Dove investire nel 2013 secondo Carmignac Géstion

Le scelte dei gestori internazionali hanno subito una forte influenza dalle misure decise della Bce per contrastare gli attacchi speculativi contro i paesi europei più deboli. Il piano di acquisto illimitato di titoli sovrani a breve termine ha consentito una riduzione immediata dal risk premium richiesto dagli investitori per scommettere su paesi deboli come la Spagna o l’Italia. Da questi presupposti sono avvenute importanti riallocazioni di portfolio da parte dei grandi investitori istituzionali. Carmignac Géstion ha preso posizione long sull’equity europeo a partire da agosto, alla luce di queste misure ultra-espansiva adottate dalla Bce.

Secondo Laurent Ducoin, responsabile dell’azionario europeo per Carmignac Géstion, ritiene che l’investimento in aziende del vecchio continente non deve essere inquadrato come una conseguenza del miglioramento dello stato di salute della Corporate Europa, bensì come una “legittima rivalutazione dovuta al calo del premio al rischio su questi asset”. Il gestore non si aspetta sorprese particolarmente positive dagli utili societari, che dovrebbero risultare deboli nei prossimi trimestri.

Tra il secondo e il terzo trimestre del 2012 Carmignac ha cambiato il peso dei propri investimenti. In particolare, emerge che l’esposizione sugli asset denominati in euro è aumentata fino al 45,6% del portafoglio dal 20,8%. Sono cresciute anche le scommesse sui corporate bond europei, ora con un peso del 12,5% dall’8,7%. Un cambiamento radicale è avvenuto sull’azionario europeo, dove l’esposizione long è salita al 16,2% da -3,2%. L’esperto non si aspetta un aumento dell’inflazione nel breve termine, anche perché gli interventi della Bce saranno sterilizzati evitando l’aumento della massa monetaria.

Eric Le Coz, deputy general manager di Carmignac, sposta il focus sul possibile fiscal cliff negli Stati Uniti, in grado di avere un impatto molto negativo anche sull’Europa. Sul fronte obbligazionario, Carmignac ha comprato bond societari italiani come quelli di Fiat Industrial e di alcuni bancari. Inoltre, sta diversificando in bond sovrani di paesi emergenti come la Turchia, la Polonia e il Messico. Sull’azionario italiano la società di gestione del risparmio punta su Piaggio e Campari, mentre preferisce restare alla larga sulle società ad alto dividendo.

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