Che 2013 sarà per gli Etf legati alla Spagna?

Forse non si tratta della questione più urgente, ma gli investitori si stanno chiedendo se l’Etf iShares Msci Spain Index Fund possa resistere ancora nel corso del 2013: il -2,5% registrato quest’anno è il riflesso delle pessime condizioni economiche della Spagna, ma le perdite sono state limitate alla prima metà del 2012. Tra l’altro, è significativo che tra i peggiori Etf del 2012 questo fondo non sia presente, anche perché da giugno ad oggi è riuscito a guadagnare al punto di essere in ritardo solamente rispetto ad altri tre iShares, vale a dire quelli collegati alla Germania, alla Francia e all’Italia.

In aggiunta, il rendimento che viene garantito in questo momento è molto vicino al 10%, una percentuale maggiore rispetto ad altri Etf più decantati. Cerchiamo di capire il motivo di tali performance. Negli ultimi sei mesi, lo strumento finanziario collegato alla nazione iberica è stato scambiato con frequenza, nonostante Madrid abbia uno dei tassi di disoccupazione più alti tra le economie sviluppate. Si tratta infatti di un preoccupante 26,2% (il dato è di novembre), in crescita rispetto al 25,8% del mese precedente. Secondo quanto accertato dal Washington Post, inoltre, i senza lavoro spagnoli sono aumentati ogni mese sin dal gennaio del 2008, quasi cinque anni ormai.

Questo prodotto, inoltre, non ha risentito della crisi immobiliare iberica, visto che i prezzi degli edifici residenziali hanno subito una vero e proprio tracollo nell’ultimo quinquennio. Il governo sta ora tentando di congelare le ipoteche per i prossimi due anni. Non sono comunque spunti incoraggianti per l’Etf di iShares: quest’ultimo deve ben il 44,3% del suo peso ai titoli azionari delle banche, in particolare Banco Santander e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (Bbva), ma non esiste solo questo settore che rappresenta l’economia. secondo gli esperti, il buon 2012 non verrà replicato il prossimo anno, un avvertimento molto importante per tutti i trader e gli investitori interessati.

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