Rbs, investimenti sull’oro con un nuovo Etc

Il fascino dell’oro è davvero intramontabile, soprattutto in questo momento in cui i mercati finanziari internazionali vivono una delle fasi più critiche della loro storia: la sicurezza di questa preziosa commodity consente agli investitori di allocare in maniera più adeguata i propri assets in portafoglio e di beneficiare di un rendimento interessante. Sono questi i motivi che hanno spinto Royal Bank of Scotland a lanciare un nuovo Exchange Traded Commodities focalizzato sul biondo metallo, il quale beneficia di una negoziazione presso la nostra Borsa Italiana. Si tratta, nello specifico, dell’Rbs Physical Gold ETCi. Quali sono i motivi e le caratteristiche che lo rendono così appetibile? Gli investitori interessati si espongono alla stessa maniera di coloro che acquistano e conservano l’oro fisico, ma in questo caso sono scongiurati tutti quei problemi che sono legati proprio a tale gestione, in primis i rischi e gli alti costi.

Kangaroo Bond ai minimi dopo oltre sedici mesi

Le vendite obbligazionarie realizzate da investitori esteri in Australia stanno per raggiungere il loro livello più basso dopo oltre un anno: si tratta della principale conseguenza delle turbolenze che si avvertono attualmente sui mercati finanziari, ragione per la quale si è praticamente tornati alla situazione del 2009. In particolare, c’è da dire che Kreditanstalt, la banca tedesca attiva soprattutto nelle attività di sviluppo, e la Landwirtschaftliche Rentenbank rappresentano gli unici due istituti che si sono resti protagonisti di queste emissioni nel corso dell’attuale mese, lanciando un’offerta pari a 550 milioni di dollari australiani. La cifra in questione è davvero molto bassa, in particolare se messa a confronto con quanto rilevato in media nei primi otto mesi di questo 2011 (circa 3,5 miliardi di dollari australiani). Si evita quindi di mettere in vendita il relativo debito, anche perché la speculazione sul possibile default della Grecia fa davvero paura e la volatilità non dà segni di cedimento.

Dim Sum Bond: la quotazione di Yum! Brands

Yum! Brands, colosso alimentare americano meglio noto con il semplice appellativo di Yum!, non poteva che fare affidamento a una nomenclatura culinaria per la propria offerta obbligazionaria: in effetti, la compagnia di Louisville sta pianificando nel dettaglio la quotazione di bond a tre anni denominati in yuan, i cosiddetti Dim Sum Bond (dal nome appunto della pietanza asiatica) quotati presso la Borsa di Hong Kong. Per il momento, l’indiscrezione si è limitata a fornire soltanto alcune caratteristiche del prodotto in questione. In particolare, l’ammontare complessivo della sottoscrizione dovrebbe essere pari a 350 milioni di yuan cinesi (circa settanta milioni di euro), con un rendimento economico compreso tra il 2,25 e il 2,50%.

Franklin Templeton, secondo trimestre da incorniciare

Se lo stemma della Franklin Templeton potesse animarsi, l’espressione più adeguata di Benjamin Franklin (presente appunto in questo logo) sarebbe abbellita da un grande sorriso: il secondo trimestre di quest’anno della compagnia finanziaria newyorkese è stato caratterizzato da un ottimo dato in relazione al patrimonio gestito e un rafforzamento deciso della raccolta netta. Il periodo temporale compreso tra gli scorsi mesi di marzo e giugno è stato dunque foriero di importanti traguardi. In particolare, i flussi netti positivi sono ammontati a 2,87 miliardi di euro, un dato di non poco conto, soprattutto se si tiene conto che si tratta della maggiore raccolta in assoluto per quel che concerne il nostro paese.

Fondo Arco: informazioni sul fondo chiuso settoriale

Il Fondo Arco è un fondo pensione chiuso dedicato ai lavoratori di determinati settori sia a tempo indeterminato, sia a tempo determinato con durata minima di 3 mesi.

Nello specifico possono aderire al Fondo Arco i dipendenti delle PMI del settore del legno, sughero, mobili, arredamento, ma non solo; anche i lavoratori del settore dei laterizi e dei manufatti in cemento, quelli del settore di accessori per mobili oltre che gli stessi dipendenti di Arco.

L’adesione al fondo avviene da parte dell’azienda del lavoratore nel momento in cui quest’ultimo manifesta la volontà di farlo; questi sceglie prendendo visione dello Statuto, della nota informativa, del progetto esemplificativo standardizzato, del modulo di adesione e del regolamento elettorale per valutare la sua scelta.

Nel momento in cui si sceglie di aderire al Fondo Arco, il lavoratore dovrà scaricare il modulo di adesione e compilarlo in tutte le sue parti, per poi consegnarlo all’ufficio del personale della propria azienda.

Quattro azioni italiane per l’Athena Certificate di Société Générale

Société Générale, banca recentemente declassata nel rating da Moody’s, si affida alla nostra Borsa per mostrare di avere ancora le unghie affilate: il nuovo Athena Certificate che è stato lanciato due giorni fa presso il comparto Sedex rappresenta un prodotto molto interessante, soprattutto per quegli investitori che sono disposti a focalizzare la loro attenzione sui titoli azionari del nostro paese. In effetti, tale strumento (il codice Isin di riferimento è IT0006720152) avrà una scadenza triennale, visto che la data di maturazione è stata fissata al 5 agosto del 2014, e un collegamento privilegiato a cinque azioni fondamentali di nazionalità italiana. Nello specifico, si tratta di Intesa Sanpaolo, Eni, Asscurazioni Generali ed Enel. Qual è il funzionamento esatto di questo certificato di investimento?

Intel: primo bond non convertibile dopo ventiquattro anni

Intel Corporation, leader mondiale per quel che concerne i software informatici, non percorreva da tempo la strada dei titoli obbligazionari “puri”: per la precisione, l’ultima volta che la compagnia americana si era avventurata in una simile offerta si era verificata nel 1987. A ben ventiquattro anni di distanza, però, la musica cambia e ne è una chiara conferma la cessione di ben cinque miliardi di dollari in bond non convertibili. Come si spiega una simile decisione dopo così tanto tempo? L’intento del programma finanziario è quello di finanziare i riacquisti di azioni, con il colosso di Santa Clara che deve far fronte a un debito che va sempre tenuto sotto controllo, specialmente in un periodo economico molto delicato come quello attuale.

Pronti Contro Termine: InMediolanum Plus PCT

Investimenti semplici ed a basso profilo di rischio, con rendimenti garantiti. Questi sono i Pronti Contro Termine per definizione, con l’unico vincolo della liquidità nell’arco temporale scelto. Anche Banca Mediolanum propone la sua personale offerta di PCT adeguandosi agli standard di sicurezza che vengono richiesti dai clienti nei momenti di incertezza sul mercato come quello che stiamo attraversando.

L’investimento minimo di 15.000 euro è l’unica vera differenza importante rispetto alle altre offerte di pronti contro termine, ed effettivamente è un “muro” che terrà alla larga molti investitori da InMediolanum Plus PCT visto che non è una soglia bassissima se confrontata con le offerte dei concorrenti.

Dal lato suo, la proposta vanta scadenze a 3, 6 e 12 mesi che offrono rispettivamente rendimenti a 2.01% annuo netto, 2.41% annuo netto (tramite 2 operazioni trimestrali rinnovabili con tassi netti trimestrali su base annua pari a 1.90% e 2.90%) e per finire 2.77% annuo netto con 4 operazioni sui trimestrali rinnovabili con tassi netti su base annua a 1.80% e 3.75%.

Facebook rinvia la propria quotazione a Wall Street

Non più la prossima primavera, ma gli ultimi mesi del 2012: il celebre social network Facebook si è vista costretta a ritardare la propria Initial Public Offering (Ipo) a Wall Street, un’operazione finanziaria che era attesa con grande interesse e ansia da molti investitori sparsi in tutto il modo. Cosa ha provocato questo rinvio di ben sei mesi? Le principali motivazioni sono ascrivibili proprio a Mark Zuckerberg, fondatore della community, il quale non ha poi così fretta di dar vita a questa operazione così costosa e dovrebbe puntare sui mesi di novembre o addirittura dicembre per completare il tutto. Tra l’altro, il gruppo non ha alcuna intenzione di rischiare, quindi si prenderà altro tempo per sviluppare in maniera più efficiente la piattaforma.

Postafuturo Extra: PosteVita per i progetti futuri

Il comparto assicurativo di PosteVita ha una serie di prodotti di investimento per la rivalutazione del capitale e la protezione nel tempo dall’erosione. Uno di questi è Postafuturo Extra, che nonostante sia classificato come “contratto di assicurazione sulla vita con partecipazione degli utili” è un prodotto dedicato a chi vuole proteggere nei prossimi anni il proprio capitale rivalutandolo in vista di un investimento futuro.

Si tratta quindi di un prodotto assicurativo a tutti gli effetti che vincola (salvo il diritto di riscatto esercitabile dopo un anno) il capitale per 10 anni: alla scadenza la liquidazione avverrà con una maggiorazione del 10%, ma quello che è più interessante è il rendimento minimo garantito che si aggira all1.5% annuo. La sicurezza di Postafuturo Extra è proprio in questa particolare protezione che permette di sapere subito in fase di sottoscrizione l’ammontare minimo garantito della remunerazione a scadenza.

Morgan Stanley: nuovo bond per proteggersi dall’inflazione

Mercato Telematico delle Obbligazioni ed Euro Tlx: sono questi i due mercati finanziari in cui, da cinque giorni a questa parte, è possibile negoziare il nuovo titolo obbligazionario lanciato da Morgan Stanley. L’istituto di credito americano ha infatti deciso di mettere a disposizione degli investitori interessati un bond agganciato al tasso di inflazione, così come si evince facilmente dalla stessa denominazione del prodotto, vale a dire “Morgan Stanley Inflazione Turbo”. Quali sono le caratteristiche peculiari dello strumento in questione? Di questi tempi, l’andamento dei prezzi al consumo è piuttosto preoccupante, quindi la banca newyorkese ha deciso di offrire una adeguata protezione in tal senso, la quale potrà essere ottenuta attraverso delle cedole indicizzate all’inflazione dell’eurozona. La durata complessiva del prodotto è di cinque anni, quindi bisogna guardare con la massima attenzione al 2016 come termine naturale.

Raiffeisen lancia un innovativo fondo obbligazionario globale

Innovazione è senza dubbio la parola d’ordine preferita per i fondi comuni che vengono lanciati in questo periodo. Ne è un chiaro esempio il prodotto finanziario messo a punto da Raiffeisen International Fund Advisory GmbH, la quale fa parte dell’omonima compagnia austriaca attiva nella gestione degli assets. Nello specifico, si sta parlando di un fondo obbligazionario che verrà collocato nel nostro paese dopo aver ricevuto la necessaria autorizzazione. Raiffeisen Obbligazionario Fondamentale Globale, questa la denominazione precisa dello strumento in questione, prevede una focalizzazione mirata sui titoli di Stato di tutto il mondo ed espressi nella moneta di quei paesi che vantano le migliori condizioni di questo momento storico.

Pramerica Life: i rendimenti del primo semestre 2011

Il ramo assicurativo è uno dei più intricati per quel che concerne gli investimenti finanziari: a quali rendimenti si può fare affidamento con maggiore sicurezza? Alcuni dati interessanti in tal senso sono quelli che si riferiscono a Pramerica Life, una società per azioni attiva in questo settore per conto di un gruppo americano, la Prudential Financial Incorporated. Ebbene, si conoscono i ritorni economici dei fondi di questa società, più precisamente quelli che sono stati registrati nel corso dei primi sei mesi di quest’anno (quindi tra gennaio e giugno scorsi), vale a dire una media superiore ai tre punti percentuali. Come può essere letta e interpretata questa stima? Secondo i vertici della stessa Pramerica, ci troviamo di fronte a dei dati che sono sostanzialmente in linea con le tendenze degli ultimi anni, quindi delle performance che non hanno sorpreso del tutto.

Titoli di Stato: scende lo spread Btp-Bund ma resta alta la tensione

Che il mercato si appresti a concludere la prima ottava veramente positiva da diverso tempo a questa parte è sicuramente una buona notizia, ma il recupero messo a segno dal mercato Italiano sembra non bastare a calmare le acque sui titoli di Stato italiani; lo spread Btp-Bund si attesta intorno a 360 punti nella giornata di oggi e la discesa avuta dal double top vicino a quota 400 è praticamente irrilevante se si considera il ritracciamento avuto sull’azionario come metro di misura.

Le condizioni per la discesa dello spread sono ben altre: la messa in discussione dell’intero settore bancario europeo con anche la Francia sotto il mirino delle agenzie di rating si ripercuote anche sulla stabilità finanziaria dei singoli stati che continuano ad avere rendimenti sopra la media e rischi troppo alti per trattarsi di paesi industrializzati con un passato piuttosto solido.

Il doppio massimo sul differenziale è sicuramente un buon segnale per i “tecnici” che seguono i grafici di borsa, ma non dice nulla invece a chi si occupa di fondamentali; questi appunto secondo il quadro generale continuano ad essere pessimisti e prevedono un consolidamento del differenziale proprio in area 400 o appena sotto, nella migliore delle ipotesi.