Obbligazioni: Terna, emissione decennale da 1,25 miliardi

Al fine di andare a finanziare, così come indicati nel Piano Industriale, i progetti per lo sviluppo della rete elettrica, Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed operante nel dispacciamento dell’energia, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 8 marzo 2011, d’aver concluso con un grande successo un’emissione obbligazionaria avente un controvalore pari a ben 1,25 miliardi di euro. Il Bond, destinato non alla clientela retail, ma agli investitori istituzionali, è stato collocato da un sindacato di banche che ha chiuso l’operazione con successo nella stessa giornata. In qualità di joint-lead managers e di joint-bookrunners, gli Istituti che hanno composto il sindacato di banche sono stati WestLB AG, Banca Akros, UniCredit Bank AG, Natixis ed MPS Capital Services. I titoli emessi, che hanno una scadenza pari a dieci anni, e che pagano una cedola annuale, saranno quotati, e quindi negoziabili, presso la Borsa del Lussemburgo, e sono stati prezzati rispetto al tasso di riferimento, il corrispondente midswap, con uno spread pari a 130 punti base.

Entrando maggiormente nel dettaglio dell’emissione, il Bond, in accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Terna, rientra nell’ambito del proprio programma di EMTN, Euro Medium Term Notes, ed ha una scadenza al 15 marzo del 2021 a fronte di un prezzo di emissione sotto la pari, a 99,245, ed una cedola annua con pagamento posticipato pari al  4,750%. Il rating attribuito è ” A+” per l’Agenzia Fitch, “A2” per Moody’s ed “A+” per Standard and Poor’s.

Intanto, sempre nella giornata di ieri, Terna ha comunicato i dati relativi al consumo di energia elettrica in Italia, caratterizzato, per il mese di febbraio 2011, da una flessione anno su anno dello 0,7%. A livello di fonti, è cresciuta nel mese la produzione di energia da geotermico con un +5,9%, mentre vola la produzione di energia elettrica da fotovoltaico con un +115,5% per effetto della forte crescita degli impianti realizzati e connessi in rete negli ultimi mesi. Scende invece la produzione da termoelettrico con un -1%, mentre l’idroelettrico e l’eolico registrano cali attorno al 12%.

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