Obbligazione Barclays quinquennale indicizzata all’inflazione

obbligazione-rate-barclaysDallo scorso 17 dicembre 2009, sul mercato “MOT” di Borsa Italiana S.p.A. sono iniziate le negoziazioni di un’obbligazione emessa da Barclays Bank PLC; trattasi, nello specifico, dell’obbligazione “Barclays Bank PLC “EUR 5 Years Inflation Notes”, Codice ISIN IT0006709817, collocata per un importo complessivo pari a 25 milioni di euro a fronte di 25 mila obbligazioni in circolazione aventi un taglio di 1.000 euro. L’obbligazione ha come data di godimento quella del 4 dicembre 2009, e scadenza il 4 dicembre 2014, data in cui il capitale investito sarà rimborsato in un’unica soluzione ed alla pari. Il titolo, negoziabile sul mercato per lotti di mille euro o multipli, paga in via posticipata una cedola il 4 dicembre di ciascun anno fino alla naturale scadenza del prestito.

In base ai più recenti giudizi emessi dalle Agenzie specializzate, il rating del soggetto emittente l’obbligazione è “Aa3” per Moody’s e “AA-” sia per Standard & Poor’s, sia per Fitch Ratings. Per i primi due anni, l’obbligazione Barclays Bank PLC “EUR 5 Years Inflation Notes” paga un interesse a tasso fisso lordo annuo del 3%, mentre per i restanti tre anni scatta per l’obbligazione l’indicizzazione al tasso di inflazione europea. I rischi correlati a questo tipo di investimento sono legati sia al rischio emittente, ed alle possibili fluttuazioni del suo merito di credito che possono incidere sul prezzo di mercato dell’obbligazione stessa, sia a partire dal terzo anno dall’andamento dei prezzi in Europa con la conseguenza che l’obbligazione, fermo restando il rimborso alla pari a scadenza, potrebbe anche quotare sotto la pari.

L’obbligazione, infatti, appartiene alla classe dei cosiddetti titoli obbligazionari “Rate“, e sono quindi indicati per chi ha comunque una visione di medio e lungo termine per i propri investimenti. Questo perché, tra l’altro, a fronte del 3% lordo pagato dalle obbligazioni per i primi due anni, al terzo, quarto e quinto anno non c’è certezza sulla cedola se non nel momento della sua determinazione; questa, in particolare, potrà anche essere, nel caso, superiore al 3%, oppure inferiore, oppure nel peggiore dei casi nulla e comunque mai negativa.

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