilità per 90/180/365/540/730 giorni si possono ottenere  tassi ancora più vantaggiosi. Infatti, il tasso di rendimento in questo caso sarà rispettivamente del 1,40%, del 1,60%, del 1,95%, del 2,05% e del 2,20%.

Le offerte più remunerative a 3 mesi sono Deposito Più di banca Credem che dà 2.50% , 2.40% lordo offerto dalla Linea Rendimento di Deposito Sicuro Banca Marche (in amministrazione straordinaria), e il 2.25% lordo di Banca dinAmica.

Depositare i risparmi in un conto deposito, è la soluzione preferita dagli italiani

Sul mercato c’è di nuovo tanta incertezza ma le stime parlano di un secondo semestre positivo per i mercati finanziari. Stando a quanto riportato da CorrierEconomia, le Borse potrebbero crescere, il reddito fisso potrebbe dare qualche rendimento in più, destreggiandosi tra titoli governativi di Italia e Spagna, obbligazioni societarie ad alto rischio, bond in valuta dei paesi emergenti. Queste sono  le visioni emerse per la seconda metà dell’anno da un sondaggio cui hanno partecipato 26 tra direttori investimenti e fund manager di società italiane e internazionali attive in Italia.

Rendimenti e caratteristiche dei Buoni fruttiferi postali 2014

Sono sicuramente visioni ottimistiche, tenendo conto dell’odierno andamento dell’economica in Italia e dei mercati finanziari in generale. A far temere di più, infatti, secondo gli esperti, la situazione di blocco dell’economia, la prospettiva di deflazione, e i rischi geopolitici. E in questo contesto piuttosto altalenante, i più propensi al rischio possono rivolgersi su obbligazioni e su azioni, mentre per chi vuole essere più cauto è sicuramente meglio preferire i conti deposito per collocare la propria liquidità.

Stando a uno studio condotto da CorrierEconomia, è emerso che optare per un conto deposito è conveniente per importi sotto i 5.000 e sopra i 18.000 euro, e in particolar modo per i conti che non prevedono un canone annuo. Le migliori offerte del mese disponibili sono il Conto Yellow di CheBanca!, che ha canone pari a zero fino alla fine del 2014 (poi azzerabile), che dà un tasso pari all’1,50% lordo sopra i 25.000 euro; e il Conto Freedom Più di Banca Mediolanum, con canone azzerabile, che dà l’1,85% lordo sulle somme che superano i 15.000 euro.

Rendimenti garantiti dei conti deposito, aumentano i costi

Restano una forma di investimento sicura ma sono divenuti ‘costosi’, dopo la decisione di Renzi di portare la tassazione dal 20 al 26%, e con tassi più bassi, specialmente dopo l’ultima decisione della Bce. Sono, infatti, scesi dal 4-5% al 2% i tassi garantiti dai conti deposito. E per riuscire a ‘conquistare’ un vecchio 4% è necessario vincolare il denaro come minimo per 5 anni. Tra le offerte più redditizie su un periodo più breve, a 12 mesi, quella di Banca Marche che offre il 3%.

Su quali investimenti non si paga la tassa sulle rendite finanziarie

Nonostante siano scesi, però, i rendimenti dei conti deposito sono sicuramente più interessanti riguardo a quelli offerti da altri strumenti, ad esempio, il Bot annuale rende lo 0,04% al netto d’ imposta e commissioni (0,493% lordo). I tassi sui conti depositi liberi  sono tra lo 0,50%  e l’1% lordo ma diretti antagonisti sono i conti corrente.

Quando si investe in un conto deposito è importante avere chiare le idee. Facendo qualche esempio, su somme che superano i cinquemila euro il conto deposito Che- Banca! dà lo 0,75%, su somme superiori a 25 mila euro, il rendimento lordo sul Conto Yellow sale all’1,50%. Su 25.000 euro a fine anno si ha un guadagno di 243,30 euro, a fronte del rendimento netto di 88,75 euro maturato sulla stessa somma, ferma sul deposito della stessa banca. Per  importi superiori a 15 mila euro depositati su Freedom Plus, Banca Mediolanum dà il 2% lordo, contro l’1%, ma su importi superiori ai 30.000 euro, si ottiene un guadagno netto, in un anno, di 187,80 euro, contro i 150 euro di chi investe 30.000 euro sul deposito InMediolanum.

 

 

 

 

Conti correnti, le offerte a canone e spese zero

Buone le offerte di conto Webank che prevede Canone annuale di conto corrente, di bancomat e di carta di credito a zero spese, Prelievi bancomat illimitati in area euro e Bonifici Italia a zero spese

Apertura e chiusura conto a zero spese

Sulle somme non vincolate in conto corrente è prevista l’imposta di bollo fissa, sulle linee vincolate in conto corrente è dovuta l’imposta di bollo proporzionale. Imposte e oneri fiscali sono a carico del cliente.

Conti Correnti, le migliori offerte a confronto

Ottima l’offerta di Conto Corrente Arancio

Zero canone e zero imposte, Carta di Credito Visa Oro e Carta Bancomat a zero canone, Prelievi gratuiti in tutti gli sportelli Bancomat e V PAY d’Europa, Operazioni da web, mobile, App  e in filiale ,nessuna Imposta di bollo, Apertura e chiusura conto azero spese, Bonifici e Pagamenti a zero spese, Fido a zero spese

Conti correnti a zero spese, è boom di offerte. Ecco le migliori

BE Jump 18-30 anni è il conto corrente che viene proposto da Banca Etruria ai giovani clienti, studenti o lavoratori, che vogliono una soluzione pratica ed economica per custodire e gestire i propri risparmi. È  un conto a zero spese, carta prepagata gratuita (ricaricabile on line, via bancomat e in filiale, fino a 10.000 euro) bancomat che permette con prelievi agli sportelli di banca Etruria a costo zero e per 10 volte a trimestre senza commissione agli sportelli di qualsiasi altra banca. Per chi diventerà titolare di un conto Be Jump 18-30 anni di Banca Etruria entro il 3 giugno 2014 avrà diritto a partecipare all’estrazione di uno dei 50 cofanetti “Volagratis Flybox” .

 

Conti Correnti, le migliori offerte a confronto

La decisione di aprire un rapporto di conto corrente quasi sempre appare una cosa molto facile e sempre più spesso viene sottovalutata. Prima di aprire un conto corrente, è importante comprendere che tipo di conto si desidera, in base alle proprie necessità, alle operazioni che saranno effettuate, alle condizioni e alle spese imposte da ogni banca.

Conti corrente all’estero e società di gestione patrimoniale indipendente. Il punto su Geneve Invest

Un’osservazione scrupolosa del sistema economico italiano. Il fenomeno dei conti corrente esteri: è sicuro aprirli? Quali sono gli intermediari più affidabili? Realtà vincenti: Geneve Invest

Mettiamo subito in chiaro una cosa: aprire un conto bancario all’estero non è illegale, anzi, è una pratica sancita e tutelata dal diritto internazionale e dal trattato di Maastricht. Allo stesso modo, anche i versamenti su un conto estero, di qualsiasi importo, non sono considerati una pratica illegale quando il trasferimento avviene attraverso un canale finanziario autorizzato, sarebbe a dire una banca od un intermediario residente.

Altro che paradiso fiscale. I tempi in cui gli italiani portavano i soldi in Svizzera nelle valigie di cartone, pregando di non essere fermati da un controllo di frontiera, sono ormai preistoria.

I numeri in questo senso parlano chiaro: secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale fra giugno 2011 e giugno 2012 ben 235 miliardi di Euro sono stati trasferiti, legalmente, dall’Italia verso conti bancari esteri, soprattutto in Svizzera, Lussemburgo e Germania.

Si tratta di una statistica che non lascia scampo: gli italiani hanno deciso di guardare in maniera sempre più convinta agli istituti bancari ed agli intermediari finanziari stranieri. Fra le ragioni di questa tendenza, ormai divenuta strutturale, vi è certamente la necessità, da parte dei risparmiatori, di tutelare i propri capitali da una situazione politica ed economica estremamente instabile.

È infatti lunga la serie di manovre e provvedimenti che nel corso dell’ultimo triennio, e di quello a venire, hanno falcidiato i risparmiatori italiani. Guardando avanti e dunque a quello che sarà, e lasciando perdere quanto già è stato, vale ad esempio la pena soffermarsi sul cosiddetto Fiscal Compact, a molti noto anche come Patto di bilancio europeo o Patto di stabilità. In pratica si tratta infatti di un pacchetto di misure attraverso le quali l’Italia,al pari di tutti gli altri paesi europei ed a partire dal 2015, dovrà veicolare la riduzione del debito in eccesso del 60% del PIL, di un ventesimo all’anno per i successivi venti anni. Un impegno di proporzioni enormi, in termini numerici e che, per dare qualche cifra, obbligherà i governi di qualsiasi colore a manovre finanziarie da 50-60 miliardi di euro ed a sacrifici pesantissimi in quanto a riduzione della spesa pubblica e avanzo primario (che dovrà necessariamente attestarsi intorno al 4%). Evidentemente tutto ciò significherà un ulteriore rallentamento del sistema Italia, per quello che riguarda crescita e rilancio industriale, con conseguenze potenzialmente durissime per il comparto finanziario. A fronte di tutto questo, non diventa dunque difficile comprendere i motivi per i quali sempre più italiani decidono di tenere i propri soldi in conti bancari esteri, lontani dalle minacce di instabilità del mercato nazionale, da un eventuale blocco della circolazione dei capitali e da un eventuale prelievo forzoso sui conti corrente che, vista la situazione attuale, appare tuttaltro che immaginifico.

banca

 

Conto corrente in Svizzera

D’altronde, per aprire un conto bancario in Svizzera od in un paese dell’Unione Europea, è sufficiente recarsi in banca con un documento di identità: nessun trucco e nessuna procedura illegale, grazie all’internet banking oggi è possibile gestire il proprio conto corrente comodamente da casa e senza patemi. Alcuni intermediari offrono inoltre sia la possibilità di aprire il conto corrente a distanza, senza doversi per forza recare nel paese prescelto, che, in casi più rari, un incontro diretto in Italia nel programmare l’apertura del conto. Secondo la normativa italiana vigente, la gestione di un conto corrente all’estero con consistenza o movimentazione superiori a 10.000 euro comporta l’obbligo di compilazione di alcuni riquadri specifici presenti all’interno del modello Unico per la dichiarazione dei redditi, con una tassazione sulle plusvalenze maturate perfettamente paritaria rispetto ai conti correnti nazionali, ma con un vantaggio notevole in termini di tranquillità.

La tutela dei clienti resta dunque un elemento centrale della cultura bancaria fuori dai confini del nostro paese, dove di certo, al contrario che in Italia, nessun correntista rischia il blocco del proprio conto a causa di un’incomprensione con Equitalia (per dire…): un conto estero non può infatti essere sequestrato dall’Italia a meno di una rogatoria internazionale per reati penalmente perseguibili anche nel paese di riferimento, un atto evidentemente molto complesso cui si ricorre soltanto in casi estremamente “pesanti“.

Se sino a 10 anni fa l’apertura di un conto corrente bancario all’estero era dunque appannaggio esclusivo di quanti volessero nascondere parte dei loro immensi capitali all’interno di un sistema bancario protettivo ed esclusivo, oggi, con le nuove regole di legalità ed uno scenario economico profondamente mutato, sono i normali risparmiatori a fare la parte del leone.

Oggi trasferire del denaro su un conto estero, sia esso ubicato in Svizzera o in un altro paese qualsiasi, è una procedura che gran parte dei risparmiatori svolgono secondo processi perfettamente legali e con l’unico intento di accedere ad un sistema bancario più sviluppato, conveniente e professionalizzato di quello italiano e di cogliere opportunità di investimento molto più interessanti di quelle offerte dal panorama finanziario interno.

 

Società indipendenti: la realtà Geneve Invest

Senza dubbio il ventaglio di società lussemburghesi e svizzere (davanti a tutti in Europa nell’offerta di consulenza in ambito finanziario) autorizzate a lavorare sul territorio europeo, che offrono servizi di gestione patrimoniale indipendente è infatti nettamente più alto e professionalizzato rispetto a quello italiano.

Fra queste società, abbiamo ad esempio analizzato l’offerta di Geneve Invest, che vale la pena menzionare visti i recenti risultati che l’hanno portata a diventare una realtà importante fra le società di gestione patrimoniale in Europa e tramite la quale è possibile appoggiarsi, per l’apertura di un conto, sia ad istituti svizzeri che lussemburghesi. Gli obiettivi di eccellenza raggiunti da Geneve Invest sono rappresentati da un approccio orientato alla massima trasparenza, grazie a pratiche di intermediazione libere da qualsiasi conflitto di interessi, ad una tipologia di offerta varia e strutturata che comprende, ad esempio, anche obbligazioni corporate, e ad una politica di costi trasparente e contenuta, con un occhio di riguardo per i normali risparmiatori.

Il vento sta cambiando insomma, oggi sono i risparmiatori a portare via dall’Italia, legalmente, i loro capitali, alla ricerca di una maggiore tutela e di uno spazio di gestione più sicuro e condiviso in relazione alle loro necessità di investimento.