Hsbc-Samurai Bond: raggiunti i livelli del 2008

La Hong Kong and Shanghai Banking Corporation è riuscita a raccogliere ben 143,4 miliardi di yen (circa due miliardi di euro) da una delle maggiori vendite di Samurai Bond degli ultimi tempi: si è trattato di una offerta che non beneficiava della garanzia governativa e i livelli in questione sono molto simili a quelli del 2008, quando Lehman Brothers fu costretta a dichiarare bancarotta. L’operazione posta in essere dall’istituto londinese ha riguardato 108,2 miliardi di yen per quel che concerne i titoli obbligazionari a cinque anni, bond con un rendimento pari allo 0,91% (trentuno punti base al di sopra dello swap) e altri 35,2 miliardi in relazione a strumenti a tasso fisso, in grado di pagare 46 punti base oltre il Libor trimestrale. Come si evince dalle indiscrezioni più accreditate, lo stesso gruppo britannico avrebbe pianificato un’ulteriore cessione, ma dell’importo pari a cinquanta miliardi di yen, a conferma che i titoli in valuta giapponese sono di estremo interesse.

EuroMot: pronte due emissioni in lira turca e real brasiliano

Il gruppo bancario tedesco Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sono ancora una volta i protagonisti della nuova emissione obbligazionaria dell’EuroMot: più precisamente, i due bond in questione sono focalizzati su due valute di cui non si parla molto spesso, vale a dire la lira turca e il real brasiliano. Cerchiamo di comprendere meglio i dettagli dell’offerta. Il prodotto relativo a KfW prevede anzitutto un rendimento dell’8% e una scadenza fissata ad aprile del 2014 (il codice Isin di riferimento è XS0612210772), mentre lo strumento collegato alla Bers avrà una maturazione simile e un ritorno economico leggermente superiore (9%): in questo secondo caso, tra l’altro, l’Isin che interessa all’investitore è XS0618983950.

Mot: Ubs si affida al Brasile e al tasso fisso

Il real, valuta ufficiale del Brasile, sta destando una grossa impressione a livello internazionale con le sue performance, tanto che si può scommettere con una certa sicurezza su un suo apprezzamento futuro: questa strategia può essere attuata nella maniera più giusta grazie all’ultima obbligazione lanciata dall’Unione delle Banche Svizzere (Ubs), la quale ha progettato un bond in grado di mettere a disposizione una cedola con tanto di tasso fisso (8,5%). La quotazione vera e propria è cominciata nel corso della giornata di ieri e ha avuto luogo presso Borsa Italiana, più precisamente sul segmento delle obbligazioni telematiche, il Mot. Ubs Classica Brasile 8,5%, questa la denominazione ufficiale, è dunque già disponibile e permette di partecipare in maniera attiva all’andamento della divisa carioca: la scadenza, inoltre, è stata fissata nel 2013, dunque la durata complessiva sarà di due anni. Quali caratteristiche ha questo prodotto e per chi è più indicato? Si tratta di uno strumento che va avviato con un investimento minimo di 2.500 real, vale a dire circa 1.100 euro, ma bisogna ricordare che la negoziazione nella moneta unica europea è sempre possibile, un indubbio vantaggio da questo punto di vista.

Barclays: la gamma Scudo si arricchisce di tre nuovi prodotti

Turchia, Messico e Australia: il tris di mercati emergenti ha convinto Barclays ad ampliare la propria gamma di obbligazioni Scudo, le quali saranno dunque indicizzate alle monete di riferimento di questi paesi. La nuova lira turca, il peso messicano e il dollaro australiano sono valute di cui non si parla poi così spesso, ma che possono riservare delle buone soddisfazioni agli investitori. Anzitutto, c’è da dire che la scadenza dei tre nuovi prodotti della banca britannica avverrà tra cinque anni e che le cedole proposte saranno semi-annuali, sempre con la possibilità di rimborso. Chi è interessato a sottoscrivere in tal senso deve fare riferimento al Mercato Telematico Obbligazionario (Mot) e deve tenere in considerazione il rischio di cambio delle divise in questione nei confronti dell’euro.

Coca Cola Femsa pianifica una nuova emissione di Peso Bond

Coca Cola Femsa, maggior imbottigliatore di bevande dolci di tutta l’America Latina, è intenzionata a tornare nel comparto obbligazionario nel breve termine: l’operazione finanziaria in questione dovrebbe prevedere la vendita di Peso Bond, strumenti messicani che non venivano sfruttati dalla compagnia da almeno due anni. L’obiettivo principale rimane quello di anticipare le mosse della banca centrale del Messico, la quale è pronta ad aumentare i tassi di interesse dal livello più basso di sempre. Già la scorsa settimana, comunque, Kof (la sigla con cui è conosciuta la società) ha ceduto titoli obbligazionari a tasso fisso per un importo totale di cinque miliardi di pesos: la scadenza in questione è stata fissata al 2021, mentre il tasso variabile consentirà una maturazione anticipata, nel 2016.

Lloyds Tsb: completata la disponibilità del bond retail

Lloyds Tsb è l’ultima istituzione in ordine di tempo ad offrire un corporate bond pensato appositamente per la clientela retail: la banca britannica ha infatti lanciato tre settimane fa una obbligazione con scadenza tra cinque anni e mezzo e con un rendimento atteso che sarà pari al 5,5%. Si tratta di una scelta ben precisa da parte dell’istituto di Londra, il quale ha messo a disposizione un prodotto che può essere acquistato per un lotto minimo di mille sterline o in blocchi da cento sterline ciascuno. In entrambi i casi, comunque, l’interesse che viene pagato ha una cadenza semestrale. La disponibilità finanziaria è appena terminata, ma le caratteristiche sono ormai note da tempo; il ritorno economico è stato già menzionato e si riferisce a un arco di tempo pari a un anno, mentre la protezione del capitale sarà sostanzialmente completa fino al momento della maturazione finale dello strumento stesso.

EuroMot: novità obbligazionarie da Bei, Spagna e KfW

La Banca Europea per gli Investimenti (Bei), il Regno di Spagna e il gruppo bancario tedesco KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau) sono ancora una volta in prima linea per promuovere prodotti di investimento interessanti destinati alla piazza italiana: le tre società emittenti hanno infatti deciso di affidare i loro strumenti all’EuroMot, proponendo caratteristiche e strutture piuttosto variegate. Bisogna subito specificare che i titoli emessi dalla Bei, l’istituto di credito a lungo termine dell’Unione Europea, sono due, mentre le due altre emittenti hanno lanciato un prodotto a testa. Eib $ 2,50% Notes Due 2016 e Eib Eur 3,625 per cent Earns due 15 January 2021 sono i due riferimenti dell’istituto del Vecchio Continente: non esiste alcun garante in questo caso, ma un taglio e un lotto minimo di negoziazione, entrambi pari a mille.

EuroMot: nuovi titoli da Bers, Germania, Francia e KfW

Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, il gruppo bancario tedesco Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), la Repubblica di Francia e la Repubblica Federale Tedesca: sono di una certa importanza le società emittenti che si sono impegnate a gestire i nuovi titoli obbligazionari che sono stati accolti dall’EuroMot, il mercato di Borsa Italiana delle cosiddette “eurobbligazioni”. Entrando maggiormente nel dettaglio dell’offerta, bisogna precisare che i nuovi strumenti finanziari in questione sono quattro, vale a dire l’Ebrd $ 2,50 per cent Global Notes due 15 March 2016, il KfW Eur 2,125% Global Bonds due 2014, lo Schatz 1,50% due on 15 March 2013 e l’Oati 1,85% due on 25 July 2027. Detto che tali prodotti andranno a far parte del segmento relativo agli emittenti esteri e altri titoli di debito e che il termine di liquidazione è stato fissato al terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita, vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche salienti dei bond.

Royal Bank of Scotland: due obbligazioni senior per l’Italia

Sono ormai due giorni che Royal Bank of Scotland, una delle principali banche del Regno Unito e del continente europeo, ha quotato sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e sull’EuroTlx due prodotti che potrebbero interessare agli investitori che prediligono il tasso fisso: si tratta, nello specifico, di obbligazioni senior, la più diffusa fonte di finanziamento per gli istituti di credito, particolarmente indicate per coloro che vogliono tutelarsi contro il mancato rimborso dell’emittente. Entrando maggiormente nel dettaglio, il riferimento in questione va a Rbs 5,30 (il codice Isin per la relativa sottoscrizione è NL0009694272) e a Rbs 5,80 (il codice in questo caso è XS0574620513).

Intesa Sanpaolo lancia Bond per il mercato americano

Una doppia tranche di Bond, a tre ed a dieci anni, destinata esclusivamente al mercato americano e, in particolare, ai soli investitori professionali del Paese a stelle e strisce. Sono queste le ultimissime emissioni obbligazionarie comunicate dal colosso bancario italiano Intesa Sanpaolo nel precisare come trattasi di un collocamento duplice di Bond, con le scadenze sopra citate, per un controvalore pari a complessivi 3 miliardi di dollari. Nel dettaglio, trattasi di un’emissione a tasso variabile con scadenza a tre anni, per un controvalore pari a 2 miliardi di dollari americani, ed una da un miliardo di dollari americani a tasso fisso e con scadenza a dieci anni. L’emissione a tasso variabile paga una cedola trimestrale posticipata indicizzata al tasso U.S.$ Libor a 3 mesi più uno spread annuo pari a 240 punti base, mentre l’emissione a tasso fisso paga una cedola pari al 6,5% annuo con cadenza semestrale in via posticipata; in questo caso il rendimento per gli investitori qualificati è pari al tasso di riferimento, quello del corrispondente titolo di Stato USA, più uno spread per anno pari a 300 punti base.

Da Bank of America obbligazioni a quindici anni e a tasso fisso

I titoli obbligazionari che sono stati lanciati su Borsa Italiana da Bank of America Merrill Lynch da alcuni giorni a questa parte meritano un approfondimento; si tratta, nello specifico, dei cosiddetti Invest/Bond 5,25%, strumenti che beneficiano del tasso fisso e di una scadenza a quindici anni (l’anno scelto per la maturazione del prodotto è infatti il 2026). La scelta di questa tipologia di obbligazione da parte dell’emittente americana è stata dettata dal fatto di voler offrire agli investitori un rendimento supplementare, il quale sarà garantito da una cedola pari al 5,25% ogni anno e per i prossimi quindici anni, anche se esiste la possibilità di usufruire del rimborso anticipato mediante uno stacco della stessa cedola a partire dal 31 gennaio del 2021.

Caso derivati-Comune: ora sono le banche a fare causa

Nuovi tormenti e nuovi tormentati nell’affaire che ha visto coinvolti nel nostro paese da una parte gli strumenti derivati e dall’altra gli enti locali: anzi, c’è un’assoluta novità in tal senso, visto che le parti si ribaltano e sono le banche, per la prima volta, a citare in tribunale comuni e regioni italiane. Ubs, Bank of America e JP Morgan, solo per citare alcuni nomi, sono tra i protagonisti principali di questa svolta, visto che si sono rivolti con una certa urgenza all’Alta Corte di Londra, accusando nello specifico le “distrazioni” dei nostri enti. Si tratta di un vero e proprio effetto domino, perché questi comuni sono gli stessi che si sono appellati ai tribunali in qualità di vittime della truffa finanziaria da parte delle banche.

L’ExtraMot serve un Plain Vanilla dai sapori francesi

L’ExtraMot è il sistema di negoziazione di Borsa Italiana in cui sono quotati gli strumenti obbligazionari: oggi gli scambi sono molto più intensi, visto che sono state emesse ben dieci nuove obbligazioni che beneficiano della caratteristica del tasso fisso. Volendo essere più precisi, poi, ci sono altri dettagli da sottolineare, come ad esempio il fatto che questi bond andranno a “rimpolpare” il segmento Plain Vanilla, vale a dire quello che identifica le negoziazioni standard. Inoltre, saranno due i sistemi utilizzati per il relativo regolamento, Euroclear e Clearstream, con il termine di liquidazione che è stato fissato il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Analizziamo, ora, ogni singolo prodotto. Un tratto comune di tali obbligazioni è l’origine francese delle società emittenti.

Ubi Banca lancia due nuovi prestiti obbligazionari

Tasso fisso e tasso misto: sono questi, in estrema sintesi, i due elementi che spiccano maggiormente dall’ultima negoziazione obbligazionaria effettuata da Unione di Banche Italiane (Ubi Banca). L’offerta in questione ha riguardato, nello specifico, due prestiti di bond, i quali sono stati collocati presso il DomesticMot, il segmento del Mercato Telematico delle Obbligazioni composto da strumenti che sono tradizionalmente liquidati in Italia. Si tratta di Unione di Banche Italiane Scpa Tasso Fisso 2,30% e di Unione di Banche Italiane Scpa Tasso Misto, due prodotti da analizzare nel dettaglio. Anzitutto, per quel che concerne il bond a tasso fisso, il codice Isin di riferimento è IT0004651656; il valore di ogni titolo è pari a mille euro, mentre il tasso cedolare è stato fissato all’1,15%.