Risparmio e mercati: check-up finanziario con Intesa Sanpaolo

intesa-sanpaoloIn materia di risparmio e di soluzioni di investimento, il colosso bancario italiano Intesa Sanpaolo permette alla clientela acquisita, ed ai nuovi clienti, di poter fruire di un check-up finanziario gratuito al fine di poter pianificare i propri progetti futuri con tranquillità, ma anche per valutare eventualmente la possibilità di destinare una quota parte del reddito e delle entrate familiari in un piano di risparmio a cadenza mensile. Innanzitutto, direttamente sul sito Internet di Intesa Sanpaolo, il Gruppo bancario mette a disposizione aggiornamenti, informazioni e report a cura del proprio Ufficio Studi sull’andamento dei mercato con Flash a cadenza giornaliera, nonché analisi settimanali, calendari dei dividendi, Focus e note mensili su azioni, obbligazioni, valute ed eventi che hanno in genere un forte impatto a livello macroeconomico. In filiale, invece, i consulenti di Intesa Sanpaolo, attraverso il check-up finanziario gratuito, permettono di definire quali strumenti finanziari possano essere coerenti con le proprie esigenze e con il proprio profilo finanziario.

Il Tesoro spagnolo colloca con successo i titoli a cinque anni

bondsLa Spagna tenta di consolarsi dalle alterne vicende finanziarie che la stanno caratterizzando, con la crescita dei timori circa il ripetersi dello stesso caso che ha coinvolto la Grecia: in particolare, ha destato un’ottima impressione il test iberico relativo al mercato del debito pubblico. Il Tesoro ha infatti provveduto a collocare i bond spagnoli a cinque anni, il cui ammontare si aggira attorno a quota 2,34 miliardi di euro, mentre il rendimento è pari al 3,58%. La domanda per questi strumenti finanziari è stata abbastanza buona, segno che gli investitori dimostrano di apprezzare i prodotti messi a disposizione dal governo di Madrid, visto che si era anche paventato un voto di fiducia in tal senso. La situazione immediatamente precedente a questa asta, tra l’altro, non si presentava come una delle più rosee; in effetti, lo spread (quindi il margine) di rendimento tra i titoli a dieci anni della Spagna e gli ormai più che noti bund tedeschi aveva allargato la propria forbice fino a quota 135. Questo collocamento ha spazzato via ogni timore, restringendo anche lo stesso scarto.

 

Argentina: ancora sei giorni per la valutazione degli swap

16788_ParmalatBondStrappatiOltre 180.000 detentori italiani dei bond in default relativi all’Argentina sono attualmente rappresentati dall’Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini (ente meglio conosciuto con l’acronimo Tfa, vale a dire Task Force Argentina): le ultime notizie dal mondo degli investimenti finanziari riguardano proprio queste obbligazioni, visto che la stessa Tfa ha deciso di spostare al prossimo 12 maggio la data in cui valutare l’offerta di swap del paese sudamericano. La nota dell’associazione, inoltre, ha sottolineato come tale decisione sia stata il frutto di valutazioni e approfondimenti molto prolungati. Si tratta, in estrema sintesi, dell’ultimissima occasione per gli obbligazionisti del nostro paese di ottenere nuovi titoli in cambio di quelli finiti in bancarotta nel corso del 2001.

 

Offerta Bond Argentina: aderire o fare causa alle banche?

ops-bond-argentinaI risparmiatori che hanno ancora in portafoglio i titoli pubblici della Repubblica dell’Argentina andata in default negli anni scorsi hanno due possibilità per recuperare i soldi investiti: aderire alla nuova offerta pubblica di scambio volontaria, oppure fare causa alle banche. La prima soluzione non deve e non dovrebbe escludere la seconda, ragion per cui il Codacons invita espressamente i consumatori/risparmiatori ad evitare di firmare qualsiasi documento che preveda l’esclusione di portare gli Istituti di credito in Tribunale. Per saperne di più, l’invito è quello di seguire domenica prossima Unomattina weekend, alle ore 7,30 del mattino. Nel corso della trasmissione di Raiuno, infatti, ci sarà la consueta rubrica de “I consigli dell’Avv. Rienzi“; sarà proprio il Presidente del Codacons a fornire ai risparmiatori consigli e modalità su come poter ottenere il rimborso dei soldi investiti nei Bond dell’Argentina.

Ing: il nuovo bond punta sui paesi emergenti

ing2_1011842cMercati emergenti da una parte e l’attuale situazione economica e finanziaria internazionale dall’altra: spesso gli investitori guardano con sospetto a questo legame, ma esistono anche alcune offerte in questo momento che consentono di affidarsi con una certa sicurezza anche a quei paesi non del tutto completi nella loro struttura economica. È ING, nota compagnia finanziaria olandese, la principale promotrice in questo senso, con l’interessante proposta delle obbligazioni delle nazioni emergenti in valuta locale; ci stiamo riferendo, per essere più precisi, a ING Investment Management, la sgr del gruppo nord europeo che ha messo a disposizione un nuovo comparto obbligazionario di ING Renta Fund. Il bond in questione, tra le altre caratteristiche, consente di esporsi al debito di questi mercati senza incorrere in eccessivi rischi, come può accadere in questi casi: il nome esatto del prodotto è ING Renta Fund Emerging Market Debt (Local Bond).

 

Russell Investments propone tre nuovi prodotti per l’Italia

SS_Australia_03Gli investitori interessati al comparto obbligazionario potranno beneficiare, a partire da questo mese, di una novità molto importante, anzi, a dire il vero, le novità sono tre: in effetti, Russell Investments ha deciso di incrementare la propria offerta di bond per quel che concerne il mercato del nostro paese. La società finanziaria statunitense, la quale è una sussidiaria di Northwestern Mutual ed ha sede a Tacoma, metterà a disposizione degli investitori italiani due comparti di tipo obbligazionario e un fondo cosiddetto multi-manager. Entrando nel dettaglio dell’offerta, c’è subito da dire che i due comparti obbligazionari fanno capo alla Sicav OpenWorld (si tratta, nello specifico, dei “bracci” creditizi statunitense ed europeo).

 

Threadneedle focalizza le proprie strategie sui corporate bond

global-markets-300x200Threadneedle è la società di asset management che si occupa in prevalenza della gestione del debito sovrano dei paesi emergenti: attualmente, essa riesce a far confluire all’interno dei propri business un patrimonio totale che ammonta a ben 8 miliardi di sterline. Secondo la stessa Threadneedle, i bilanci dei mercati emergenti non hanno avuto una solidità forte come in questo periodo; in effetti, occorre sottolineare che il premio relativo agli investimenti in titoli del debito sovrano espressi in divisa estera sta subendo una contrazione importante, fattore che non pare avere interruzioni, almeno nel breve periodo. Debito sovrano contratto da una parte ed economie emergenti sempre più mature dall’altra. Questi due elementi, combinati tra loro, hanno portato a una crescita davvero interessante per quel che riguarda il mercato dei corporate bond, un incremento provocato, in particolare, dalla necessità di finanziare la domanda interna di consumi.

 

Tutto pronto per il lancio dell’offerta argentina di swap

argentina-flag-300x192Sembra ormai tutto pronto per il lancio, da parte del governo argentino, dell’attesa offerta di swap, strumenti che dovrebbero consentire la copertura dei 20 miliardi di dollari di debito in default relativi ai cosiddetti “tango bond: per il via libera definitivo, comunque, è ancora necessario il parere favorevole degli enti di regolazione che si trovano in Europa e in Giappone, così come è stato anche precisato dal ministero dell’Economia del nostro paese. Ieri a Roma, tra l’altro, era presente Herna Lorenzino, segretario per le finanze argentine, per mettere a punto tutti i dettagli dell’operazione. Per il momento stanno giungendo delle precisazioni rassicuranti circa i termini della presentazione, dato che viene assicurato che essa ci sarà senz’altro nel corso di questa settimana, ma i trader dei mercati finanziari dell’Argentina hanno immediatamente corretto queste osservazioni, sottolineando il fatto che il lancio potrebbe avere luogo nel corso dei prossimi sette giorni.

 

Banco Popolare: sottoscrizione integrale prestito convertibile

banco-popolareSono stati venduti integralmente nel primo giorno di riofferta in Borsa i diritti inoptati relativi alla sottoscrizione delle complessive 162.014.061 obbligazioni convertibili in azioni ordinarie del Banco Popolare del prestito denominato “Banco Popolare 2010-2014 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. A darne notizia è il Banco Popolare nel mettere in evidenza, quindi, la integrale sottoscrizione del prestito dopo che nel periodo di offerta era stato sottoscritto il 98,84% del totale delle obbligazioni offerte in opzione a fronte di un controvalore complessivo pari a 984.793.306,95 euro, ed a fronte di numero 160.128.993 Obbligazioni. Nel periodo di riofferta in Borsa dei 7.921.716 diritti inoptati sono stati nel primo giorno sottoscritte numero 1.885.068 obbligazioni convertibili per un controvalore complessivo pari ad euro 11.593.168,20. Complessivamente, l’Offerta del prestito denominato “Banco Popolare 2010-2014 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni” si è così chiusa con il pieno successo e con la sottoscrizione di, come accennato, complessive 162.014.061 Obbligazioni a fronte di un controvalore pari a 996.386.475,15 euro.

Invesco suggerisce nuove high yield contro la fase recessiva

logo_--_invesco140pxQuando si parla di obbligazioni di tipo high yield (vale a dire quelle emesse da governi e società private con la promessa di un alto rendimento finanziario), si pensa immediatamente alle buone performance da investimento che possono essere ottenute nelle prime fasi di una ripresa economica: anche nel 2010 gli investitori stanno considerando con attenzione una diversificazione del portafoglio in questo senso, selezionando le opportunità migliori. Secondo i professionisti di Invesco, leader mondiale per quel che riguarda il settore dell’asset management, la scelta più interessante relativa a questi mesi può essere quella di puntare su una esposizione mista ai mercati emergenti e a questi prodotti obbligazionari, vista soprattutto la situazione economica attuale. Solitamente, questi strumenti offrono agli investitori dei rendimenti molto più alti, nel complesso, rispetto alla normale liquidità. Cosa c’è da aspettarsi per il 2010?

 

Prysmian: chiusa con successo emissione obbligazionaria

piazza-affariAl fine sia di rifinanziare il debito esistente, sia per finanziare le attività del Gruppo, la società Prysmian ha reso noto in data odierna d’aver concluso con un gran successo un’emissione obbligazionaria pari a 400 milioni di euro a fronte di un’offerta che è stata pari ad oltre tre miliardi di euro, ovverosia oltre 7,5 volte il quantitativo offerto dal leader mondiale dei cavi e sistemi per l’energia e per le telecomunicazioni. L’emissione obbligazionaria è stata riservata esclusivamente agli investitori istituzionali, e segue una delibera del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Prysmian approvata in data 3 marzo scorso; le obbligazioni sono “unrated“, e sono state collocate ad un prezzo pari a 99,674 a fronte di una cedola offerta a tasso fisso pari al 5,25%. Secondo quanto dichiarato da Pier Francesco Facchini, responsabile finanziario del Gruppo Prysmian, il risultato del collocamento del prestito obbligazionario, avente una durata quinquennale, dimostra come gli investitori ed il mercato nutrano fiducia nelle prospettive di crescita e di sviluppo del business del Gruppo Prysmian.

Banco Popolare: il bond convertibile collocato al 98,84%

banco_popolareÈ giunta dunque a conclusione l’offerta in opzione che il Banco Popolare, il noto gruppo bancario veronese di matrice cooperativa: in particolare, tale offerta si riferisce, nello specifico, all’obbligazione convertibile che avrà come arco temporale in quinquennio compreso tra il 2010 e il 2014. Entrando nel dettaglio, questo bond è stato sottoscritto per una percentuale pari al 98,84%, il che equivale a dire che si tratta di un controvalore di oltre 984 milioni di euro, quindi molto vicino al miliardo. Per quel che riguarda, invece, quei diritti d’opzione che non sono stati esercitati in questa occasione, la loro offerta in Borsa verrà avviata a partire dal prossimo 31 marzo e fino all’8 aprile; in questo caso, comunque, occorre precisare che la prima seduta verrà sostanzialmente contraddistinta dall’offerta in forma completa dell’intero quantitativo dei cosiddetti diritti “inoptati” (appunto quelli non sottoscritti).

 

Argentina: la Consob riceve il prospetto per il nuovo swap

argentina-flag-300x192La Consob ha ricevuto il prospetto per una nuova offerta finanziaria in “salsa” argentina: la nazione sudamericana ha infatti provveduto a depositare tale documento, relativo allo scambio di obbligazioni pubbliche in circolazione dopo il primo swap sul debito sovrano, il quale risale al 2005. L’intento principale è quello di sostenere nel migliore dei modi i 20 miliardi di dollari di obbligazioni in default. Ma non si tratta di un’offerta limitata esclusivamente al nostro paese, visto che l’Argentina ha depositato gli stessi documenti di offerta anche in Lussemburgo e alla Sec negli Stati Uniti: in aggiunta a questa offerta di scambio dei titoli, tra l’altro, il governo di Buenos Aires è pronto a lanciare un nuovo bond globale che avrà scadenza nel 2017 e per un ammontare pari a un miliardo di dollari. Come è stata strutturata questa offerta? Le opzioni possibili sono sostanzialmente due, una discount e una par; nel primo caso, vi sono tre diversi tipi di obbligazioni che possono essere sottoscritte (discount, global 2017 e i titoli cosiddetti Pil), mentre nella seconda ipotesi vi sono altre tre alternative (nuove obbligazioni par, obbligazioni 2013 e titoli Pil).

 

Akros: utile in rialzo grazie all’obbligazionario

akrosSono stati sostanzialmente due i fattori che hanno influito sugli ottimi conti che Banca Akros ha fatto registrare nel corso del 2009: oltre allo scudo fiscale, infatti, c’è da sottolineare il ruolo svolto dal mercato obbligazionario. Akros, banca d’investimento che fa parte del gruppo Bpm (Banca Popolare di Milano) ha messo a segno, infatti, un aumento dell’utile netto pari a ben 37 punti percentuali, trascinando verso l’alto anche la redditività, il margine di intermediazione e la solidità del patrimonio. Come hanno anche confermato i vertici dell’istituto, questi risultati così interessanti sono il frutto di attente strategie di potenziamento dell’area delle obbligazioni. Cosa c’è dunque di così speciale nei prodotti finanziari di Banca Akros? C’è da dire che il market making e l’intermediazione dei titoli sono due dei settori principali in questo senso, visto che si è potuto beneficiare delle forti compravendite di bond sul mercato primario e su quello secondario.