Investire in bond della Nuova Zelanda nel 2013

Le nuove tensioni nell’area euro, le incertezze politiche in Italia, un’economia americana ancora in crescita a ritmi blandi e le incognite legate allo sviluppo delle borse spingono i risparmiatori a valutare strade alternative per i loro investimenti. Sul mercato obbligazionario della Nuova Zelanda sembrano esserci interessanti opportunità. Considerata un porto sicuro, soprattutto nelle fasi di turbolenza dei mercati, la Nuova Zelanda è uno dei pochi paesi a crescere e ad avere un’ottima reputazione per trasparenza delle procedura a difesa dei risparmiatori.

Misure di quantitative easing dalla Banca del Giappone

Le misure straordinarie che attendevamo ieri, in merito alle decisioni intraprese dalla Banca del Giappone per contrastare l’andamento economico locale, sono giunte. Il governatore della banca centrale giapponese Haruhiko Kuroda, atteso al primo debutto in tale materia, ha infatti adottato una nuova politica monetaria, probabilmente più aggressiva di ogni previsione dei macroeconomisti, al fine di rilanciare l’economia giapponese e raggiungere una inflazione del 2%.

Investire in azioni del settore assicurativo europeo nel 2013

Il settore assicurativo presenta dei buoni fondamentali, ma è atteso da importi sfide nei prossimi mesi legati per lo più alla stabilità dei mercati finanziari. Il comparto, soprattutto il ramo vita, ha una stretta correlazione con l’andamento dei mercati. Nel 2008 fu duramente colpito dal crack di Lehma Brothers, ma pian piano è iniziata una ristrutturazione che ha portato buoni risultati negli ultimi anni. Rispetto al settore bancario, negli ultimi 5 anni lo Stoxx settoriale europeo ha perso “solo” il 3,8% rispetto alla flessione del 13% delle banche.

Il nuovo fondo difensivo di Russell Investments

La miglior difesa è l’attacco, come si è soliti dire, ma puntare sulle azioni difensive può rappresentare attualmente una buona strategia per gli investitori finanziari: è sostanzialmente questa la filosofia del nuovo prodotto lanciato da Russell Investments, il fondo Russell Global Defensive Equity, uno strumento che è stato pensato e lanciato proprio per consentire alla clientela di investire sui mercati azionari in maniera innovativa e sfruttando un metodo difensivo e piuttosto e prudente (vedi anche Come investire in Btp nel 2013 secondo Russell Investments).

DomesticMot: Ubi Banca e Cesvi di nuovo insieme con un bond

Fra due giorni esatti verrà collocato nel Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot) di Borsa Italiana un nuovo prodotto finanziario di Ubi Banca (vedi anche Il social bond di Ubi Banca in collaborazione col Cesvi). Nello specifico, il segmento DomesticMot accoglierà il prossimo 5 aprile l’Ubi-Tasso Fisso Step Up 2,00% – 05.04.2013-2016 Welcome Edition-Ubi Comunità per Cesvi. Una denominazione così lunga non può che contenere una serie di dettagli molto interessanti per gli investitori. Anzitutto, il codice Isin di riferimento è IT00044895352. Inoltre, questo titolo obbligazionario beneficerà del corso secco per quel che riguarda la modalità di negoziazione.

Dove investire in borsa nel 2013 secondo Morgan Stanley

La banca d’affari americana Morgan Stanley ha stilato la classifica dei 10 migliori mercati azionari europei, che nel corso del 2013 dovrebbero registrare una performance superiore alla media. I cinque criteri utilizzati dagli esperti della banca per capire come investire in borsa nel 2013 sono: valutazione, scostamento del benchmark, congiuntura, redditività, rischio macroeconomico. Finora, a causa delle tensioni sull’area euro, i listini azionari europei hanno reso mediamente meno del 5% mentre le borse nordamericane più del 12%.

Mercato auto italiano meglio del previsto

Non si arresta il declino del mercato auto italiano. Tuttavia, almeno nel corso del recente mese di marzo, la debolezza del comparto delle quattro ruote riesce a contenere il ritmo di decremento in una singola di cifra, con una inversione di tendenza da parte del gruppo Fiat, evidentemente in grado di sfruttare il lancio commerciale della 500L, trainante la crescita delle immatricolazioni del brand principale di ben 13, 8 punti percentuali.

Fisco chiede 342 milioni a Mediolanum

Il Fisco bussa alla porta di Ennio Doris, contestando mancate imposte incassate e relative sanzioni per un controvalore complessivo di 341,6 milioni di euro. E’ quanto emerge dalla relazione di bilancio consolidato depositata ieri da Mediolanum, dalla quale si evince che la Guardia di Finanza del Nucleo Polizia Tributaria di Milano, primo Gruppo Tutela Entrate, ha emesso alcuni verbali di contestazione a carico del gruppo di bancassurance. Mediolanum si è vista recapitare più volte dalle Fiamme Gialle avvisi di accertamento legati alla controllata irlandese Mediolanum International Funds.

Fari puntati sugli Etf legati al granturco

È il granturco la commodity alimentare che sta destando in questi ultimi giorni le maggiori attenzioni da parte degli investitori interessati agli Exchange Traded Fund. In effetti, uno dei trading più solidi in assoluto da questo punto di vista è quello del Teucrium Corn Etf, la scelta migliore per sfruttare nel migliore dei modi le performance del bene. Bisogna anzitutto ricordare che la grande siccità dello scorso anno, insieme alle preoccupazioni per la stretta alimentare globale, hanno contribuito all’andamento positivo del granturco, il migliore di tutte le commodities settoriali con un incremento pari a ben venticinque punti percentuali.

Come investire sui mercati dopo la crisi di Cipro

La crisi di Cipro ha creato nuove tensioni sui mercati finanziari, che devono fare i conti con il riacutizzarsi delle incertezze sull’area euro. Secondo James Ind, portfolio manager del fondo Mags-Multi Asset Growth Strategy per Russell Investments, “la questione Cipro è ancora lontana dalla fine”. L’esperto non è preoccupato tanto dai numeri, visto che Cipro ha un pil annuale che la Cina genera in una sola settimana, bensì dalla minore fiducia degli investitori internazionali. Secondo Ind è stato creato un precedente pericoloso.

Borsa Tokyo in negativo aspettando la Boj

La Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta in territorio negativo. Ancora una volta la piazza finanziaria nipponica sembra subire gli effetti negativi di quanto sta accadendo in Europa, in aggiunta ai deludenti dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti, dove l’indice Ism manifatturiero è calato da 54,2 punti di febbraio a 51,3 punti di marzo. Ne è conseguita la diminuzione del Nikkei, che ha perso quasi 150 punti scendendo sotto quota 12 mila. L’attesa è ora rinviata all’imminente riunione di due giorni della Boj.

In deciso calo le scorte di caffè dell’Indonesia

Le spedizioni di caffè dall’Indonesia, più precisamente dall’isola di Sumatra (nella parte meridionale del paese asiatico), sono calate di ben quaranta punti percentuali nel corso del mese di marzo. La performance negativa in questione è dovuta soprattutto al fatto che le scorte sono esaurite, non certo un evento da trascurare, visto che si sta parlando della principale regione per quel che riguarda le coltivazioni della commodity in quello che è il terzo produttore al mondo (vedi anche In calo la produzione di caffè robusta del Vietnam).

Euro stabile in attesa di Cipro

È un lunedì di sostanziale stabilità quello che sta contraddistinguendo le avventure valutarie dell’euro, attualmente scambiato a quota 1,28023 dollari e 119,80 yen, in linea con i valori di negoziazione di riferimento riscontrati venerdì. Non inganni, tuttavia, la relativa calma: l’attesa è infatti spasmodicamente concentrata su quanto potrebbe accadere a Cipro e all’Italia nel corso delle prossime ore.

È turco il primo Cat Bond non americano del 2013

È di nazionalità turca il primo Catastrophe Bond non americano che viene lanciato in questo 2013 (vedi anche Nel 2012 ottimi risultati per i Catastrophe Bond). L’emittente in questione è infatti il Turkish Catastrophe Insurance Pool (noto anche con l’acronimo TCIP), società anatolica che ha messo a disposizione questi strumenti finanziari per un importo complessivo pari a cento milioni di dollari. Inoltre, la copertura assicurativa garantita in questo caso è quella che riguarda il rischio di terremoti in Turchia.