Terna: Italia-Montenegro, via libera al ponte elettrico

Terna, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel dispacciamento dell’energia elettrica, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 23 novembre 2010, d’aver siglato l’accordo definitivo grazie al quale potrà partire la fase di sviluppo del primo “ponte elettrico” con l’area dei Balcani; trattasi infatti di un accordo finalizzato a realizzare tra l’Italia ed il Montenegro l’interconnessione elettrica nell’ambito di un percorso di cooperazione industriale iniziato negli anni scorsi. L’accordo definitivo è stato sottoscritto ieri, in presenza di Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo Economico, con la “CGES”, CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD, che è un operatore di trasmissione locale, e con lo Stato del Montenegro che a sua volta è il socio di maggioranza di “CGES“. Le intese a livello intergovernativo, in accordo con quanto mette in risalto Terna con un comunicato ufficiale, sono iniziate nel dicembre del 2007 quando al Ministero dello Sviluppo Economico c’era l’attuale leader del PD Bersani.

Successivamente, le intese sono state ulteriormente consolidate e perfezionate con un accordo del febbraio scorso in presenza dell’allora Ministro Claudio Scajola per andare a realizzare sia nuova interconnessione elettrica sottomarina, sia l’implementazione della partnership con gli operatori nazionali della trasmissione di energia elettrica.

Quello che è il primo ponte elettrico con i Balcani rientra nel piano di sviluppo di Terna a fronte di un investimento complessivo che ammonta a 760 milioni di euro circa; l’importazione di energia elettrica sarà prevalentemente verde in quanto per buona parte rappresentata da produzione  idroelettrica. A sua volta, per rinforzare la rete elettrica locale, e per il collegamento alla rete esistente, CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD effettuerà investimenti per complessivi 100 milioni di euro. A livello finanziario inoltre, l’accordo definitivo siglato nella giornata di ieri prevede che Terna, con una quota di minoranza pari al 22%, entri nel capitale sociale della società CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD (CGES).

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