Cosa comprare nel 2013

Emergenti, bond a lunga durata, titoli europei. Cosa acquistare nel 2013 appena cominciato, cercando di sfruttare le potenzialità di questa particolare fase della congiuntura internazionale? A cercare di formulare risposta piuttosto puntuale sono stati gli specialisti di Anima, che hanno ipotizzato alcune idee di investimento per il neonato esercizio finanziario, tenendo in considerazione quanto potrebbe accadere sul fronte europeo, americano, e non solo.

Tempi sempre più maturi per il sukuk tunisino

La Tunisia è pronta a introdurre nel nuovo anno e per la prima volta le proprie transazioni finanziarie relative ai bond islamici, i celebri sukuk. Già all’inizio del mese di novembre si era detto che il 2013 sarà l’anno del sukuk tunisino, ora si può approfondire la questione. L’attrazione nei confronti di questi strumenti finanziari è sempre più forte, in particolare nell’area mediorientale e dell’Africa del Nord, visto che la crisi economica globale ha imposto delle scelte ben precise. L’utilizzo nelle due regioni appena menzionate ha fatto registrare un ritmo da record nel corso del 2012, tanto che i relativi costi del debito sono calati dall’11,4 fino al 2,82% dal dicembre del 2008 ad oggi.

Corporate bond record emissioni a 4mila miliardi nel 2012

Il 2012 è stato un anno spettacolare per il segmento dei corporate bond del mercato obbligazionario. Le emissioni mondiali di obbligazioni societarie hanno raggiunto la soglia record dei 4.000 miliardi di dollari. E’ stato così battutto anche il record del 2009, che aveva visto le emissioni toccare la soglia dei 3,89 trilioni di dollari, quando grazie alla garanzia del governo statunitense ci fu un forte afflusso di fondi in un contesto di mercato ancora sotto shock per lo scoppio della crisi dei mutui subprime e per il tracollo di Lehman Brothers.

Come è andata la Borsa con Monti

Un anno se ne è andato, e – come di consueto – è giunto il momento di effettuare qualche verifica statistica su quanto la presenza del governo Monti abbia influenzato il trend delle capitalizzazioni di Borsa. Il responso, occorre affermarlo in anteprima, sembra essere piuttosto positivo: nel 2012, infatti, Piazza Affari ha guadagnato circa l’8 per cento, con l’Ftse Mib in sviluppo dell’8,25 per cento, con un picco annuale di 17.133 punti il 19 marzo 2012 e un minimo il 24 luglio 2012 a quota 12.363 punti.

Che 2013 sarà per gli Etf legati alla Spagna?

Forse non si tratta della questione più urgente, ma gli investitori si stanno chiedendo se l’Etf iShares Msci Spain Index Fund possa resistere ancora nel corso del 2013: il -2,5% registrato quest’anno è il riflesso delle pessime condizioni economiche della Spagna, ma le perdite sono state limitate alla prima metà del 2012. Tra l’altro, è significativo che tra i peggiori Etf del 2012 questo fondo non sia presente, anche perché da giugno ad oggi è riuscito a guadagnare al punto di essere in ritardo solamente rispetto ad altri tre iShares, vale a dire quelli collegati alla Germania, alla Francia e all’Italia.

Investimento Enel Green Power in Romania

Enel Green Power ha affermato di aver concluso positivamente la nuova fase dei propri investimenti negli impianti eolici in Romania, collegando alla rete le strutture Elcomex EOL (Zephir I), Targusor (Zephir II) e Gebelesis, nella regione di Dobrogea. Con questo nuovo step la società riesce a incrementare la capacità installata totale di 206 MW e una produzione, a regime, di circa 560 milioni di kilowattora all’anno. Vediamo allora in maggior dettaglio quale sia l’importanza di questo investimento, e quali i riflessi futuri.

Ultima settimana del 2012 in calo per i futures sul rame

Il rallentamento dei contratti futures sul rame di ieri ha interrotto i rialzi di questi strumenti finanziari che ormai duravano da una settimana: gli investitori, infatti, stanno aspettando con impazienza il riavvio delle trattative negli Stati Uniti per scongiurare il fiscal cliff. In aggiunta, è stato piuttosto influente anche l’ultimo aggiornamento sulla produzione cilena, in decisa crescita. Come se non bastasse l’Etf sul rame fisco che fa tanto discutere, ora ci si è messo questo ribasso dei derivati.

Investimento in nuovo centro Snam

Snam lancia un nuovo centro di dispacciamento. Inaugurato pochi giorni fa, l’infrastruttura gestisce i flussi di gas sulla rete di trasporto nazionale, ed è interamente rinnovata nella struttura e nelle tecnologie, per un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro. La struttura sarà in grado di controllare più di 32 mila chilometri di gasdotti e 11 centrali di compressione. Vediamo allora quali sono le caratteristiche di questo investimento, attraverso le dichiarazioni del presidente Snam, Carlo Malacarne.

L’Egitto vuole ridurre le vendite di bond governativi

Il governo egiziano sta preparando nel dettaglio la vendita di circa il 60% dei propri titoli obbligazionari nel corso del prossimo trimestre: che cosa accadrà di preciso tra i mesi di gennaio e marzo? Si tratta di una parte integrante della strategia del paese africano, intenzionato a ridurre le vendite del proprio debito a lungo termine di almeno quarantanove punti percentuali, in previsione del prestito che sarà concesso dal Fondo Monetario Internazionale. Tra l’altro, è utile ricordare come qualche mese fa l’Egitto pensasse anche all’emissione di un sukuk.

I peggiori Etf del 2012

Prima di capire come investire in commodity nel 2013, è necessario approfondire le ultime performance degli Exchange Traded Fund nel corso di quest’anno: i dodici mesi che ormai stanno inesorabilmente per terminare si sono caratterizzati anche e soprattutto per risultati non proprio incoraggianti per quel che concerne tali strumenti finanziari. Cerchiamo allora di capire quali prodotti hanno registrato i risultati peggiori. La lista è capeggiata senza dubbio da un Etn della famiglia C-Tracks che è stato emesso da Citigroup. Si tratta, nello specifico, del fondo collegato al Volatility Index Total Return, il quale ha perso quasi il 100% del proprio valore.

Previsioni rendimento Bot nel 2013

A fine novembre 2011, nel bel mezzo della crisi dei debiti sovrani in Europa e con lo spread Btp-Bund che volò fino al record storico di 575 punti base, il rendimento dei Bot a 12 mesi era di poco superiore al 6%, quello dei Bot a 6 mesi superiore al 5%, mentre i Bot a 3 mesi rendevano quasi il 4%. Si tratta di valori clamorosi, solitamente riscontrabili nei bond governativi di paesi in odore di default. L’Italia allora veniva percepita come rischiosa, a causa del debito pubblico monstre che oggi tra l’altro supera i 2.000 miliardi di euro.

Fincantieri compra Stx Osv

Alla “modica” cifra di 455 milioni di euro, Finmeccanica ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione di uno dei massimi leader nell’off shore. Una transazione societaria che lancia la compagnia italiana della cantieristica nell’orbita dei maggiori operatori internazionali nella costruzione, divenendo di fatto il primo player europeo nel mega comparto. Una notizia accolta con soddisfazione dagli investitori nella società tricolore.

Come investire in commodity nel 2013

Quest’anno le commodity hanno sperimentato diverse velocità. La migliore materia prima è stata il granoturco, che ha sfiorato un rialzo del 30%, mentre il petrolio ha fatto decisamente peggio con un ribasso intorno al 13%. L’oro dovrebbe chiudere il 2012 con un rialzo minimo, anche se ancora in territorio positivo per il dodicesimo anno consecutivo. Per il 2013 c’è grande cautela tra gli addetti ai lavori. Secondo molti analisti tutto ruota intorno all’andamento dell’economia cinese, che per molti è in netta ripresa ma per altri ancora a rischio hard landing.

Gemina +26% in borsa su ok investimenti a Fiumicino

Partenza sprint in borsa questa mattina per il titolo Gemina, che guadagna il 26,39% a 1,013 euro. In apertura di contrattazioni a Piazza Affari, che al momento guadagna circa mezzo punto percentuale, il titolo non riusciva a fare prezzo con un valore teorico intorno al 20%. Poi, dopo l’inizio degli scambi in fase continua, è avvenuta una nuova accelerazione dei prezzi fin sopra la soglia psicologica di 1 euro. Finora i prezzi hanno toccato un massimo intraday a 1,017 euro, ovvero il livello più alto da gennaio 2008.