Emirates Airline conferma l’emissione di un bond miliardario

La conferma è giunta direttamente dalla stessa compagnia: l’emissione del bond da un miliardo di dollari e a marchio Emirates Airlines è stata chiusa con successo proprio nel corso della giornata di ieri. La compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti aveva inizialmente proposto una quotazione inferiore, circa cinquecento milioni di dollari, ma poi si è puntato su questo nuovo importo. Tra le altre caratteristiche peculiari del titolo obbligazionario, bisogna assolutamente ricordare la scadenza, fissata in un arco temporale di cinque anni, e il collocamento presso la Borsa britannica, il London Stock Exchange. Tutti i ricavi che verranno conseguiti in questo caso saranno poi utilizzati per scopi finanziari e societari, così come emerge dall’annuncio del vettore di Dubai: l’amministratore delegato del gruppo, Sheikh Ahmed bin Saeed Al Maktoum, è stato altrettanto chiaro, ricordando che questo lancio obbligazionario da parte di Emirates ha ricevuto una risposta più che positiva dagli investitori internazionali, a conferma della fiducia che è stata riposta, oltre che della forza economica che viene riconosciuta.


La stessa compagnia si è detta sicura di poter raggiungere un prezzo di quotazione molto appetibile, grazie soprattutto a una diversificazione geografica ben sviluppata per quel che concerne la nazionalità dei soggetti coinvolti, tra cui possiamo includere gli istituti di credito, i manager finanziari e le società attive nel ramo assicurativo. Tra l’altro, a tale scopo sono e saranno organizzati diversi meeting in città come Hong Kong, Singapore, Dubai, Londra, Ginevra e Zurigo, in modo da consentire a tutti di conoscere le novità e gli aggiornamenti del caso.

Anche le banche che gestiranno l’intera offerta sono di primo livello, visto che rispondono al nome di Deutsche Bank, Hsbc e Morgan Stanley. Infine, occorre sottolineare come la compagnia aerea in questione abbia riportato dei profitti pari a 5,93 miliardi di dirham (circa 1,6 miliardi di dollari) nell’anno finanziario che è terminato lo scorso 31 marzo.

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