Intesa Kairos – Julius Baer

Kairos e Julius Baer hanno raggiunto un accordo grazie al quale prenderà vita un nuovo polo del wealth management, con a capo l’amministratore delegato Paolo Basilico. La società di risparmio gestito e la banca privata hanno così formalizzato l’accordo che condurrà Julius Baer ad acquisire il 19,9 per cento di Kairos Investment Management e, simultaneamente, Kairos ad acquisire il 100 per cento di Julius Baer sim, integrandone le attività.  Vediamo allora cosa potrebbe cambiare nel panorama internazionale del wealth management.

Paolo Basilico, presidente e a.d. di Kairos” – ricorda Blue Rating, che si è occupata dell’importante vicenda – “sarà l’amministratore delegato della nuova entità, che prenderà il nome di Kairos Julius Baer sim e unirà le attività di private banking dei due gruppi, mentre Julius Baer sarà rappresentata in cda da due membri. L’operazione dovrebbe concludersi entro il primo semestre 2013, in seguito all’approvazione da parte degli organi di vigilanza. In un secondo tempo, le parti consolideranno il progetto con l’apertura di una società di private banking in Italia, richiedendo le autorizzazioni necessarie agli organi di competenza. Julius Baer Fiduciaria non farà parte di questa transazione e rimarrà interamente controllata da Julius Baer. Sempre secondo l’accordo, dopo alcuni anni entrambe le parti potrebbero decidere insieme un eventuale aumento della loro partecipazione. Con questa operazione Kairos allarga la gamma di servizi attraverso l’offerta di gestioni ad architettura aperta, di consulenza ad ampio spettro sulle gestioni e, più in generale, di una piattaforma globale evolvendosi da azienda prodotto verso un wealth management in grado di rispondere alle più ampie esigenze della clientela privata ed istituzionale”.

Soddisfattissimo il nuovo ad della realtà, Paolo Basilico, che afferma come “questo è un progetto importante per il nostro settore in Italia ma soprattutto per i nostri clienti attuali e futuri (…) Si uniscono due eccellenze con alcune caratteristiche simili, come l’indipendenza, un modello di business puro focalizzato sulla gestione, risultati aziendali sempre positivi ed in grado di sostenere gli investimenti necessari per attrarre e sviluppare competenze. Ma soprattutto si uniscono due gruppi che dimostrano con questa operazione di credere nel nostro Paese lanciando un progetto industriale di lungo termine”.

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