JP Morgan mette da parte le delusioni con i bond decennali

JP Morgan, maggior istituto di credito di tutti gli Stati Uniti per quel che concerne gli assets finanziari, ha venduto tre miliardi di dollari in titoli obbligazionari: si tratta della più consistente cessione di debito da parte della banca di New York da almeno un anno a questa parte, con i relativi rendimenti che sono scesi ai loro minimi delle ultime otto settimane. Come è noto ormai, gli ultimi dati sui profitti del colosso americano non sono stati certo incoraggianti, con un calo di ben ventitre punti percentuali nel corso dell’ultimo trimestre del 2011. Di conseguenza, si è avuta questa vendita ingente e specifica, con titoli a scadenza decennale e un ritorno economico pari a 4,5 punti percentuali (270 punti base al di sopra dei medesimi titoli emessi dal Tesoro a stelle e strisce).

Il 2011 di JP Morgan è stato caratterizzato da quasi ventiquattro miliardi di dollari in emissioni obbligazionarie: tra l’altro, perfino la domanda di un rendimento extra da parte degli investitori per detenere debito bancario denominato in dollari è sceso a quota 364 punti base, il livello più basso dal 18 novembre scorso. L’offerta sembra comunque allettante, se non altro perché si ha a che fare con la proposta più corposa da quasi un anno, quando la stessa JP Morgan fu protagonista della quotazione di tre miliardi di dollari in titoli quinquennali.

L’ultima emissione di titoli a dieci anni risaliva invece a ottobre, quindi non molto tempo fa, ma in quella occasione l’importo fu nettamente inferiore (quasi il 50%, 1,75 miliardi di dollari per la precisione) e lo stesso discorso deve essere fatto anche per il rendimento iniziale (4,35%). Una delle principali rivali, Wells Fargo, si è cimentata invece con questa soluzione nel mese di marzo dello scorso anno, quando furono lanciati sul mercato bond decennali per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi di dollari e un ritorno economico di 4,6 punti percentuali.

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