La gestione Mario Greco, per Generali, sembra stia dando i primi frutti significativi. Dopo la pubblicazione dell’ultima trimestrale, infatti, la compagnia assicurativa triestina ha potuto osservare con enorme soddisfazione all’andamento dei primi nove mesi dell’anno, periodo nel quale Generali ha potuto portare in crescita tutte le principali voci di bilancio, candidandosi per una positiva fine di anno, e per un inizio 2013 all’insegna del prolungamento di tale tendenza.
Investimento in bond di paesi emergenti sconsigliato da M&G
Quasi sempre i money manager delle principali case di investimento internazionali hanno opinioni molto simili sugli asset di investimento più promettenti e quelli invece da evitare in un’ottica di bilanciamaneto delle scelte di portfolio. Tuttavia, c’è chi va in controtendenza come ad esempio alla M&G. In particolare, se l’investimento in bond di paesi emergenti piace alla maggior parte dei gestori internazionali, il fondo M&G global macro bond va nella direzione diametralmente opposta. Il fondo è gestito da Jim Leaviss, che ha ottenuto anche il riconoscimento delle cinque stelle Mornigstar.
L’Oman e il sukuk del 2013
La Tilal Development Company, società di reale estate che ha sede nello stato asiatico dell’Oman, si è rivolta direttamente alla Capital Market Authority del sultanato in questione: il motivo è presto detto e ha natura finanziaria, visto che si tratta di accumulare il denaro e i finanziamenti necessari per quel che riguarda la prima emissione di un sukuk, il tipico bond islamico, da parte della nazione. A dire la verità, non si sta proprio parlando di una novità assoluta, dato che già all’inizio del 2011 si era parlato dell’Oman e del piano quinquennale di investimenti da 30 miliardi. Stavolta si focalizza l’attenzione su un settore ancora più preciso e dettaglio.
Commerzbank propone dei covered warrant esotici
Due giorni fa Borsa Italiana, più precisamente il suo comparto Sedex, ha beneficiato dell’inizio della negoziazione dei covered warrant strutturati/esotici firmati Commerzbank: nello specifico, si tratta di strumenti che faranno riferimento alla liquidazione monetaria e alla modalità di esercizio europea. Volendo essere ancora più dettagliati e precisi, poi, c’è da dire che questi warrant (il codice Isin da ricordare è DE000CZ36T95) avranno come sottostante l’indice Eurostoxx 50, con la data di scadenza fissata al 30 settembre del 2013 e uno strike fissato a 2.478,84 punti.
Rating FonSai
I media lo hanno definito “effetto Unipol” e, effettivamente, la promozione del rating Fondiaria–Sai da parte di Standard & Poor’s è strttamente riconducibile a quanto la compagnia assicurativa ha realizzato nel corso degli ultimi mesi. E così FonSai si è vista elevare il giudizio di merito di due gradini, da B+ a BB, con una valutazione positiva che ha coinvolto anche le controllate. È inoltre stato confermato il creditwatch positive, ad anticipare eventuali e possibili nuovi ritocchi al rialzo nei prossimi mesi.
Investire nelle banche francesi
L’investimento nelle banche francesi, che per lungo tempo ha rappresentato un approdo relativamente sicuro dei propri impieghi, ha variato significativamente la propria sostanza alla luce delle ingenti perdite che gli istituti di credito transalpini stanno raccogliendo in seguito alle svalutazioni sugli asset greci. È il caso di Credit Agricole, tra i maggiori big francesi del comparto, che ha dovuto chiudere il terzo trimestre con una perdita di 2,85 miliardi di euro, superiore alle attese, a causa dei costi di uscita dalla Grecia e di una serie di altre svalutazioni.
Rialzo deciso per i futures sull’oro
Poco prima che iniziasse l’ultima settimana di ottobre, oro e argento erano ai minimi da inizio settembre 2012: la situazione da allora è profondamente mutata, tanto è vero che proprio nel corso della giornata odierna i contratti futures legati al “biondo metallo” hanno fatto registrare un aumento importante. Si è trattato, infatti, del maggior rialzo settimanale da dieci mesi a questa parte, visto che è forte la convinzione che il secondo mandato di Barack Obama come presidente americano favorirà gli stimoli monetari e, di conseguenza, la domanda della preziosa commodity. Neanche le previsioni settimanali per i futures aurei relative agli ultimi giorni dello scorso mese erano state ugualmente incoraggianti.
Obbligazioni decennali per le Filippine
A ottobre le Filippine hanno proposto una obbligazione a venticinque anni: a distanza di un mese esatto, il governo torna a far parlare di sé dal punto di vista obbligazionario con una emissione da 750 milioni di dollari e una cessione di titoli a dieci anni e denominati in pesos locali. L’obiettivo della nazione asiatica è sostanzialmente quello di ridurre le spese relative agli interessi, senza dimenticare il debito in dollari americani da ridimensionare a tutti i costi. Il rendimento scelto in questo caso è molto vicino ai quattro punti percentuali, come emerso dall’annuncio ufficiale. I ricavi complessivi dell’offerta in questione, inoltre, saranno sfruttati per rimborsare le obbligazioni globali messe a disposizione in euro e in dollari.
Bond Fiat a 4 anni in franchi svizzeri cedola 5,25%
Fiat ha lanciato un nuovo bond denominato in una moneta diversa dall’euro. La casa automobilistica torinese ha emesso un bond da 400 milioni di franchi svizzeri (al cambio attuale poco più di 331 milioni di euro) con scadenza 23 novembre 2016 e cedola annua lorda del 5,25%. Non è la prima volta che una società italiana di rande caratura internazionale decide di lanciare un bond denominato nella valuta elvetica. Infatti, in precedenza anche Enel aveva fatto questa scelta, ma è sempre Fiat la maggiore protagonista con altre due emissioni prima di quella di ieri.
Investire in Autogrill
Il consiglio di amministrazione di Autogrill ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2012. Stando a quanto afferma una nota societaria, nel corso del terzo trimestre dell’anno la congiuntura economica ha continuato a incidere negativamente sugli spostamenti in territorio europeo ed italiano, mentre negli Stati Uniti la situazione sarebbe certamente migliore, con stabilità rispetto allo stesso periodo del 2011. Lungo le autostrade il calo del traffico in Italia sarebbe stato pari al 7,6 per cento.
Etf Ossiam per investire sui mercati al riparo dalla volatilità
Lo scorso 22 ottobre sono iniziate le contrattazioni di un nuovo Etf sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana. Si tratta di Ossiam Etf World Minimum Variance Nr, emesso da Ossiam Lux. Il codice Isin di questo titolo è LU0799656698, mnetre il ticker è WOMV. Il costo totale annuo (Ter) è pari allo 0,65%. Questo Etf prevede la capitalizzazione dei dividendi. L’Etf targato Ossiam è davvero innovativo, visto che permette di investire sui principali mercati azionari sviluppati, tenendo sotto controllo il rischio e quindi la volatilità.
Un nuovo portale rapido e intuitivo per Assogestioni
Nel corso di questa estate il risparmio gestito ha subito un deflusso piuttosto netto: la ripresa dei mesi successivi ha testimoniato come gli italiani diano fiducia a determinati strumenti finanziari, tanto è vero che Assogestioni ha deciso di lanciare un sito con degli aggiornamenti da garantire a cadenza quotidiana, multimediale, semplice e piuttosto intuitivo. L’obiettivo principale è quello di informare nel modo migliore possibile in merito alle novità del settore. L’associazione del risparmio gestito si presenta dunque con una veste nuova di zecca, al fine di rendere fruibili e accessibili moltissimi contenuti e servizi.
ExtraMot: obbligazione a tasso fisso Unicredit
La giornata di ieri è stata scelta come l’inizio delle negoziazioni dei nuovi titoli obbligazionari a marchio Unicredit presso l’ExtraMot di Borsa Italiana: entrando maggiormente nel dettaglio, dopo i due nuovi titoli a tasso fisso di Telefonica, stavolta è stato il turno di strumenti finanziari che beneficiano della denominazione in euro e del rimborso unico a scadenza. Non esiste alcun garante, mentre la subordinazione è quella relativa al Lower Tier II. I sistemi di regolamento sono quelli consueti, vale a dire Euroclear e Clearstream, mentre i termini di liquidazione sono stati fissati nel terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita.
Futures sul caffè arabica sui minimi a 4 mesi
Continuano a perdere quota i futures sul caffè, a causa di un’offerta sempre più grande. A Londra il caffè robusta è sceso sui minimi a 9 mesi a poco sopra 1.900 dollari per tonnellata, mentre a New York il caffè arabica è sceso sui minimi da oltre 4 mesi poco sopra 150 dollari per libbra. Il livello di 150$ è fondamentale per il mercato. Infatti, se le vendite dovessero proseguire spingendo i prezzi sotto il livello-chiave, il caffè arabica rischierebbe di scendere sui livelli toccati a giugno 2010.