ExtraMot: fra due giorni cinque nuove euro-obbligazioni

L’ExtraMot di Borsa Italiana sarà l’assoluto protagonista dell’emissione obbligazionaria del prossimo 31 maggio: tra due giorni esatti, in effetti, il segmento di Piazza Affariil quale accoglie soprattutto strumenti di tipo corporate, assisterà all’inizio delle negoziazioni di cinque euro-obbligazioni che potrebbero interessare agli investitori più attivi in questo ambito. Anzitutto, bisogna precisare che i sistemi di regolamento che verranno utilizzati saranno i consueti Euroclear e Clearstream e che il termine di liquidazione è stato fissato nel terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Inoltre, l’Ems sarà pari a 25.000: si tratta del cosiddetto Exchange Market Size, vale a dire il parametro a cui si riferiscono gli obblighi degli specialisti. Detto questo, cerchiamo di comprendere di quali bond si tratta realmente.


I settori contemplati saranno tre, le telecomunicazioni, quello automobilistico e quello bancario, con una buona componente di compagnie francesi. Il primo euro-bond da analizzare verrà emesso da France Telecom (il codice Isin è XS0616431507), mentre le altre emittenti saranno Banca Popolare di Milano, Telecom Italia, Banca Monte dei Paschi di Siena e Renault Sa. Le differenze sono comunque più numerose dei punti di contatto: ad esempio, le scadenze non saranno simili, le obbligazioni di Bpm e Monte dei Paschi giungeranno a maturazione nel 2013, il prodotto Telecom nel 2018, quello Renault nel 2016 e infine quello collegato a France Telecom nel 2019. Tra gli elementi in comune, invece, figurano il rimborso a scadenza in un’unica soluzione e la denominazione, la quale per tutti è ovviamente espressa in euro.

Quale lotto minimo viene richiesto per la negoziazione? Solamente Renault prevede mille euro, nei restanti casi si è puntato invece sui 100mila euro; infine, bisogna assolutamente ricordare le date per lo stacco della prima cedola, vale a dire ben quattro giorni del 2012 (23 gennaio, 15 aprile e 25 maggio in due casi) e l’anno in corso (il prossimo 11 novembre per Telecom Italia).

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