Il 2013 potrebbe rappresentare una svolta nel mercato automobilistico mondiale. Infatti, la Cina dovrebbe superare l’Europa nella produzione di auto. E’ quanto emerge dalle proiezioni effettuate da tre società di consulenza internazionali (Ihs, Lmc Auto, PricewaterhouseCoopers) e due grandi case d’affari svizzere (Ubs e Credit Suisse). Secondo quanto pubblicato dal Financial Times questa mattina, la Cina produrrà 19,6 milioni di auto e veicoli commerciali leggeri contro i 18,3 milioni di Unione Europea, Russia e Turchia. In base alle ultime proiezioni, il mercato dell’auto dovrebbe crescere del 2,2%.
Bolli 2013 come funziona la mini patrimoniale
L’hanno ribattezzata – e probabilmente non a torto – “mini patrimoniale”. Si tratta in realtà della riforma sui bolli in applicazione su conti correnti bancari e postali, e dossier titoli, vero cardine di una nuova legge che ha rincarato gli oneri su 1.900 miliardi di risparmi e che dovrebbe consentire adeguato incasso nelle tasche statali. Il 31 dicembre 2012 le giacenze degli italiani sono infatti state fotografate dal Fisco, calcolando di seguito le nuove imposte di bollo sui rapporti di deposito e su quasi tutti i prodotti finanziari in circolazione.
Investire in Borsa Spagna e India
Nonostante la crisi, gli investimenti nei mercati azionari hanno retto bene le criticità finanziarie, garantendo un discreto successo a chi ha scommesso sugli impieghi nelle società di Borsa. Dei 25 principali listini di riferimento dei mercati regolamentati, infatti, solamente la Borsa spagnola ha concluso con un saldo lievemente negativo, mentre un altro – Shanghai – ha chiuso sostanzialmente in parità. Ma come andrà il 2013 per i mercati azionari? Conviene davvero ancora scommettere sui titoli azionari o è meglio cercare altre strade? E su quali listini val la pena scommettere?
Azioni e corporate bond nel portafoglio 2013 di Jp Morgan Am
Al 17-esimo Forum degli asset manager, avvenuto come di consueto nella redazione de Il Sole-24 Ore, erano presenti alcuni money manager di società di gestione del risparmio tra le più accreditate nel panorama finanziario internazionale. Tra questi troviamo anche Lorenzo Alfieri, 50 anni, responsabile per l’Italia di Jp Morgan Asset Management, una delle case d’affari estere con una presenza consolidata in Italia. L’esperto ha effettuato le sue proiezioni per il 2013 e messo in luce le strategie di portfolio della casa d’affari americana.
Cosa comprare nel 2013
Emergenti, bond a lunga durata, titoli europei. Cosa acquistare nel 2013 appena cominciato, cercando di sfruttare le potenzialità di questa particolare fase della congiuntura internazionale? A cercare di formulare risposta piuttosto puntuale sono stati gli specialisti di Anima, che hanno ipotizzato alcune idee di investimento per il neonato esercizio finanziario, tenendo in considerazione quanto potrebbe accadere sul fronte europeo, americano, e non solo.
Tempi sempre più maturi per il sukuk tunisino
La Tunisia è pronta a introdurre nel nuovo anno e per la prima volta le proprie transazioni finanziarie relative ai bond islamici, i celebri sukuk. Già all’inizio del mese di novembre si era detto che il 2013 sarà l’anno del sukuk tunisino, ora si può approfondire la questione. L’attrazione nei confronti di questi strumenti finanziari è sempre più forte, in particolare nell’area mediorientale e dell’Africa del Nord, visto che la crisi economica globale ha imposto delle scelte ben precise. L’utilizzo nelle due regioni appena menzionate ha fatto registrare un ritmo da record nel corso del 2012, tanto che i relativi costi del debito sono calati dall’11,4 fino al 2,82% dal dicembre del 2008 ad oggi.
Corporate bond record emissioni a 4mila miliardi nel 2012
Il 2012 è stato un anno spettacolare per il segmento dei corporate bond del mercato obbligazionario. Le emissioni mondiali di obbligazioni societarie hanno raggiunto la soglia record dei 4.000 miliardi di dollari. E’ stato così battutto anche il record del 2009, che aveva visto le emissioni toccare la soglia dei 3,89 trilioni di dollari, quando grazie alla garanzia del governo statunitense ci fu un forte afflusso di fondi in un contesto di mercato ancora sotto shock per lo scoppio della crisi dei mutui subprime e per il tracollo di Lehman Brothers.
Come è andata la Borsa con Monti
Un anno se ne è andato, e – come di consueto – è giunto il momento di effettuare qualche verifica statistica su quanto la presenza del governo Monti abbia influenzato il trend delle capitalizzazioni di Borsa. Il responso, occorre affermarlo in anteprima, sembra essere piuttosto positivo: nel 2012, infatti, Piazza Affari ha guadagnato circa l’8 per cento, con l’Ftse Mib in sviluppo dell’8,25 per cento, con un picco annuale di 17.133 punti il 19 marzo 2012 e un minimo il 24 luglio 2012 a quota 12.363 punti.
Che 2013 sarà per gli Etf legati alla Spagna?
Forse non si tratta della questione più urgente, ma gli investitori si stanno chiedendo se l’Etf iShares Msci Spain Index Fund possa resistere ancora nel corso del 2013: il -2,5% registrato quest’anno è il riflesso delle pessime condizioni economiche della Spagna, ma le perdite sono state limitate alla prima metà del 2012. Tra l’altro, è significativo che tra i peggiori Etf del 2012 questo fondo non sia presente, anche perché da giugno ad oggi è riuscito a guadagnare al punto di essere in ritardo solamente rispetto ad altri tre iShares, vale a dire quelli collegati alla Germania, alla Francia e all’Italia.
Investimento Enel Green Power in Romania
Enel Green Power ha affermato di aver concluso positivamente la nuova fase dei propri investimenti negli impianti eolici in Romania, collegando alla rete le strutture Elcomex EOL (Zephir I), Targusor (Zephir II) e Gebelesis, nella regione di Dobrogea. Con questo nuovo step la società riesce a incrementare la capacità installata totale di 206 MW e una produzione, a regime, di circa 560 milioni di kilowattora all’anno. Vediamo allora in maggior dettaglio quale sia l’importanza di questo investimento, e quali i riflessi futuri.
Ultima settimana del 2012 in calo per i futures sul rame
Il rallentamento dei contratti futures sul rame di ieri ha interrotto i rialzi di questi strumenti finanziari che ormai duravano da una settimana: gli investitori, infatti, stanno aspettando con impazienza il riavvio delle trattative negli Stati Uniti per scongiurare il fiscal cliff. In aggiunta, è stato piuttosto influente anche l’ultimo aggiornamento sulla produzione cilena, in decisa crescita. Come se non bastasse l’Etf sul rame fisco che fa tanto discutere, ora ci si è messo questo ribasso dei derivati.
Investimento in nuovo centro Snam
Snam lancia un nuovo centro di dispacciamento. Inaugurato pochi giorni fa, l’infrastruttura gestisce i flussi di gas sulla rete di trasporto nazionale, ed è interamente rinnovata nella struttura e nelle tecnologie, per un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro. La struttura sarà in grado di controllare più di 32 mila chilometri di gasdotti e 11 centrali di compressione. Vediamo allora quali sono le caratteristiche di questo investimento, attraverso le dichiarazioni del presidente Snam, Carlo Malacarne.
L’Egitto vuole ridurre le vendite di bond governativi
Il governo egiziano sta preparando nel dettaglio la vendita di circa il 60% dei propri titoli obbligazionari nel corso del prossimo trimestre: che cosa accadrà di preciso tra i mesi di gennaio e marzo? Si tratta di una parte integrante della strategia del paese africano, intenzionato a ridurre le vendite del proprio debito a lungo termine di almeno quarantanove punti percentuali, in previsione del prestito che sarà concesso dal Fondo Monetario Internazionale. Tra l’altro, è utile ricordare come qualche mese fa l’Egitto pensasse anche all’emissione di un sukuk.
I peggiori Etf del 2012
Prima di capire come investire in commodity nel 2013, è necessario approfondire le ultime performance degli Exchange Traded Fund nel corso di quest’anno: i dodici mesi che ormai stanno inesorabilmente per terminare si sono caratterizzati anche e soprattutto per risultati non proprio incoraggianti per quel che concerne tali strumenti finanziari. Cerchiamo allora di capire quali prodotti hanno registrato i risultati peggiori. La lista è capeggiata senza dubbio da un Etn della famiglia C-Tracks che è stato emesso da Citigroup. Si tratta, nello specifico, del fondo collegato al Volatility Index Total Return, il quale ha perso quasi il 100% del proprio valore.