L’ExtraMot serve un Plain Vanilla dai sapori francesi

L’ExtraMot è il sistema di negoziazione di Borsa Italiana in cui sono quotati gli strumenti obbligazionari: oggi gli scambi sono molto più intensi, visto che sono state emesse ben dieci nuove obbligazioni che beneficiano della caratteristica del tasso fisso. Volendo essere più precisi, poi, ci sono altri dettagli da sottolineare, come ad esempio il fatto che questi bond andranno a “rimpolpare” il segmento Plain Vanilla, vale a dire quello che identifica le negoziazioni standard. Inoltre, saranno due i sistemi utilizzati per il relativo regolamento, Euroclear e Clearstream, con il termine di liquidazione che è stato fissato il terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Analizziamo, ora, ogni singolo prodotto. Un tratto comune di tali obbligazioni è l’origine francese delle società emittenti.


Si parte immediatamente con il bond messo a disposizione da Rci Banque Sa, la finanziaria del gruppo Renault (il codice Isin è XS0519459134), il quale scadrà nel 2013, per poi passare all’offerta di France Telecom (XS0541453147), obbligazione a corso secco e con un tasso fisso annuale pari al 3,37%. Ma gli strumenti non sono ovviamente soltanto questi: anche Thales Sa è presente in tale lungo elenco, ma avrà un tasso fisso diverso, pari al 2,75% e una scadenza fissata nel 2016, mentre i titoli obbligazionari di Peugeot saranno ben due, uno con scadenza nel 2013 e un tasso pari al 4%, mentre il secondo della durata di sei anni e un rendimento di poco superiore (cinque punti percentuali).

Il cerchio si chiude infine con altre quattro compagnie e altrettanti bond: si tratta di Lafarge, gruppo transalpino attivo nella produzione di materiali da costruzione (l’Isin è XS0562783034, mentre il tasso fisso annuale ammonta al 5,37%), Citigroup (il tasso scende al 4% e il rimborso del capitale potrà avvenire fino al 2015), Intesa Sanpaolo (tasso al 5%) e Monte dei Paschi di Siena con la sua obbligazione decennale.

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