Investire sui metalli industriali a capitale protetto

lme_ringGli investimenti sul settore dei metalli industriali degli ultimi anni sono stati costituiti dal lancio sul mercato di alcuni interessanti prodotti a capitale protetto, i quali agivano principalmente su un paniere costituito da due o più metalli: tra i prodotti ancora in quotazione possiamo sicuramente citare i Commodity Daily Win di JP Morgan, vale a dire dei certificati indicizzati a un basket cosiddetto “equiponderato” di quattro materie prime (rame, nickel, alluminio e piombo) quotate al London Metal Exchange e che offrono alla scadenza la protezione totale del capitale che è stato investito durante la fase dell’emissione. Il rendimento, in questo caso, viene fornito da una cedola variabile lorda pari al 7%, pagabile ogni sei mesi in via posticipata: essa deve essere applicata al capitale solamente per quei giorni in cui il paniere è riuscito a mantenersi al di sopra della soglia dell’85% (la percentuale scende all’80% per il certificato con codice Isin XS0300622486) del suo valore.

 

Nel caso, poi, il basket in questione sia almeno al livello iniziale, allora è prevista la possibilità di attivare l’opzione Autocallable: si tratta sostanzialmente del rimborso anticipato del capitale nominale maggiorato della cedola. Come si stanno comportando attualmente i panieri di materie prime? Sono soprattutto le performance del nickel a rendere difficile la scalata del paniere per tornare ai livelli iniziali; i certificati di JP Morgan offrono comunque la possibilità all’investitore di ottenere un rendimento certo alla scadenza (si va dall’1,63% al 2,11%), ma anche di beneficiare del rendimento extra che deriva dall’erogazione della cedola annua, nell’ipotesi di un forte apprezzamento dei titoli sottostanti.

 

Chi vuole investire a capitale protetto in questo settore può anche fare affidamento su Equity Protection Quanto, il prodotto di Banca IMI, identificato dal codice Isin IT0004549520: esso presenta come sottostante l’indice S&P GSCI Industrial Metals Excess Return e, alla scadenza del 4 dicembre 2014, potrà consentire di proteggere in maniera completa il capitale nominale e di godere degli eventuali apprezzamenti del sottostante.

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