Nokia Oiy, celebre colosso finlandese attivo nella telefonia mobile, ha provveduto a emettere 750 milioni di euro in obbligazioni convertibili: si tratta di una offerta finanziaria dagli obiettivi ben precisi, vale a dire un utile indirizzamento delle scadenze del debito aziendale. In contemporanea a questo lancio, comunque, il titolo azionario del gruppo è sceso in Borsa. Giusto cinque giorni fa si parlava della società di Espoo, mettendo in evidenza il fatturato Nokia più alto del previsto, perché c’è stato bisogno allora di bond di questo tipo. Anzitutto, gli strumenti a cui si sta facendo riferimento sono previsti in scadenza nel 2017, dunque beneficeranno di una durata quinquennale.
Azionario europeo può crescere del 10% a fine 2012 secondo Ubs
Secondo la banca d’affari svizzera Ubs, gli utili delle aziende europee saranno meno ricchi ma dovrebbe esserci spazio per un’ulteriore crescita del 10% dei listini azionari europei da qui a fine anno. Secondo lo strategist per l’azionario della banca elvetica, Nick Nelson, l’indice Stoxx600 europeo dovrebbe mettere a punto un mini-rally per completare al meglio il trend rialzista iniziato lo scorso fine luglio, quando Mario Draghi dichiarò di voler fare tutto il possibile per salvare l’euro.
In leggero rialzo i futures sul cotone
I contratti futures americani collegati alle performance del cotone sono stati protagonisti di un aumento nelle loro ultime quotazioni: si è trattato di un rialzo non molto evidente, ma comunque utile per consolidare il prezzo finale al di sotto dei settantasette centesimi la libbra. In pratica, gli investitori stanno aumentando le loro scommesse al ribasso sui prezzi, a causa soprattutto delle ridotte scorte. Le speculazioni cinesi sul cotone non c’entrano come un mese fa, ma la situazione è presto detta. In pratica, il contratto più attivo in questo senso, ovvero quello relativo alle spedizioni del prossimo mese di dicembre, si è attestato a quota 76,93 centesimi la libbra presso l’Intercontinental Exchange di New York, con un incremento pari allo 0,07%.
Storico bond decennale per la Bolivia
Un evento a dir poco storico: dopo quasi un secolo di attesa, la Bolivia ha deciso di affidarsi nuovamente ai mercati globali del credito, lanciando per l’occasione titoli obbligazionari che giungeranno a scadenza tra dieci anni e per un importo complessivo pari a cinquecento milioni di dollari. In pratica, l’ammontare in questione è stato scelto basandosi sulla fiducia degli investitori finanziari. Il rendimento garantito in questo caso, inoltre, è di 4,875 punti percentuali, mentre tutti gli altri dettagli utili per identificare un’offerta simile non sono stati resi noti.
Oro e Argento ai minimi da inizio settembre 2012
Non è di certo un buon momento per i metalli preziosi, che da inizio mese hanno messo in piedi una robusta correzione in un clima di maggiore incertezza sui mercati finanziari per i problemi del debito di Spagna e Grecia, ma anche a causa del nervosismo che precede le elezioni presidenziali americane di inizio novembre. Oggi i metalli preziosi hanno aggiornato i minimi più bassi da oltre un mese: l’oro è sceso a 1.706$ l’oncia, mentre l’argento a 31,6$ l’oncia.
Produzione Jeep Fiat in Cina
Secondo quanto ha reso noto il ceo di Fiat e Chrysler per l’Asia, Mike Manley, Fiat starebbe pianificando di riportare la produzione della Jeep in Cina, producendo tutti i modelli di questo marchio nel Paese asiatico. “Fiat è in colloqui molto dettagliati con il partner cinese Guangzhou Automobile Group sulla possibilità di costruire le jeep in Cina” – ha detto Manley. Lì infatti “le opportunità di volumi per noi sono molto significative” – ha aggiunto il manager, per poi precisare che si stanno assumendo in esame le opportunità all’interno dell’attuale livello produttivo esistente.
Rischi e opportunità dai bond di paesi emergenti
L’investimento in obbligazioni emesse da paesi emergenti non viene considerato più tanto rischioso come accadeva ad esempio dieci o quindici anni fa. La crisi finanziaria del 2008 ha dimostrato come molti paesi emergenti, in particolare asiatici e latinoamericani, siano diventati molto più solidi e in grado di reggere meglio che in passato all’onda d’urto di una grave turbolenza dei mercati. Dopo la crisi del Sud-Est asiatico (1997), della Russia (1998) e di alcuni paesi latinoamericani ad inizio 2000, i mercati emergenti hanno imparato a porre maggiore enfasi sul controllo del bilancio pubblico.
Le nuove regole del London Metal Exchange
Il London Metal Exchange, la borsa dei metalli non ferrosi più grande al mondo, è intenzionato a modificare alcune sue regole relative ai depositi, in modo da capire cosa è davvero importante per il mercato in senso ampio: la conferma è giunta direttamente da Charles Li, amministratore delegato della Hong Kong Exchanges & Clearing Limited, l’azienda asiatica che detiene il controllo della piazza londinese. Inoltre, giusto una settimana fa l’ad dell’Lme, Martin Abbott, ha annunciato la revisione dei tassi di spedizione, una operazione che dovrebbe essere perfezionata nel corso dei prossimi sei mesi.
Come investire in titoli di stato americani a fine 2012 secondo Nordea
Secondo quanto dichiarato dal money manager Lou Cohen, gestore di US Corporate Bond fund di Nordea, i rendimenti dei titoli di stato americani su livelli così bassi non sono sostenibili ancora per molto. Secondo l’esperto i bond americani evidenziano ancora rendimenti reali negativi a causa della forte incertezza presente sui mercati europei e a causa delle operazioni Twist della Federal Reserve, che ha causato un netto ridimensionamento dei tassi sia sulle scadenze brevi che lunghe della curva dei tassi americana.
Investimento bond argentini ottobre 2012
Quanto sta accadendo tra Argentina, Nazioni Unite e Ghana potrebbe sembrare totalmente estraneo alla triste vicenda che dieci anni fa portò migliaia di risparmiatori italiani a perdere buona parte del valore del proprio investimento nei “tango bond”. Eppure, il sequestro della nave scuola Libertad nel Paese africano costituisce l’ennesima puntata di una vicenda che sembra essere ben lungi dal concludersi, e che merita un piccolo riassunto per cercare di capire come si stanno evolvendo gli investimenti in bond argentini.
Banca Imi lancia oggi due bond a tasso fisso
La settimana che comincia oggi si apre in maniera piuttosto propositiva per quel che riguarda Borsa Italiana: in effetti, bisogna segnalare la negoziazione sul DomesticMot e sull’EuroMot di due titoli obbligazionari che recheranno la “firma” di Banca Imi. Non si parlava dell’organo di investimento di Intesa Sanpaolo almeno dalla fine dello scorso mese di settembre, quando cioè Banca Imi aveva lanciato due certificati sul Sedex. Che cosa è stato riservato in questa occasione? Entrando più nel dettaglio dell’offerta in questione, il primo bond si chiama Banca Imi Collezione Tasso Fisso Euro 4,10%. Il codice Isin di riferimento è IT0004863723 e, come si evince facilmente dalla denominazione, prevede un tasso fisso e l’euro come valuta principale.
BlackRock consiglia di investire su aziende di qualità
Secondo la casa di investimenti BlackRock, una delle più prestigiose su scala mondiale, lo stile di gestione degli investimenti più opportuno alla luce del contesto macroeconomico attuale porta a scommettere maggiormente su aziende di qualità, con vantaggi competitivi e con un livello di indebitamento conservativo e prudenziale. E’ quanto afferma Stuart Reeve, managing director e portfolio manager del team Global Equity di BlackRock. Secondo l’esperto, non è vero che per ottenere maggiori rendimenti bisogna accettare un rischio maggiore.
Tre nuovi Cat Bond nel corso di questo mese
Sono tre i riassicuratori che puntano alle vendita entro la fine di questo mese di ben 250 milioni di dollari in Catastrophe Bond: il motivo di una decisione simile è presto detto, visto che si sta cercando di trarre il massimo vantaggio dai prezzi più competitivi che caratterizzano il settore, in modo da venire incontro a una forte domanda da parte degli investitori finanziari. L’aumento di quotazioni è anche la conseguenza della ricapitalizzazione e gestione da parte di queste compagnie per quel che concerne la loro esposizione alle calamità naturali, al fine di trasferire il rischio ai mercati del capitale.
Collaborazione industriale Italia – Germania
Italia e Germania hanno necessità di lavorare in più stretto contatto industriale, al fine di contribuire in maniera decisiva al rilancio del settore manifatturiero europeo. È quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che, in compagnia del presidente di Bdi, Hans Peter Keitel, è stato tra i protagonisti della conferenza stampa stampa di chiusura della due giorni dei lavori del bilaterale BDI–Confindustria che si è recentemente svolto a Bolzano. Ma vediamo quali sono gli intenti da parte dei due vertici delle confederazioni industriali.