L’annuncio risale a qualche giorno fa, ma dà l’idea di quella che sarà la prossima emissione finanziaria della Polonia: il ministro delle Finanze, Jan-Vincent Rostowski, è infatti intenzionato a lanciare una nuova serie di titoli obbligazionari nel corso della prossima asta, prevista per il 19 ottobre, un appuntamento sempre più vicino quindi. L’operazione a cui si sta facendo riferimento si è resa necessaria a fronte del piano di finanziamenti che il governo di Varsavia intende approntare per il quarto trimestre di quest’anno. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa offerta imminente, c’è da precisare che l’ammontare complessivo sarà compreso tra 1 e 3,5 miliardi di zloty (tra i trecento milioni e il miliardo di dollari), anche se non è escluso qualche ritocco dell’ultimo minuto. Ma non si tratta dell’unica asta polacca in previsione nel breve termine.
Sedex: quotati 32 certificati Easy Express di Bnp Paribas
Ventotto Easy Express Certificate legati alle performance di vari titoli azionari e altri quattro con gli indici come riferimento: la matematica non è un’opinione, quindi la nuova offerta finanziaria che Bnp Paribas ha riservato per Borsa Italiana consta di ben trentadue certificati di investimento. Bisogna anzitutto cercare di comprendere quali sono le caratteristiche peculiari di tali strumenti. La descrizione può cominciare con i prodotti collegati alle azioni, la gamma più numerosa in questo caso. Le negoziazioni sono cominciate due giorni fa presso il segmento Sedex di Piazza Affari: i titoli contemplati sono davvero moltissimi, ventotto come i certificati stessi.
Txt e-solutions, dividendo straordinario da quattro euro
La prossima assemblea di Txt e-solutions è prevista per il 16 novembre: in quella occasione, la società milanese, leader internazionale per quel che concerne la fornitura di soluzioni software in ambito industriale, proporrà la distribuzione di un dividendo straordinario, un evento che sicuramente interesserà gli azionisti. In effetti, questa parte di utile sarà pari a quattro euro e verrà garantita dall’uso della riserva per il sovrapprezzo dei titoli. Ma si può fare affidamento su Txt in questo momento? La risposta è piuttosto semplice, visto che il consiglio di amministrazione ha appena fornito il suo parere positivo anche al piano industriale relativo al periodo 2012-2014. Che cosa c’è da dire in questo senso?
Fineco, trasferimenti di liquidità col conto deposito CashPark
Fineco Bank, una delle più affermate banche online del nostro paese, ha messo a punto un nuovo conto deposito che si presenta con due caratteristiche che balzano subito all’occhio: si tratta dei quattro vincoli relativi alla liquidità dello strumento, visto che verranno messe a disposizione quattro scadenze (tre, sei, dodici e diciotto mesi), oltre al rendimento, in ogni caso maggiore rispetto a quello del conto corrente. Tra l’altro, l’istituto del gruppo Capitalia intende conquistare nuova clientela proprio grazie a questa proposta. In effetti, l’intento è quello di venite incontro a chi si avvicina per la prima volta a questa realtà, garantendo quindi a chi dà fiducia alla banca in questione un tasso di rendimento che può essere definito ragionevolmente speciale e appetibile: nello specifico, ogni scadenza beneficerà di un ritorno economico crescente, vale a dire si partirà dal 3% relativo al primo semestre, passando poi al 4,25% dei dodici mesi e terminando il tutto con il 4,30% dei diciotto mesi, l’arco temporale più lungo in assoluto.
Ubs dà fiducia alle performance del Ftse Mib
L’Unione delle Banche Svizzere (Ubs) ha scelto il più importante riferimento azionario del nostro paese per strutturare il suo nuovo certificato: nello specifico, si tratta di un Express Certificate che è appunto collegato alle performance del Ftse Mib, con le quotazioni ufficiali che sono cominciate da appena due giorni. L’obiettivo dell’emittente elvetica è quello di ottenere una esposizione adeguata alla piazza italiana, nella quale sono stati riscontrati elementi positivi, nonostante le turbolenze piuttosto recenti. In realtà, volendo essere ancora più precisi, c’è anche un titolo obbligazionario che è legato a questo andamento, vale a dire il bond Ubs Ftse Mib Italia 2016, uno strumento che beneficerà di una scadenza quinquennale. Ovviamente, questo ulteriore prodotto è stato negoziato presso il Mercato Telematico delle Obbligazioni, mentre il certificato ha trovato la sua normale collocazione nel segmento Sedex.
Telecom Italia, la crisi impone la riduzione del dividendo
Dividendo ridotto e andamento altalenante in Borsa; non si può certo dire che gli azionisti di Telecom Italia siano al massimo della loro felicità in questo momento, comunque bisogna sottolineare che le perdite iniziali del titolo nelle ultime contrattazioni sono state poi compensate da altri guadagni, anche se non della stessa consistenza di quelli della giornata di ieri. In effetti, ventiquattro ore fa la chiusura era stata caratterizzata da un rialzo di 1,58 punti percentuali, un risultato piuttosto importante, anche perché ottenuto in una giornata decisamente negativa per l’indice di riferimento, il Ftse Mib. La chiusura odierna, invece, si è attestata su un guadagno di poco più di un punto percentuale e su una quotazione complessiva pari a 84 centesimi di euro. Decisamente influente in questo caso è stato il declassamento dell’outlook della società da parte di Standard & Poor’s (si è passati da una valutazione stabile a una negativa), visto che il debito non potrà essere ridimensionato in termini soddisfacenti nel corso dei prossimi anni.
Pramerica Life, i vantaggi della polizza Critical Illness
I prodotti finanziari del ramo assicurativo si presentano spesso in maniera piuttosto appetibile: è il caso della nuova polizza messa a disposizione da Pramerica Life, la società per azioni che fa capo al gruppo americano Prudential Financial Incorporated. Di cosa si tratta esattamente? Pramerica Critical Illness, questa la denominazione ufficiale del prodotto, prevede un premio ogni annuo e un capitale che rimane costante per tutta la durata della sottoscrizione. Le garanzie specifiche della polizza, inoltre, sono sostanzialmente due, vale a dire un importo in denaro oppure la liquidazione dello stesso capitale, una eventualità che di solito si verifica quando il soggetto viene colpito da malattie piuttosto gravi. In effetti, il nome di questo strumento non è affatto casuale e si riferisce a quattro patologie, ovvero il cancro, l’infarto al miocardio, l’innesto di by-pass nell’aorta e l’ictus vascolare.
Fondo BancoPosta Liquidità Euro: basso rischio in valuta Europea
L’impegno di Poste Italiane nel mercato finanziario degli investimenti e delle assicurazioni è ancora giovano di fronte ai colossi del mercato, ma l’offerta vanta già una serie di prodotti ben distinti tra loro, sopratutto per quanto riguarda il reparto fondi.
Non che questi prodotti siano particolarmente apprezzati in periodi come questo, visto che anche se limitano le perdite non sono riusciti in media a guadagnare abbastanza negli anni precedenti così da compensare il grado di rischio che li caratterizza, ma se c’è un’operatore in grado di offrire una vasta scelta ed ha storicamente il consenso dei cittadini italiani, allora questo è proprio Poste Italiane e la divisione BancoPosta ed è quindi necessario tenerlo in alta considerazione.
Se il Mercato azionario tornerà “sui binari” abbassando la volatilità ci saranno grandi opportunità di guadagno nei prossimi anni, anche per chi investe in fondi; per “uscire” dall’Italia e pensare di investire nell’area Euro il gruppo di Poste Italiane offre il Fondo BancoPosta Liquidità Euro. Si tratta di un Fondo Comune di Investimento Mobiliare Aperto con grado di rischio dichiarato basso e durata 1 anno per quanto riguarda la proposta PIC e 5 anni per quanto riguarda la proposta di investimento PAC (si tratta di durate consigliate direttamente da BancoPosta).
Settore primario: la Borsa Merci di Roma
Forse in pochi lo sanno, ma anche la nostra capitale può vantare una propria Borsa valori: sicuramente, essa è meno conosciuta della milanese Piazza Affari (Borsa Italiana), ma basta osservare con attenzione le quotazioni di qualsiasi quotidiano economico per accorgersi che viene menzionata anche la Borsa Merci di Roma. Questo mercato è appositamente dedicato allo scambio di beni agricoli (in primis frumento e mais), oltre alle relative trasformazioni. Gli obiettivi che questa piattaforma intende raggiungere sono sostanzialmente due, vale a dire la concentrazione degli scambi in aperte condizioni di concorrenza e l’erogazione di servizi accessori nei confronti di coloro che opereranno nel mercato.
Titoli di Stato: nuovi BTP in asta il 13 Ottobre
Arriva anche la seconda comunicazione attesa per la giornata di oggi; nuova emissione di Buoni del Tesoro Poliennali e per la precisione si tratta di quattro diversi prestiti che verranno messi in asta il 13 Ottobre 2011 con regolamento al 17 Ottobre prossimo.
Primo della lista l’ISIN IT0004761950 con decorrenza 15 settembre 2011 e scadenza 15 Settembre 2015 e tasso di interesse annuo lordo al 4.75%. Nel comunicato stampa ufficiale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze specifica poi le caratteristiche degli altri tre prestiti non più in corso di emissione; il primo con decorrenza il 1° febbraio 2008 e scadenza 1° agosto 2018 con tasso di interesse annuo lordo al 4.50% ha ISIN IT0004361041, il secondo con ISIN IT0004695075 con decorrenza il primo marzo 2011 e scadenza 1° settembre 2021 a tasso di interesse 4.75% ed il terzo con decorrenza 1° marzo 2009, scadenza 1° marzo 2025 e tasso di interesse al 5%, identificabile univocamente con l’ISIN IT0004513641.
Le caratteristiche dell’asta sono le medesime in vigore anche per le precedenti aste dei Buoni del Tesoro Poliennali, come l’importo minimo di sottoscrizione pari a mille euro.
Titoli di Stato: Bot in asta l’11 Ottobre 2011
Puntuale è arrivata la comunicazione ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla prima emissione del mese di Ottobre 2011 di titoli di Stato; viene disposta, secondo il comunicato stampa ufficiale, l‘asta di Buoni Ordinari del Tesoro per l’11 Ottobre 2011 per un importo di 7.000 milioni di euro con regolamento al 14 del mese corrente.
L’emissione ha scadenza annuale (15/10/2012) e la durata è di precisamente 367 giorni. Nella stessa giornata verranno inoltre “piazzati” 2.500 milioni di euro di Bot con scadenza al 27 Dicembre 2012 per una durata complessiva di 74 giorni e stessa data di regolamento dei Bot annuali.
I rendimenti alle stelle tengono lontani gli investitori più cauti (visto che oltre ai rendimenti sono saliti anche i rischi percepiti collegati ai titoli del debito) che invece riversano i capitali altrove scegliendo di diversificare maggiormente il porafoglio includendo sopratutto titoli esteri di paesi fuori dall’area Euro; la zona sotto la Bce infatti sta vacillando pericolosamente dal punto di vista finanziario e non si tratta solo di Grecia, Spagna e Italia ma dell’intero sistema che si sta dimostrando inefficiente ed inadeguato a gestire una recessione ormai alle porte.
Oro: futures condizionati negativamente dalla volatilità
La continuata e rinnovata focalizzazione sulla crisi del debito sovrano dell’eurozona sta trascinando le contrattazioni relative ai futures collegati all’oro ai suoi valori più bassi degli ultimi tempi: i report sono chiari e inequivocabili, i livelli sono scesi in maniera piuttosto brusca, un fatto che va comunque circostanziato a determinati fattori. In particolare, bisogna sottolineare come gli investitori siano fortemente preoccupati dalla volatilità del metallo giallo, mentre, in maniera quasi paradossale, gli stessi timori non esistono in relazione al comparto energetico e alle risorse, così come anche per quel che concerne i titoli azionari. Secondo alcuni analisti, tra l’altro, la volatilità aurea viene prodotta e incrementata da alcuni avvenimenti che riguardano da vicino i mercati valutari e azionari.
Bond Eni, accontentata anche la clientela retail
Eni viene incontro anche agli investitori retail proponendo titoli obbligazionari destinati anche ad essi: l’operazione è stata resa possibile grazie a un importante incremento dell’importo da collocare, il quale passerà quindi dall’attuale miliardo fino a 1,35 miliardi di euro, come annunciato in via ufficiale dalla stessa spa. C’è comunque da precisare che la settimana in corso rimarrà ancora piuttosto nebulosa e oscura per quel che concerne i dettagli della domanda, visto che l’ente stesso ha intenzione di attendere fino a venerdì per svelare queste stime specifiche, anche perché si dovrà riconoscere un rendimento lordo a questi prodotti finanziari. Qualche indiscrezione, però, esiste già e parla di una domanda relativa al tasso fisso per un ammontare di 1,1 miliardi e il resto da destinare al tasso variabile.
Rinnovabili: nuovo certificato di Société Générale
La sigla Erix identifica lo European Renewable Energy Total Return Index: si tratta in pratica di un indice sottostante collegato alle performance delle principali energie rinnovabili e sul quale ci si può focalizzare grazie al nuovo certificato d’investimento messo a disposizione da Société Générale. La banca francese ha infatti lanciato l’Equity Protection Certificate, uno strumento in grado di garantire una esposizione privilegiata sull’energia pulita. Ma le possibilità che i sottoscrittori possono sfruttare sono anche altre. Ad esempio, il rendimento massimo conseguibile grazie alla crescita del settore può arrivare fino a 150 punti percentuali, senza dimenticare che la protezione è assicurata in presenza di qualsiasi condizione di mercato, dato che il rimborso minimo è pari a settantacinque euro per ogni titolo.