Banca Etruria: le caratteristiche del bond convertibile

Si è parlato molto nei giorni e nelle settimane scorse dell’obbligazione convertibile lanciata da Banca Etruria: cerchiamo quindi di comprendere meglio quali sono le caratteristiche di questo prodotto, alla luce della comunicazione alla Consob del prospetto informativo. Anzitutto, si tratta di un prestito obbligazionario, la cui denominazione ufficiale è Bpel 7% 2011-2016 Subordinato Convertibile con facoltà di rimborso in azioni. Questo nome già fa intendere qualche elemento, vale a dire il possibile rimborso con titoli azionari, il ritorno economico pari al 7% e la scadenza fissata in cinque anni: volendo però essere più precisi, bisogna sottolineare come l’offerta dell’istituto toscano abbia riguardato oltre 33 milioni di prodotti convertibili, per un valore unitario di poco superiore ai tre euro, il che equivale a dire che l’ammontare complessivo è di circa cento milioni.

Giappone: Montana Re attiva il Cat Bond collegato allo tsunami

Non è difficile immaginare come il principale Catastrophe Bond emesso negli ultimi tempi sia associato al terribile terremoto che ha devastato il Giappone lo scorso 11 marzo: il prodotto finanziario in questione è stato lanciato dalla compagnia immobiliare Montana Re, società americana che ha sede proprio nell’omonimo stato federale. Di cosa si tratta esattamente? Il bond prevede un importo di sessanta milioni di dollari ed è stato quotato ancor prima della sciagura nipponica, ma il suo intento è chiaro, vale a dire proteggere gli investitori dalle tempeste e dai tornado americani, oltre che da eventi simili relativi ad Europa e Giappone, una delle nazioni più a rischio in questo senso. È proprio grazie a uno strumento come questo che i sottoscrittori non perderanno alcuna somma di denaro, vista la particolare conformazione del titolo.

Finanza famiglie: meno risparmi e più sofferenze

Meno risparmi e più sofferenze. Lo possiamo riassumere così, in estrema sintesi, il quadro a tinte fosche dei bilanci delle famiglie italiane. Al riguardo, l‘Adusbef e la Federconsumatori, per voce dei rispettivi Presidenti, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, prendendo a riferimento gli ultimi dati forniti dalla Banca d’Italia, sottolineano come nel biennio 2009-2010 abbiamo assistito nel nostro Paese ad un tracollo del risparmio delle famiglie. Secondo le due Associazioni c’è stata una vera e propria distruzione del risparmio a causa principalmente di due fattori: l’erosione dei redditi ma anche i cattivi consigli da parte degli istituti di credito e delle società di gestione che hanno in molti casi appioppato ai risparmiatori i cosiddetti “bond bidone“, ovverosia, in questi anni, le obbligazioni della Cirio, ma anche quelle della vecchia Parmalat per non parlare di Lehman Brothers e dei Tango Bond, ovverosia le obbligazioni dell’Argentina.

Malesia leader dei sukuk: pronti bond globali e miliardari

Se dovessimo citare una nazione simbolo per quel che riguarda l’emissione di sukuk non ci sarebbero dubbi: la Malesia è il paese leader in tal senso e una conferma è giunta proprio in questi giorni, visto che il governo di Kuala Lumpur sta pianificando nel dettaglio la vendita di più di un miliardo di dollari in bond islamici globali, tanto che il mese appena iniziato è stato scelto per la presentazione dell’offerta agli investitori. Le indiscrezioni parlano già di una serie importante di meeting verso la fine di giugno. Tra gli elementi finanziari che per il momento si conoscono, c’è sicuramente quello della gestione dei prodotti: in effetti, Maybank, il maggiore istituto della nazione asiatica, Citigroup, Hsbc e Cimb Bank saranno tra i protagonisti di questa quotazione, anche se la cessione vera e propria non è ancora stata annunciata in via ufficiale.

Gruppo Save: joint venture Airest-McArthurGlen Travel operativa

E’ ufficialmente operativo l’accordo di joint venture tra McArthurGlen Travel Retail LLC, e Airest Srl , società controllata dal Gruppo Save S.p.A.. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che, in esecuzione del contratto di joint venture, la controllata del Gruppo Save Airest Srl ha provveduto a sottoscrivere un aumento di capitale, per una quota pari al 75% del capitale sociale, nella Airest Collezioni Sarl, una società lussemburghese; una quota di questo aumento di capitale, pari al 5%, è stato a sua volta sottoscritto attraverso una controllata di Airest Srl, la Airline Terminal & Business Catering Holding GmbH. Il contratto di joint venture sottoscritto, ha precisato il Gruppo Save S.p.A. con un comunicato ufficiale, riguarda le attività nel settore dell’airport retail services così come tra l’altro già reso noto alla comunità finanziaria il 21 marzo scorso.

Fiat: Tesoro Usa esce da Chrysler

Il Dipartimento del Tesoro Usa esce ufficialmente da Chrysler dopo aver iniettato fondi pubblici per il suo rilancio. Un rilancio targato Fiat dopo che, nel periodo più buio per la crisi finanziaria ed economica, e per la Chrysler stessa, l’Amministrazione Obama ha visto proprio nella casa automobilistica torinese quel partner giusto per rilanciare la produzione di automobili a stelle e strisce. L’uscita del Dipartimento del Tesoro statunitense, in particolare, avviene con la stipula dell’accordo con Fiat in merito alla cosiddetta call option che rafforza la posizione della società quotata in Borsa a Piazza Affari, e che accelera quelli che sono i progetti di integrazione tra i due gruppi. Non a caso al riguardo l’Ad di Fiat e di Chrysler, Sergio Marchionne, ha sottolineato come l’obiettivo ora sia quello di andare a creare un costruttore globale in grado di garantire competitività ed efficienza, ma anche un futuro più sicuro per tutte le persone coinvolte.

Turchia: l’inflazione fa crescere i rendimenti dei bond

Il declino dei titoli obbligazionari turchi non poteva che essere accompagnato da un conseguente aumento dei rendimenti: questi ultimi, infatti, sono risultati i più alti degli ultimi due mesi, un evento provocato dall’inflazione, la quale ha subito una brusca accelerazione proprio nel corso di quest’ultima settimana. Volendo essere più precisi ed entrando maggiormente nel dettaglio statistico, bisogna sottolineare come il ritorno economico relativo al debito a due anni sia aumentato di ventisette punti base, attestandosi al 9,02%, l’incremento più consistente dallo scorso 23 marzo, per ottenere poi uno scambio finale pari all’8,96% nelle ultime contrattazioni della Borsa di Istanbul. Intanto, la lira turca si è ulteriormente indebolita nei confronti del dollaro, proprio a causa di questo livello eccessivo dei prezzi al consumo. In effetti, l’inflazione del paese è ormai giunta a un preoccupante 7,2%, addirittura tre punti percentuali in più rispetto a quanto rilevato nel corso del mese precedente, a conferma che c’è qualcosa che non va nell’economia interna.

Spagna, quattro miliardi di euro dalla cessione obbligazionaria

È la Spagna la nazione europea che vanta la vendita di obbligazioni più consistente dell’ultimo periodo: il governo di Madrid ha infatti optato per la cessione di ben quattro miliardi di euro di bond, riuscendo così a venire incontro al target massimo fissato dal proprio Tesoro per le operazioni finanziarie di questo tipo. Le finanze iberiche hanno lanciato un annuncio ben preciso, ricordando che le emissioni hanno riguardato titoli obbligazionari con scadenza a tre anni e per un importo complessivo pari a 2,75 miliardi di euro (il rendimento medio in questo caso è di poco superiore ai quattro punti percentuali); tra l’altro, il ritorno economico in questione è superiore a quel 3,56% che fu invece fissato quasi due mesi fa in occasione dell’ultima asta. I restanti 1,2 miliardi di euro si riferiscono a un debito in scadenza nel 2015 e che vanta un rendimento medio pari al 4,23%, quindi piuttosto in linea con quello precedente.

EuroMot: Ue e KfW pronte ad emettere due nuovi titoli

Unione Europea e Kreditanstalt für Wiederaufbau (meglio nota con l’acronimo KfW): ancora una volta sono questi i due emittenti protagonisti dell’EuroMot di Borsa Italiana, per una doppia negoziazione finanziaria che verrà avviata il prossimo 6 giugno. Nel dettaglio si tratta di European Union EUR 3.50 per cent Notes due 4 June 2021 (il codice Isin di riferimento è EU000A1GRVV3) e di KfW USD 2.00% Global Notes due 2016 (codice US500769EM26). Queste denominazioni fanno già intendere qualcosa in merito ai titoli obbligazionari in questione, ma cerchiamo di capirne di più. Anzitutto, bisogna ricordare che i sistemi di regolamento dei bond saranno i consueti Euroclear e Clearstream Banking Lussemburgo.

Emirates Airline conferma l’emissione di un bond miliardario

La conferma è giunta direttamente dalla stessa compagnia: l’emissione del bond da un miliardo di dollari e a marchio Emirates Airlines è stata chiusa con successo proprio nel corso della giornata di ieri. La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti aveva inizialmente proposto una quotazione inferiore, circa cinquecento milioni di dollari, ma poi si è puntato su questo nuovo importo. Tra le altre caratteristiche peculiari del titolo obbligazionario, bisogna assolutamente ricordare la scadenza, fissata in un arco temporale di cinque anni, e il collocamento presso la Borsa britannica, il London Stock Exchange. Tutti i ricavi che verranno conseguiti in questo caso saranno poi utilizzati per scopi finanziari e societari, così come emerge dall’annuncio del vettore di Dubai: l’amministratore delegato del gruppo, Sheikh Ahmed bin Saeed Al Maktoum, è stato altrettanto chiaro, ricordando che questo lancio obbligazionario da parte di Emirates ha ricevuto una risposta più che positiva dagli investitori internazionali, a conferma della fiducia che è stata riposta, oltre che della forza economica che viene riconosciuta.

Certificates: con Rbs si investe su Mongolia e metalli rari

È diverso tempo ormai che gli investitori internazionali si stanno concentrando con sempre maggiore convinzione sulla Repubblica di Mongolia. La scelta non è casuale: lo stato asiatico sta infatti crescendo in maniera impressionante sia dal punto di vista politico che da quello economico, ragione per la quale si può fare affidamento sulle risorse interne del paese. Ed è stato proprio questo obiettivo a spingere Royal Bank of Scotland a lanciare degli appositi Benchmark Certificates focalizzati sul territorio in cui Gengis Khan cominciò il proprio dominio. In particolare, uno dei certificati più interessanti è quello collegato all’indice Rbs Mongolia Opportunity, il quale replica fedelmente i nove titoli azionari delle principali aziende mongole, soprattutto quelle attive nell’estrazione del rame e dell’oro. Ma l’emittente scozzese non si è limitata esclusivamente alla nazione, ma anche ai metalli e alle terre rare.

Sukuk: un rapporto evidenzia le nuove emittenti

Il mese di maggio si conclude oggi e si fanno i conti sulle emissioni totali di sukuk, le classiche obbligazioni islamiche: più in particolare, i dati in questione sono stati calcolati da Zawya Sukuk Monitor, la quale ha messo in luce come in questi trentuno giorni siano stati lanciati prodotti per 4,9 miliardi di dollari. L’aumento è di tutta evidenza, specialmente se si prende in considerazione lo stesso periodo dello scorso anno. Una buona fetta di questo ammontare si riferisce alle nazioni che fanno parte del Gulf Cooperation Council, vale a dire Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Ma oltre ai soliti nomi, come ad esempio Islamic Development Bank, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation (Hsbc) e Sharjah Islamic Bank, avanzano anche dei nomi nuovi che gli investitori farebbero bene a tenere a mente.

Ansaldo STS vince gara M4 Milano

Nuova commessa in casa Ansaldo STS, stavolta nel nostro Paese. Il contratto avente un controvalore pari a ben 255 milioni di euro circa, riguarda infatti l’aggiudicazione della gara per la realizzazione della linea 4 della metropolitana di Milano. L’aggiudicazione della gara è avvenuta per Ansaldo STS, società quotata in Borsa a Piazza Affari e controllata dal Gruppo aerospaziale Finmeccanica, in  Raggruppamento Temporaneo ed in via provvisoria. La gara, nello specifico, è stata indetta dal Comune di Milano ai fini della scelta del partner privato cui assegnare l’incarico relativo alla realizzazione di un’importante opera per il trasporto e per la mobilità sotto la Madonnina. Al riguardo, in accordo con quanto recita una nota emessa proprio da Ansaldo STS, il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa di cui la società fa parte è risultato essere, ai fini dell’aggiudicazione della gara, il migliore sia per quel che riguarda l’offerta a livello economico, sia per la valutazione a livello tecnico.

Atlantia: Strada dei Parchi, primo closing per la cessione

Si sono verificate le condizioni sospensive per cui procedere al primo closing dell’accordo di cessione della società Strada dei Parchi S.p.A. a Toto Costruzioni Generali S.p.A.. A darne notizia nella giornata di ieri, lunedì 30 maggio del 2011, è stata Atlantia S.p.A. nel precisare come il primo closing sia avvenuto attraverso Autostrade per l’Italia S.p.A., società interamente controllata dal Gruppo autostradale quotato in Borsa a Piazza Affari. Il primo closing dell’accordo, in particolare, riguarda la cessione di una partecipazione pari al 60% in Strada dei Parchi S.p.A. che, lo ricordiamo, è una società che opera nel settore autostradale in forza alla concessione sulla A25 Torano-Pescara, e sulla A24 Roma-L’Aquila-Teramo; il controvalore complessivo dell’operazione, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo Atlantia, è pari ad 89 milioni di euro.