Futures e zucchero: l’Etiopia aumenterà la produzione

Sugar Corporation, compagnia di stato dell’Etiopia che è specializzata nella produzione di zucchero, ha annunciato l’avvio della costruzione di dieci nuovi fabbriche destinate a questo scopo: la stessa azienda sta ora premendo per ottenere degli investimenti privati in grado da implementare un vasto piano di esportazioni. I raccolti della nazione africana diventeranno dunque un nuovo e interessante riferimento per coloro che puntano sui contratti futures? L’obiettivo è quello di dar vita a strutture dal costo di 4,6 miliardi di dollari ciascuna, più precisamente in quattro regioni dello stato in questione. Il governo di Addis Abeba sta gestendo l’intero lavoro, in quanto le società private locali non sono pronte né dal punto di vista finanziario né da quello tecnico per avventurarsi in simili imprese.

L’Etiopia rappresenta la principale azienda del Continente Nero per quel che concerne la coltivazione di caffè, ma ora ci si sta focalizzando su un’altra commodity agricola: lo scorso anno, il paese è stato protagonista di esportazioni di zucchero per un totale di 150mila tonnellate, anche se questa cifra è destinata ad aumentare in maniera esponenziale nel giro di pochi anni. Lo zucchero viene prodotto da moltissime nazioni nel mondo, ma la leadership indiscussa appartiene senza dubbio al Brasile: in particolare, si commercializza la tipologia “bianca”, vale a dire quel prodotto che si ottiene esponendo lo zucchero grezzo al solfuro di zolfo. Inoltre, le quotazioni della commodity avvengono presso il London International Financial Futures Exchange, la borsa merci londinese, con quotazioni espresse in dollari statunitensi e per tonnellata.

Ora si potrà fare affidamento sui raccolti africani dell’Etiopia: il progetto prevede l’irrigazione da parte dell’acqua del fiume Omo, con un effetto non devastante sulla popolazione, dato che le fabbriche a cui stiamo facendo riferimento verranno istituite in aree non coltivabili (in zona è presente anche una centrale idroelettrica, la Gibe III, ancora in fase di ultimazione).