Futures: il rally del granoturco

A settembre, tra le commodities gli investitori hanno premiato soprattutto i semi di soia, ma in realtà ce n’è un’altra che merita molta fiducia: si tratta del granoturco, protagonista di un importante rally nel corso delle ultime contrattazioni presso il Chicago Board of Trade. Il motivo di un simile balzo in avanti è presto detto, dato che lo Us Department of Agriculture (il dipartimento agricolo americano) ha pubblicato un rapporto che ha messo in luce le dinamiche della domanda e dell’offerta dei più importanti prodotti del settore primario. Nello specifico, si sta parlando del World Agricultural Supply and Demand Estimates (noto anche semplicemente con la sigla Wasde).

Su quali azioni tedesche investire a fine 2012

Nonostante i recenti alti e bassi delle borse continentali, ci sono in Europa alcune aziende quotate che continuano a mostrare una certa solidità offrendo contestualmente agli investitori un buon riparo contro la volatilità dei mercati. Nell’area euro troviamo buone occasioni di investimento nelle solide azioni tedesche, in particolare quelle attive nel settore della chimica industriale. Si tratta di un comparto particolarmente tonico caratterizzato dalla presenza di veri e propri colossi, in grado di recente di realizzare nuovi massimi storici nonostante un contesto di mercato incerto.

Italia aumenta emissione di BOT nel 2012

Il sold-out dei BOT non fa più notizia. Anche ieri il collocamento di BOT a 3 e 12 mesi è andato buon fine, sostenuto da una solida domanda degli investitori sempre più attratti dalla scadenza a breve e brevissimo periodo grazie ai buoni tassi offerti dai paesi periferici europei rispetto ai paesi “core”. Basta pensare che l’Italia ieri ha dovuto sopportare un aumento del costo di finanziamento del debito che ha portato il rendimento del BOT a 12 mesi quasi al 2%, mentre la Germania ha emesso titoli a 5 anni pagando appena mezzo punto percentuale di interessi!

Moody’s “indaga” sulla liquidità Fiat

La pronta smentita di Fiat riguardo le “indagini” che la Consob starebbe compiendo sulla liquidità della società. Moody’s sta infatti conducendo a un deterioramento del rating della compagine, a causa del calo della domanda di auto in Italia, con una flessione che si aspetta possa durare fino al termine del 2012 e, forse, anche oltre. Considerando che l’Italia rappresenta più delle metà di immatricolazioni Fiat in Europa, la flessione sul mercato locale dovrebbe incidere in maniera significativa sulla stabilità finanziaria dell’azienda.

I nuovi certificati Bonus Cap di Commerzbank

La giornata odierna è quella scelta dall’istituto tedesco Commerzbank per negoziare il suo nuovo certificato di investimento: questo strumento finanziario verrà collocato presso il consueto comparto Sedex di Borsa Italiana, il tutto seguendo i dettami della negoziazione continua. Quali sono le caratteristiche salienti dell’offerta in questione? Anzitutto, bisogna subito specificare che si tratta di Bonus Capped Certificates che verranno collegati alle performance dell’indice americano S&P 500 e che prevedono la scadenza fra cinque anni (nel 2017 per la precisione). In aggiunta, come avviene di solito con tali prodotti, la liquidazione sarà di tipo monetario, mentre la modalità di esercizio sarà quella europea.

In rialzo i futures sulla carne bovina

I contratti futures collegati alle performance della carne bovina si sono mossi verso l’alto nel corso dell’ultima giornata di contrattazioni presso il Chicago Mercantile Exchange: nello specifico, le spedizioni di ottobre hanno fatto registrare una quotazione pari a 124,7 dollari la libbra, vale a dire 135 punti al di sopra della chiusura precedente. Le cose sono sostanzialmente cambiate da questa estate, dato che a giugno i futures su bovini e suini erano in calo a Chicago.

Investire nei paesi del Far East asiatico a fine 2012

Il forte rallentamento dell’economia cinese e indiana dovrebbe creare i presupposti per una frenata della locomotiva asiatica, con ripercussioni negative sull’Europa e gli Stati Uniti. In realtà è proprio l’andamento negativo delle principali economie mondiali occidentali a creare problemi al continente asiatico, che ad ogni modo deve fare i conti anche con una minore domanda interna. Dopo dieci anni di esuberanza, il pil asiatico crescerà a ritmi molto più lenti rispetto al passato ma comunque superiori al pil mondiale.

Capitali in fuga dall’Italia nel 2012 secondo il Fmi

Nel Rapporto sulla stabilità finanziaria globale del Fondo Monetario Internazionale, presentato questa mattina a Tokyo, emerge un quadro poco rassicurante per l’economia mondiale e per il sistema finanziario. Ieri il Fmi aveva presentato, invece, il World Economic Outlook, nel quale aveva sottolineato i crescenti rischi per l’economia globale rappresentati soprattutto dall’Europa, che resta in serio pericolo sia dal punto di vista finanziario sia economico. Il Fmi si è occupato molto anche della situazione dell’Italia, vista in recessione sia quest’anno che nel 2013.

Nestlè aumenta l’importo dei propri bond in dollari

Nestlè Sa, celebre multinazionale svizzera attiva nel settore alimentare, ha aumentato le dimensioni della sua prima vendita di titoli obbligazionari in dollari degli ultimi quattro mesi: nello specifico, il colosso di Vevey ha deciso di innalzare fino a cinquecento milioni di dollari l’importo in questione, dopo che è stato accertato che le compagnie europee sono riuscite a battere di gran lunga i mercati americani, con un ritmo di crescita che non veniva riscontrato da almeno un anno e mezzo.

Standard & Poor’s esalta gli investimenti in sukuk

Uno degli ultimi report che sono stati pubblicati dalla celebre agenzia di rating Standard & Poor’s ha riguardato gli investimenti in bond islamici: secondo la compagnia americana, infatti, le emittenti della regione del Golfo potrebbero affidarsi ai sukuk come risorsa finanziaria utile per le infrastrutture e altri settori nei prossimi trimestri. Il titolo dell’indagine è già di per sé emblematico: i sukuk stanno superando le quotazioni di bond convenzionali nei paesi del Golfo a causa della differenza di rendimenti.

Previsioni STMicroelectronics

Un fitto giro di indiscrezioni e di precisazioni ha riguardato l’azienda italo francese STMicroelectronics nella giornata di ieri. Una rete talmente spessa che il management della compagine è dovuto intervenire a mezzo stampa (tramite il transalpino Les Echos) puntualizzando le notizie comparse sul suo eventuale riassetto. La nota diffusa precisa come “i due azionisti di controllo di ST-Ericsson, joint venture paritetica tra STMicroelectronics ed Ericsson, stanno lavorando insieme ad un advisor esterno per garantire il miglior futuro possibile alla jv”. Una dichiarazione piuttosto ampia, che non chiarisce in maniera netta i rumors precedentemente ribaltati sui media.

Bolla speculativa sui bond dei paesi emergenti?

Quello attuale è senza dubbio un ottimo momento per l’obbligazionario dei mercati emergenti. A dare slancio alle quotazioni di questi bond high-yield sono state le continue iniezioni di liquidità delle principali banche centrali mondiali effettuate nelle ultime settimane, in primis la Federal Reserve e la Bank of Japan. I nuovi piani di stimolo monetario e l’euforia degli investitori hanno spinto gli emittenti a piazzare un numero considerevole di bond sul mercato primario, tra l’altro nemmeno a condizioni molto generose.

Pramerica lancia la polizza per la non autosufficienza

Pramerica Long Term Care è la polizza a vita intera che è stata appena lanciata da Pramerica Life, celebre compagnia assicurativa che ha sede a Milano: la spa del gruppo Prudential Financial ha deciso di puntare su un prodotto in grado di liquidare una rendita vitalizia nel caso in cui il soggetto assicurato sia dichiarato in stato di non autosufficienza, pagando allo stesso tempo un premio costante ogni anno. Che cosa si intende con questa definizione? In pratica, si è progettata una polizza che viene incontro alle esigenze delle persone desiderose di garantirsi una buona autonomia dal punto di vista economico, il che vuol dire che saranno possibili i finanziamenti delle spese assistenziali, senza causare gravami ai figli o ai parenti quando non si è autosufficienti.

Record per gli Etp a settembre 2012

L’industria degli Exchange traded product, meglio noti con l’acronimo Etp, sembra non conoscere crisi. Secondo un’indagine condotta dalla casa di investimento americana BlackRock, a settembre il patrimonio globale degli Etp è cresciuto ulteriormente registrando flussi netti per 43,3 miliardi di dollari. Si tratta del miglior mese degli ultimi quattro anni. Il patrimonio gestito in Etp è salito a 1.845 miliardi di dollari. Solo nei primi nove mesi dell’anno in corso sono stati riscontrati flussi netti in entrata pari a 182,6 miliardi di dollari.