La piattaforma di Samurai Bond di Ing Groep

Il celebre gruppo bancario olandese Ing è divenuto il primo istituto di credito a registrare un programma di quotazione obbligazionaria che beneficia di un sistema nuovo di zecca: quest’ultimo, nello specifico, è stato progettato per rendere il mercato domestico degli yen accessibile anche a quei prestatori che non possono vantare la nazionalità giapponese. La struttura in questione si chiama Tokyo Pro-Bond ed esiste ormai da un anno, ma soltanto a questo punto si possono cominciare a fare dei bilanci precisi e dettagliati.

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In effetti, tale framework è stato istituito proprio per intervenire come un programma relativo ai titoli di medio termine, permettendo a tutte le emittenti straniere di adempiere alle loro comunicazioni informative in lingua inglese, così come anche in giapponese, così come viene espressamente richiesto dal mercato dei cosiddetti Samurai Bond. Come è noto, questi ultimi non sono altro che titoli obbligazionari che sono emessi in valuta nipponica da emittenti di un’altra nazionalità, un modo per sfruttare gli andamenti dello yen. Che cosa bisogna aspettarsi a questo punto? Uno spunto interessante è giunto dalle parole di Peter Mason, direttore gestionale del segmento relativo alle istituzioni finanziarie presso Barclays Capital; secondo Mason, infatti, il sistema a cui si sta facendo riferimento è destinato a far aumentare in modo esponenziale il totale dei prestatori offshore che hanno accesso al mercato domestico denominato in yen.

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Per quel che concerne, poi, le altre società emittenti, esse hanno anzitutto voluto visionare il funzionamento del sistema da parte di altri soggetti. Tutta la documentazione necessaria è nuova di zecca, ma il prossimo prestatore che si muoverà all’interno di questo mercato si accorgerà sicuramente che la velocità sarà superiore rispetto a qualsiasi altro processo finora utilizzato. Grazie a tale programma, Ing ha ottenuto il permesso di lanciare bond per ben duecento miliardi di yen nel corso del 2011.

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