Invesco suggerisce nuove high yield contro la fase recessiva

logo_--_invesco140pxQuando si parla di obbligazioni di tipo high yield (vale a dire quelle emesse da governi e società private con la promessa di un alto rendimento finanziario), si pensa immediatamente alle buone performance da investimento che possono essere ottenute nelle prime fasi di una ripresa economica: anche nel 2010 gli investitori stanno considerando con attenzione una diversificazione del portafoglio in questo senso, selezionando le opportunità migliori. Secondo i professionisti di Invesco, leader mondiale per quel che riguarda il settore dell’asset management, la scelta più interessante relativa a questi mesi può essere quella di puntare su una esposizione mista ai mercati emergenti e a questi prodotti obbligazionari, vista soprattutto la situazione economica attuale. Solitamente, questi strumenti offrono agli investitori dei rendimenti molto più alti, nel complesso, rispetto alla normale liquidità. Cosa c’è da aspettarsi per il 2010?

 

Le high yield, sempre secondo Invesco, dovrebbero confermare i loro aspetti più positivi, almeno fino a quando non si sarà usciti in maniera definitiva da questa fase recessiva; i fattori che renderanno tali obbligazioni ancora molto appetibili sono sostanzialmente tre, vale a dire l’interessante valore degli spread, il calo delle inadempienze finanziarie e una bassa sensibilità in relazione ai tassi di interesse. Si tratta di una conferma che, nel momento attuale, c’è una grossa fame di rendimenti. Le economie emergenti continuano a mostrare delle prospettive più che incoraggianti riguardo al futuro prossimo.

 

Un dato interessante è sicuramente la crescita del prodotto interno lordo di tali paesi rispetto a quelli avanzati, ma non bisogna nemmeno dimenticare che gli investitori internazionali stanno focalizzando i loro interessi principali sulla solidità dei prodotti finanziari e sulla qualità creditizia degli stessi. Invesco ha comunque voluto sottolineare che forse il 2009 è stato più interessante in termini di scelta e di varietà, ma la fiducia rimane alta circa una ripresa generale dell’economia, in primo luogo delle economie poco considerate fino a questo momento.

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