Titoli di Stato: 10 agosto 2011, la nuova asta di Bot

Bot a ferragosto in arrivo! Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, ha reso noto nella giornata di ieri, venerdì 5 agosto del 2011, d’aver disposto una nuova asta di titoli pubblici. Dopo le speculazioni sul debito sovrano italiano, ed i crolli di Borsa, la nuova asta di titoli pubblici è molto importante per tastare il polso e la fiducia degli investitori e dei risparmiatori. In particolare, sarà importante sia il dato relativo ai rendimenti con cui i titoli saranno collocati, sia il rapporto tra la domanda e l’offerta del MEF. Nel dettaglio, mercoledì prossimo, 10 agosto del 2011, con data di regolamento fissata per il 15 agosto del 2011, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a dodici mesi, mentre il Bot trimestrale, a seguito di assenza di specifiche esigenze di cassa, anche stavolta non sarà offerto.

Gabetti convoca Assemblea Straordinaria Azionisti

Ai fini della copertura delle perdite, il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore immobiliare, ha deliberato per la convocazione per l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti. A darne notizia è stata la società in concomitanza con l’esame e l’approvazione, sempre da parte del CdA di Gabetti Property Solutions, dei dati del primo semestre del 2011, caratterizzati da un forte rialzo dell’Ebitda, pari al 56% rispetto allo stesso periodo del 2010. Bene anche l’indebitamento finanziario, che ha fatto registrare nel periodo un calo di 21,6 milioni di euro, a 147,9 milioni di euro, rispetto ai 169,5 milioni di euro di indebitamento finanziario alla data del 31 dicembre del 2010. Il risultato netto consolidato invece peggiora, passando dai -7,2 milioni di euro al 30 giugno 2010, ai -14,1 milioni di euro del primo semestre del 2011. Su questo indicatore, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Gabetti Property Solutions, hanno pesato 7,6 milioni di euro di accantonamenti per rischi e svalutazioni.

Icbc punta all’acquisizione della filiale argentina di Standard Bank

Industrial & Commercial Bank of China, istituto meglio conosciuto con l’acronimo Icbc, oltre che uno dei più proficui prestatori a livello globale, si è accordata per il pagamento di seicento milioni di dollari: la somma in questione dovrebbe consentire alla banca cinese di assicurarsi alcuni assets controllati attualmente da Standard Bank Group in Argentina. A conti fatti, l’intera operazione verrebbe a caratterizzare il maggior rilevamento aziendale degli ultimi tre anni. Icbc pagherà quindi del denaro cash per ottenere una partecipazione dell’80% della filiale sudamericana. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che il gruppo di Pechino si sta accordando anche con Standard Bank London Holdings Plc per pianificare un investimento di cento milioni di dollari, sempre in Argentina e al termine della transazione a cui stiamo facendo riferimento.

Gli investitori finanziari preferiscono le opzioni alle azioni

I prezzi delle opzioni in India sono aumentati fino al loro livello massimo degli ultimi due anni e mezzo: di conseguenza, anche i volumi finanziaria sono incrementati in maniera sensibile, dato che gli investitori sono alla ricerca di maggiore protezione contro gli ulteriori declini registrati nei prezzi dei titoli azionari. Un esempio illuminante su tutti è quello dell’India Vix, strumento che è stato strutturato per proteggersi dalle perdite dell’S&P Cnx Nifty Index: questo riferimento è infatti cresciuto di ben venticinque punti percentuali nel corso degli ultimi due anni e mezzo, un rialzo che non può certo essere casuale. I premi, i prezzi e i volumi, inoltre, stanno crescendo a causa della persistente crisi del debito europeo e del rallentamento dell’economia americana; in particolare, la volatilità non sembra voler abbandonare i mercati, quindi questo vuol dire che i trader stanno acquisendo nuovi tipi di certezze.

Conti correnti remunerati: NonSoloTre del Credem

Un conto corrente bancario che da un lato, nel rispetto di opportune condizioni, è a canone mensile pari a zero euro, e dall’altro remunerato ad un tasso del 3% lordo per il primo anno da 15 mila e fino a 75 mila euro. Sono queste le principali caratteristiche di “NonSoloTre“, un conto corrente innovativo recentemente ideato per i nuovi clienti dal Credem, il Gruppo Credito Emiliano. Ed il tutto a fronte della possibilità di avere un personal banker del Credem sempre a disposizione per offrire al cliente un check-up finanziario gratuito e personalizzato in base alle esigenze del richiedente. Per azzerare il canone mensile di NonSoloTre, che è pari a 7,90 euro, basta possedere almeno due tra i seguenti prodotti/servizi del Credem: prodotti assicurativi, bancomat, mutui, carta di credito, prestiti, e/o ancora l’accredito dello stipendio o della pensione, oppure ancora gli investimenti e l’addebito periodico delle utenze.

Tiscali: forte crescita dei clienti mobile

Una crescita del 102%, anno su anno, dei clienti mobile, a fronte di un totale dei clienti ADSL pari a 521 mila unità. Sono questi alcuni degli interessanti dati di business rilasciati dall’operatore di telecomunicazioni indipendente Tiscali in concomitanza con l’esame e l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo semestre del 2011, caratterizzati in particolare da ricavi consolidati a 140,1 milioni di euro; trattasi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Tiscali, di un dato comparabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonché in crescita del 3% considerando il confronto tra il secondo trimestre 2011 ed il primo quarto del corrente anno. Il tutto a fronte di ricavi del settore media e broadband+VoIP in espansione. Luce verde anche per l’Ebitda, che prima degli accantonamenti si è attesto a 38 milioni di euro nel semestre con un rialzo del 4,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’Ebitda s’era fermato a 36,3 milioni di euro.

Usa, i bond trentennali del settore corporate

Sono ben sei le compagnie americane a cui bisogna fare affidamento dal punto di vista degli investimenti finanziari: visto che il bond del Tesoro a trenta anni rende al di sotto dei quattro punti percentuali, le società in questione rappresentano una scelta molto utile, tenendo soprattutto conto che le loro quotazioni complessive ammontano a più di due miliardi di dollari, una somma che riguarda ovviamente il debito di lungo termine del comparto corporate. Quali sono i nomi precisi? Southwestern Public Service Company si è presentata al mercato obbligazionario due giorni fa con una offerta da ben duecento milioni di dollari: il bond in questione prevede una scadenza nel 2041 e beneficia della cedola trentennale di minore importo in un novero che è composto da società quali Microsoft, Johnson & Johnson, San Diego Gas & Electrific Company e Southern Edison Electric.

Ubs, il nuovo Step Up è focalizzato sulle lire turche

L’ultima quotazione decisa dall’Unione delle Banche Svizzere interesserà sicuramente gli obbligazionisti più incalliti: l’istituto di credito elvetico ha infatti scelto di puntare sul Mercato delle Obbligazioni Telematiche di Borsa Italiana per proporre un nuovo bond incentrato su una valuta di cui non si sente parlare molto spesso, vale a dire la lira turca. Il prodotto finanziario in questione, la cui denominazione ufficiale è quella di Ubs Classica Step Up Turchia, rappresenta un’ottima occasione per diversificare in maniera accorta il portafoglio, focalizzando l’attenzione sull’esposizione al tasso di cambio tra l’euro e la moneta ufficiale della nazione anatolica. Qual è il funzionamento esatto di tale strumento?

Astaldi: utile netto semestrale cresce in doppia cifra

E’ cresciuto in doppia cifra l’utile netto semestrale di Astaldi S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, in accordo con quanto emerso dai dati semestrali esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione, Astaldi al 30 giugno del 2011 ha conseguito profitti netti a 35 milioni di euro con un incremento del 12,4% a fronte di un Ebit a +9,4% a 119,6 milioni di euro, e ricavi totali che, a 1.122,3 milioni di euro, sono cresciuti su base annua del 14,3%. A fronte di una forte accelerazione, nel periodo, degli investimenti in concessione, Astaldi al termine del semestre ha riportato una posizione netta finanziaria complessiva per 525,5 milioni di euro. Robusto è anche il portafoglio ordini che, grazie a 1,1 miliardi di euro di nuove acquisizioni, al 30 giugno del 2011 si è attestato a ben 9,1 miliardi di euro.

Mercati azionari ed obbligazionari: cresce la paura

A finire sotto i riflettori della Procura di Trani, a seguito dell’attacco speculativo, peraltro ancora in corso, sulle azioni a Piazza Affari e sui titoli di Stato, sono le Agenzie di rating, ed in particolare Standard & Poor’s e Moody’s. Le due agenzie, lo ricordiamo, hanno di recente “minacciato” di abbassare il rating sul debito pubblico italiano nel caso in cui l’economia dovesse continuare a crescere con il contagocce, ed anche nel caso in cui dovessero esserci squilibri sui conti pubblici. Le Agenzie di rating, intanto, hanno rivendicato a gran voce la loro autonomia e la loro indipendenza, ma Adusbef e Federconsumatori, due delle Associazioni di Consumatori più attive in Italia nel difendere i risparmi dei cittadini, in tempi non sospetti hanno denunciato proprio l’operato delle Agenzie di rating unitamente al fatto che la Consob si ostina a non sospendere sui mercati le vendite allo scoperto.

Danajamin garantisce il programma di sukuk di Senari Synergy

Danajamin Nasional Bhd ha garantito il programma obbligazionario ventennale di Senari Synergy Sdn, il quale prevede dei sukuk islamici per un ammontare totale di 380 milioni di ringgit e una durata ventennale. Si tratta, in pratica, di una delle maggiori garanzie per quel che concerne i prodotti finanziari di una società malese: i bond in questione sono stati valutati con un rating di AAA, un elemento che ha consentito e favorito una piena e completa sottoscrizione da parte degli investitori. Senari rappresenta una holding molto importante all’interno della Malesia, con il suo gruppo di attività che si focalizza in prevalenza sullo sviluppo, l’operatività, la gestione e il mantenimento delle capacità portuali in merito al petrolio e al gas, senza comunque tralasciare gli interessi relativi ai servizi petrolchimico e oleo-chimico.

Cea propone dei Cat Bond in scadenza fra tre anni

La California Earthquake Authority, società pubblica americana che viene però gestita privatamente, è in grado di consentire attualmente la sottoscrizione di ben il 70% delle polizze residenziali relative ai terremoti californiani: l’ultimo annuncio di questa compagnia avrà sicuramente fatto contenti molti investitori, visto che è stato siglato un contratto assicurativo con la Embarcadero Reinsurace Limited, veicolo delle Bermuda che ha poi provveduto a lanciare dei Catastrophe Bond a tre anni per un importo complessivo di 150 milioni di dollari. Il denaro in questione, definito dalla stessa Cea come l’unico Cat Bond che è stato quotato senza il consueto coinvolgimento dei tradizionali attori assicurativi, è stato collocato in un apposito conto, con le perdite assicurative che dovrebbero essere coperte proprio dal contratto. La differenza rispetto ai tradizionali prodotti finanziari è evidente, solitamente la valutazione è la caratteristica principale, mentre l’autorità statunitense andrà a diversificare ed espandere le proprie risorse di pagamento.

Enel conferma gli obiettivi 2011

Il colosso elettrico ed energetico italiano Enel S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, e facente parte dell’indice FTSE MIB, quello dei titoli ad elevata capitalizzazione, ha confermato per voce dell’Amministratore Delegato Fulvio Conti, gli obiettivi per l’intero 2011 già resi noti ed indicati al mercato. La conferma è arrivata in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati del primo semestre 2011 di Enel S.p.A. da parte del Consiglio di Amministrazione; in particolare, dai dati è emersa una crescita dei ricavi del 10,3%, passati dai 34.802 milioni di euro dell’H1 2010, ai 38.391 milioni di euro al 30 giugno del 2011. L’Ebitda è cresciuto di un modesto 0,6% a 8.929 milioni di euro, mentre l’Ebit anno su anno è sceso di un altrettanto modesto 0,2%.

Unicredit: risultati H1 2011 brillanti

Rispetto al primo semestre del 2010, Unicredit S.p.A., colosso bancario europeo quotato in Borsa a Piazza Affari, ha archiviato il periodo da gennaio a giugno del 2011 con profitti netti quasi raddoppiati. Nel dettaglio, gli utili H1 2011 sono balzati del 97,5% a 1.321 milioni di euro, che salgono a 1.4126 milioni di euro senza considerare 105 milioni di euro derivanti dall’impairment sui titoli governativi greci. Questi risultati, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna proprio da Unicredit S.p.A., sono stati conseguiti in virtù della diversificazione geografica del Gruppo bancario, di costi e margini di intermediazione stabili, ed una diminuzione ampia delle rettifiche sui crediti. Al 30 giugno del 2011, inoltre, Unicredit ha confermato la propria solida struttura a livello di patrimonio e del capitale regolamentare grazie ad un Core Tier I che si attesta al 9,12%.