Anche nello scorso mese di dicembre, per il settimo mese sui dodici complessivi del 2009, la raccolta per i Fondi Comuni di Investimento è stata positiva; a darne notizia è Assogestioni che, in particolare, ha precisato che nel mese, tra sottoscrizioni e riscatti, il saldo è stato positivo per ben 1,6 miliardi di euro. A spiccare in termini di raccolta, con ben 1,1 miliardi di euro a dicembre, sono stati i Fondi Obbligazionari, mentre gli Azionari hanno chiuso il mese con un saldo netto delle sottoscrizioni pari a 347 milioni di euro. Luce verde anche per i Bilanciati, che archiviano il mese con un saldo positivo di 281 milioni di euro ed un controvalore degli asset in gestione pari a 17 miliardi di euro, corrispondente al 4% totale del patrimonio detenuto da tutti i Fondi.
Bot trimestrali e annuali: asta 12 gennaio 2010
Con l’entrata del nuovo anno riprendono le emissioni di titoli di Stato a cura del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze; il Mef, nella giornata di ieri, ha infatti reso noto che è stata disposta, per il prossimo 12 gennaio 2010, con data di regolamento fissata per il 15 gennaio 2010, un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (Bot) trimestrali ed annuali. Nel dettaglio, per la data indicata c’è un’asta di Bot trimestrali, scadenza a 90 giorni, per un importo offerto pari a 3,5 miliardi di euro; trattasi dei Bot 15.04.2010 che i risparmiatori possono come al solito sottoscrivere in asta avvalendosi degli intermediari per importi pari a 1.000 euro o multipli.
Intesa lancia sul mercato eurobond per 2,5 miliardi
Intesa Sanpaolo, tra i principali istituti di credito del nostro paese, ha deciso di lanciare, nel corso della giornata di ieri, una doppia emissione in obbligazioni sull’euromercato per un totale di circa 2,5 miliardi di euro. Si tratta di un’emissione destinata ai mercati internazionali, che potrà essere sottoscritta dagli investitori istituzionali. Sostanzialmente, Intesa ha emesso due bond a valere sul proprio Programma Euro Medium Term Notes; la prima obbligazione presenta un tasso variabile a due anni ed ha un valore di 1,5 miliardi di euro, mentre la seconda, dotata di un tasso fisso a cinque anni, comprende il restante miliardo. Nel titolo a tasso variabile che si è appena delineato, la cedola trimestrale, la quale può anche essere pagata in via posticipata il 19 gennaio, il 19 aprile, il 19 luglio e il 19 ottobre di ogni anno a partire dal prossimo 19 aprile fino alla naturale scadenza, è pari al tasso Euribor a tre mesi, maggiorata poi di altri 30 punti base per ogni anno di riferimento. In questo caso, il prezzo per la riofferta è stato fissato in 99,90%.
Polizze Postapersona: l’investimento contro gli imprevisti
Spesso, una delle risorse a cui le famiglie del nostro paese tendono ad attribuire maggiore importanza sono quelle relative alla previdenza e all’accantonamento delle somme di denaro necessarie per vivere nel modo migliore il futuro: il Gruppo Poste Italiane ha deciso di venire incontro a quegli investitori che rischiano di dover mettere mano ai risparmi di una vita soprattutto per rispondere alle sopraggiunte necessità economiche. Poste Vita, compagnia assicurativa dell’azienda, ha infatti deciso di creare Postapersona, una innovativa famiglia di prodotti assicurativi dedicati alla protezione della persona. I principali prodotti di questa linea sono senza dubbio Infortuni e Salute, i quali, con una spesa in euro non proibitiva, consentono di costruire una solida copertura assicurativa. Esaminiamo i due strumenti nel dettaglio.
Unicredit: aumento di capitale, tutti i dettagli
In accordo con quanto reso noto alla comunità finanziaria nei giorni scorsi, stamattina si è riunito il Consiglio di Amministrazione del colosso bancario europeo Unicredit, chiamato a definire ed a deliberare i dettagli dell’aumento di capitale caratterizzato dall’offerta in opzione agli azionisti di titoli della Banca di nuova emissione. Ebbene, il prezzo di emissione delle nuove azioni, comprensive di sovrapprezzo, è stato fissato, sia per i possessori di titoli ordinari, sia per i possessori di quelli a risparmio, in 1,589 euro per azione; il rapporto è di numero 3 azioni ordinarie Unicredit di nuova emissione per ogni 20 titoli ordinari e/o di risparmio in possesso degli azionisti.
Mercato forex: le fasi migliori per operare
Rispetto a mercati come quelli azionari e/o obbligazionari, quello forex è un mercato aperto tutti i giorni, 24 ore su 24, fatta eccezione per il week-end; questo perché quello sulle valute non è un mercato avente una sede precisa dove si effettuano gli scambi, ma è in tutto e per tutto un mercato over the counter, dove i prezzi sono determinati solo ed esclusivamente dall‘incrocio tra domanda ed offerta; un’altra cosa non trascurabile riguarda la liquidità offerta dal mercato dei cambi, che è praticamente illimitata proprio per effetto di un controvalore giornaliero scambiato altissimo. Ma anche per questo tipo di mercato, sempre più gettonato dai trader e dagli scalper, ovverosia da coloro che acquistano e vendono sul forex contratti su coppie di valute nella stessa giornata, anche più volte, ci sono momenti propizi e quelli meno propizi per operare.
Azioni Unicredit: aumento di capitale fino a quattro miliardi di euro
Si avvicina a grandi passi per gli azionisti di Unicredit l’appuntamento con l’aumento di capitale che, lo ricordiamo, è stato deliberato il 16 novembre scorso da parte dell’Assemblea straordinaria dei soci del colosso bancario europeo; trattasi, nel dettaglio, di un’operazione di ricapitalizzazione per complessivi quattro miliardi di euro, comprensiva di sovrapprezzo, finalizzata all’emissione di nuove azioni Unicredit aventi un valore nominale di 0,50 euro ciascuna. Nella giornata di domani, giovedì 7 gennaio 2010, il Consiglio di Amministrazione della società si riunirà per definire i dettagli dell’aumento di capitale che, come recita una nota ufficiale emessa dal Gruppo bancario, avrà inizio lunedì prossimo, 11 gennaio 2010. A partire da tale data, infatti, in Italia ed in Germania, fino al prossimo 29 gennaio 2010 incluso, potranno essere esercitati i diritti di opzione, mentre gli stessi saranno esercitabili in Polonia a partire dal 14 gennaio e fino al 29 gennaio 2010 incluso.
Bond di Obama? Gli investitori preferiscono le obbligazioni brasiliane
Il verdetto delle aste relative alle obbligazioni statunitensi e quelle brasiliane è quantomeno sorprendente: i bond carioca attirano infatti molto di più rispetto a quelli emessi dal Tesoro americano. Per essere più precisi, bisogna dire che i titoli governativi brasiliani a dieci anni sono stati messi in vendita per un totale di un miliardo di dollari, suscitando il forte interesse degli investitori privati e pubblici; l’asta americana ha invece fatto registrare la peggior perfomance dal 1978 per quel che concerne i cosiddetti Treasury Bond a sette anni. Non è un caso, comunque, che in questi primissimi giorni dell’anno i principali fondi di investimento internazionali abbiano ridotto la loro esposizione verso i titoli di stato statunitensi, visti soprattutto i numerosi timori circa l’aumento del debito pubblico e il ritiro delle misure di stimolo da parte delle banche centrali. Le maggiori preoccupazioni derivano soprattutto dal fatto che è possibile un aumento dei rendimenti dei bond o dei tassi di interesse, con il conseguente incremento del costo del denaro per le imprese.
Conto corrente tutto compreso per esigenze finanziarie più elevate
In Italia i conti correnti si possono suddividere in conti correnti a consumo, per i quali si vanno a pagare i servizi solo se utilizzati, e quelli cosiddetti “package” che a fronte di un canone mensile, più o meno elevato, offrono tutta una serie di servizi inclusi spesso utilizzabili anche in maniera illimitata. Tra i conti correnti con canone mensile ci sono anche quelli cosiddetti “all inclusive“, ovverosia quelli che a fronte di un canone mensile permettono da un lato di sfruttare tutti i servizi della banca, e dell’altro di ottenere sconti ed agevolazioni sulle esigenze finanziarie più elevate come ad esempio la concessione di prestiti o l’investimento in valori mobiliari. Il colosso bancario Unicredit offre un prodotto di questo tipo, chiamato “Genius First“; trattasi, nello specifico, di un conto corrente “all inclusive” il cui canone mensile è di dodici euro, ma che è gratis per i primi dodici mesi se contestualmente all’apertura vengono depositati almeno 25 mila euro.
Immobili: per Assoedilizia ancora pochi mesi per investire bene
Quali sono le prospettive per il 2010 in relazione agli investimenti immobiliari? Assoedilizia (l’Associazione Milanese della Proprietà Edilizia) ha fatto sapere che vi saranno ancora alcuni fattori favorevoli in questo senso per pochi mesi, almeno fino al prossimo autunno. La previsione in questione si basa su delle regole empiriche e sull’intuito che è necessario per fare dei buoni investimenti. Dunque, cerchiamo di capire quali sono i fattori positivi per cui, a medio termine, è ancora conveniente puntare sul mattone: anzitutto, vi sono i prezzi, per la precisione quelli relativi al mercato medio delle città e dei centri minori di regioni ricche e povere, soprattutto per quegli acquisti che rappresentano la parte principale del mercato. La fascia più appetibile è quella che va dai 220.000 fino ai 550.000 euro, ma solo quel denaro che viene speso dalle persone fisiche, visto che il discorso cambia se l’investimento avviene mediante società, strumenti di gestione finanziaria e quote di partecipazione.
Petrolio e gas: puntare al rialzo con gli Etf
Per scommettere in Borsa sul settore energetico, ed in particolare sul gas e sul petrolio ci sono parecchie strade: si può optare per un Fondo Comune d’investimento settoriale, oppure puntare su un’azione ben precisa sul mercato italiano, europeo o internazionale; in quest’ultimo caso indicato, la tendenza crescente dei titoli di riferimento, per tanti fattori, non è detto che venga “replicata” dall’azione acquistata, ragion per cui puntare su un paniere, al posto del singolo titolo, è sempre la scelta migliore al fine di mediare il rischio. In “alternativa” al Fondo Comune d’investimento settoriale, ovverosia del comparto energetico, l’investitore può anche scommettere al rialzo sul settore attraverso gli Etf che sono negoziabili in tutti i giorni di Borsa aperta, hanno un basso costo di gestione annuo e non prevedono commissioni di ingresso, di uscita, di sottoscrizione e di performance come di norma, invece, possono esserci per i Fondi Comuni.
Mercato ExtraMOT: segmento per strumenti obbligazionari corporate
Tra i circuiti di scambio di strumenti finanziari, ed in particolare di obbligazioni, oltre al MOT, mercato regolamentato gestito da Borsa Italiana S.p.A., c’è anche il mercato ExtraMOT, un segmento dove sia su richiesta specifica di un operatore, sia su iniziativa di Borsa Italiana, possono essere scambiati titoli di debito ed obbligazioni che risultano essere già quotati ed ammessi a negoziazione in uno dei mercati regolamentati dell’Unione Europea. L’ExtraMOT è quindi un mercato regolamentato dove viene di conseguenza garantito pari accesso agli investitori, e di conseguenza anche a quelli non professionali. Il mercato ExtraMOT si caratterizza per la presenza di molte obbligazioni societarie e di lotti minimi di negoziazione più elevati rispetto al MOT, con asta di apertura che parte la mattina alle ore 8, per poi concludersi alle ore 9, mentre la negoziazione continua dei titoli avviene dalle ore 9 alle ore 17,30.
Obbligazioni convertibili Creval con warrant: adesioni al 99,3%
L’offerta in opzione di obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese, con abbinati i warrant gratuiti da esercitare nel 2010, e quelli da esercitare entro il 2014, si è chiusa con un grande successo. A darne notizia in via ufficiale è stato proprio il Creval, precisando che la percentuale di adesione è stata pari al 99,3% con la contestuale sottoscrizione di obbligazioni convertibili per un controvalore pari a 620 milioni di euro. E così, a seguito delle relative autorizzazioni, le obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Credito Valtellinese, unitamente ai “Warrant 2010”, codice ISIN IT0004547904, ed ai “Warrant 2014”, codice ISIN IT0004547912, saranno negoziabili già a partire dal prossimo 7 gennaio 2010 sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Investire sui metalli industriali a capitale protetto
Gli investimenti sul settore dei metalli industriali degli ultimi anni sono stati costituiti dal lancio sul mercato di alcuni interessanti prodotti a capitale protetto, i quali agivano principalmente su un paniere costituito da due o più metalli: tra i prodotti ancora in quotazione possiamo sicuramente citare i Commodity Daily Win di JP Morgan, vale a dire dei certificati indicizzati a un basket cosiddetto “equiponderato” di quattro materie prime (rame, nickel, alluminio e piombo) quotate al London Metal Exchange e che offrono alla scadenza la protezione totale del capitale che è stato investito durante la fase dell’emissione. Il rendimento, in questo caso, viene fornito da una cedola variabile lorda pari al 7%, pagabile ogni sei mesi in via posticipata: essa deve essere applicata al capitale solamente per quei giorni in cui il paniere è riuscito a mantenersi al di sopra della soglia dell’85% (la percentuale scende all’80% per il certificato con codice Isin XS0300622486) del suo valore.