EuroMot: i due nuovi bond del Fondo Salva Stati

È l’Efsf (European Financial Stability Facility), meglio noto come Fondo Salva Stati, l’assoluto protagonista delle negoziazioni odierne presso l’EuroMot di Borsa Italiana: il segmento destinato alle euro-obbligazioni ha infatti accolto a partire dalla giornata odierna due strumenti finanziari che hanno come società emittente proprio l’organismo in questione. Nello specifico, si tratta di Efsf Eur Zero Coupon Notes due 17 June 2013 (il codice Isin è EU000A1G0A40) e di Efsf Eur 1.125 per cent. Guaranted Notes due 30 November 2017 (EU000A1G0A24), due bond di sicuro interesse per gli investitori finanziari.

Anzitutto, dopo aver ricordato che i sistemi di regolamento sono i consueti Euroclear e Clearstream, bisogna sottolineare come il termine di liquidazione sia stato fissato al terzo giorno successivo alla data di stipulazione dei contratti di compravendita. Anche a settembre, comunque, si era parlato presso Borsa Italiana dell’obbligazione decennale del Fondo salva-Stati. Stavolta, si ha a che fare con due titoli diversi. Il primo che è stato menzionato, come si evince facilmente dalla denominazione, è uno zero-coupon, cioè un bond il cui rendimento è dato dalla differenza tra la somma che il sottoscrittore riceve alla scadenza e la somma che versa al momento della sottoscrizione. Il valore nominale è di 0,01 euro, mentre il lotto minimo di negoziazione ammonta a mille euro.

Il rimborso a scadenza avverrà in un’unica soluzione, con la maturazione effettiva prevista per il 17 giugno del 2013 (la durata totale, dunque, è di sei mesi). Molto diversa è l’altra obbligazione. In effetti, il rimborso a scadenza avverrà sempre in un’unica soluzione, ma la durata sarà di cinque anni (fino al 30 novembre del 2017 per la precisione): riguardo alla cedola, poi, l’Efsf ha previsto il tasso fisso, con lo stacco della prima cedola previsto il 30 novembre del prossimo anno. Anche le modalità di negoziazione non coincidono, dato che il titolo zero-coupon prevede il tel quel, mentre l’altro il corso secco.

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