Ing Bank: due serie di certificati sul Sedex di Borsa Italiana

È stata lanciata da pochissimi giorni presso il Sedex di Borsa Italiana una nuova serie di certificati di investimento: si tratta di prodotti Phoenix Memory che recano la “firma” di Ing Bank, istituto che ha voluto puntare su una scadenza a tre anni (la data di maturazione è stata fissata al 23 aprile del 2015 per la precisione), focalizzando l’attenzione sul titolo azionario di Intesa Sanpaolo, oltre agli Express Coupon, sempre in scadenza nel 2015 (la data precisa è il 22 maggio) che prenderanno come riferimento di base l’indice Ftse Mib. Di cosa si tratta esattamente e quali sono le caratteristiche più appetibili per gli investitori finanziari? Anzitutto, i certificati Phoenix Memory prevedono una cedola lorda a cadenza annuale di 10,50 punti percentuali.

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In pratica, questo importo viene pagato ogni 365 giorni, ma solamente nel caso in cui il titolo sottostante, quello di Intesa appunto, dovesse quotare sempre e almeno al 70% del livello iniziale in quelle che sono le date di osservazione. Nell’ipotesi di una cedola che non è stata pagata, il recupero in questione può essere perfezionato nei riferimenti temporali successivi. Una volta che tali strumenti saranno giunti a scadenza, allora l’investitore che li avrà sottoscritti potrà trovarsi di fronte a tre prospettive: la prima prevede un valore finale del titolo che è almeno pari al 70% di quello iniziale, di conseguenza il rimborso messo a disposizione ammonterà a mille euro complessivi, con tanto di maggiorazione di una ulteriore cedola del 10,50% e quelle eventualmente pregresse.

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In alternativa, un valore compreso tra il 50 e il 70% dà luogo a una maggiorazione della cedola del 10%, mentre gli importi inferiori al 50% determinano il rimborso in base alle performance del titolo. Nel caso dell’Express Coupon, invece, vi sono sempre tre scenari, vale a dire un rimborso di 1.160 euro (performance positiva), di mille euro (chiusura negativa) e in linea con il sottostante (perdita superiore al 30%).

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