Calendario emissioni 2012 titoli di Stato: ecco le novità

Con la pubblicazione del calendario delle emissioni per il 2012 dei titoli di Stato, il Direttore del Debito Pubblico Maria Cannata ha allegato due righe per spiegare in breve le novità che caratterizzeranno le emissioni del nuovo anno.

La prima di tante varianti introdotte riguarda le comunicazioni di medio-lungo termine che vedranno (finalmente) occupare un solo giorno invece di due per ogni emissione; in precedenza avevamo due comunicazioni a distanza ravvicinata (2 giorni) che insieme racchiudevano tutte le informazioni necessarie per identificare l’entità dell’asta, mentre da questo Gennaio 2012 in poi la comunicazione sarà una sola.

Sukuk, il 2012 sarà all’insegna dell’Arabia Saudita

Il continente asiatico e l’Arabia Saudita in particolare saranno inevitabilmente i due dominatori incontrastati del mercato dei sukuk nel corso del 2012: tra l’altro, questa leadership sarà caratterizzata anche da un’altissima qualità per quel che concerne i prodotti in questione, notoriamente conformi alla legge islamica della Shariah, e gli stessi emittenti, con un ottimo debito sovrano.

Il 2011 si chiude in negativo per l’industria degli hedge fund

In che condizioni di salute versano gli hedge fund internazionali? La situazione del settore non è molto incoraggiante, almeno secondo quanto trapela dall’ultima ricerca che è stata condotta da Morningstar, società attiva proprio nelle analisi di tipo finanziario: nel dettaglio, quello che stupisce è soprattutto il dato relativo ai deflussi del mese di ottobre, ben due miliardi di dollari che rappresentano il livello più basso da quasi due anni e mezzo, quindi dai tempi della precedente recessione economica. Gli investitori stanno dunque penalizzando questi prodotti ed è utile comprendere il motivo di un trend simile.

Investire nei diamanti nel 2012

Un diamante è per sempre, come si è soliti dire: l’affermazione, inoltre, calza a pennello anche per i relativi investimenti finanziari. Come si può strutturare il proprio portafoglio nel nuovo anno pensando di focalizzare l’attenzione sulle gemme più lucenti? Questa correlazione potrà stupire, ma in realtà, oltre a un raffinato complemento della vanità femminile, i diamanti rappresentano un investimento piuttosto sicuro. Inoltre, un altro pregio è il completo anonimato che esso garantisce, senza dimenticare i rendimenti piuttosto elevati, un fattore da non trascurare in questi tempi di crisi economica. A questo punto, però, ci si può chiedere se non serva forse un capitale troppo al di sopra delle potenzialità di molti soggetti per investire in questa maniera.

Ubi Banca lancerà domani due obbligazioni a tasso fisso

Il Domestic Mot di Borsa Italiana sta per accogliere le due nuove obbligazioni a tasso fisso di Ubi Banca, un prodotto che andrà a beneficiare di una scadenza a tre anni (la data fissata in questo caso è il 30 giugno del 2014) e di un rendimento del 4,5 e del 5%: il primo prodotto di cui si sta parlando (il codice Isin di riferimento è IT0004777568) verrà negoziato proprio nel corso della giornata di domani, più precisamente nel già citato Mercato Telematico delle Obbligazioni, nel segmento destinato agli altri titoli di debito. Unione di Banche Italiane Scpa – Tasso Fisso 4,50% – 30 dicembre 2011-30 giugno 2014, questa la denominazione ufficiale di tale bond, prevede il corso secco come modalità specifica di sottoscrizione.

Come investire in Btp nel 2012

Il nuovo anno è sempre più vicino, ma le prospettive finanziarie non sono certo incoraggianti per il nostro paese: si parla, infatti, di una più che probabile recessione economica nel 2012 e di una grave stagnazione nel 2013. Gli investitori possono quindi porsi domande più che lecite, prima fra tutte quali sono i motivi per affidarsi ai titoli di stato italiani dopo tutte queste vicende negative. L’ingegneria finanziaria è pronta a mettere a disposizione dei nuovi prodotti che cercheranno di non ripetere gli errori appena commessi.

Rbs propone altri certificati presso il Sedex di Borsa Italiana

Royal Bank of Scotland torna a bussare alle porte di Borsa Italiana, più precisamente del suo comparto Sedex, con ben trentuno Mini Futures Long & Short Certificates su indici: tali strumenti, la cui negoziazione è stata avviata proprio nel corso della giornata odierna, viene incontro alle esigenze di quegli investitori che sono particolarmente amanti di strutture finanziarie simili, visto che non è la prima volta che il gruppo di Edimburgo si affida a questa opzione. Entrando maggiormente nel dettaglio, bisogna comprendere quali sono gli indici di riferimento dell’offerta in questione.

Morgan Stanley continua con i tagli al personale

La crisi del debito del 2008 fa’ sentire evidentemente il suo effetto anche nel 2011-2012 visto che Morgan Stanley sta rivedendo drasticamente le sue risorse umane.

Il 15 Dicembre scorso è stata diffusa una notizia secondo cui il colosso sarebbe intenzionato a tagliare 1600 posti a livello globale; questo fa’ seguito ad una decimazione “silenziosa” che proprio dal 2008-2009 è iniziata ed è costata il posto di lavoro a consulenti, trader e quant’altro.

Nel mirino ancora ci sono appunto consulenti e trader, ma anche dipendenti del back-office e personale dell’area dell’investment banking. Questo, secondo le voci ufficiali, sarebbe necessario visto l’andamento della crisi che ha colpito il settore e proprio nella giornata di oggi viene annunciato un altro drastico taglio al personale che interessa esclusivamente New York; quasi 600 posti dovrebbero “saltare” nelle filiali di Manhattan per motivi “economici”. 

Il Qatar è pronto a quotare i propri strumenti governativi

Il Qatar ha completato tutte le procedure relative alla quotazione degli strumenti debitori governativi, in modo che possano essere scambiato presso il proprio listino titoli: l’obiettivo di questa operazione è sostanzialmente quello di stimolare gli investimenti in questi specifici prodotti, in particolare da parte delle banche commerciali e delle altre istituzioni, come comunicato dall’istituto di credito centrale del paese asiatico. Gli scambi a breve termine dei titoli del Tesoro qatariota cominceranno a essere effettivi fra tre giorni esatti, con la possibilità di alternare la diversificazione con alcuni bond islamici, così da avviare delle operazioni piuttosto ampie.

L’Egitto programma per inizio gennaio l’asta dei propri bond

L’Egitto tenta di mettersi alle spalle un 2011 davvero difficile dal punto di vista sociale e politico e la finanza può rappresentare un pretesto per il rilancio del paese africano: in effetti, il ministero dell’Economia locale è più che pronto a offrire ben cinque miliardi di sterline egiziane in titoli obbligazionari a tre e cinque anni, con l’asta di riferimento che è già stata programmata per il prossimo 2 gennaio, come emerge chiaramente dall’ultimo comunicato della banca centrale. Che cosa bisogna attendersi da questo punto di vista? Anzitutto, c’è da precisare che i rendimenti sul debito del governo del Cairo sono aumentati nel corso di quest’ultimo mese a livelli molto alti, come non veniva registrato ormai da anni; non ci si potrebbe attendere nulla di diverso, però, dato che la nazione deve far fronte alla pericolosa crescita del proprio deficit di bilancio.

Diversificare il portafoglio con i titoli dei Carbs

Cosa fare quando i titoli di stato italiani non convincono? Come si è avuto modo di appurare, lo spread tra i nostri bond e i corrispettivi tedeschi non accenna a ridimensionarsi, dunque chi teme i rischi collegati a questa situazione può sempre affidarsi a delle alternative molto valide: una di queste è senza dubbio quella che viene suggerita da Ricercaefinanza.it. Si tratta, nello specifico, del gruppo dei Carbs, un’altra sigla che si affianca idealmente a quella dei Brics. L’acronimo sta a indicare cinque paesi, vale a dire il Canada, l’Australia, la Russia, il Brasile e il Sudafrica; come è noto, gli ultimi tre fanno capo anche ai Brics, ma in questo caso si punta a diversificare il più possibile il portafoglio. Quali prospettive possono garantire i paesi appena menzionati?

Il crescente interesse per i sukuk ecosostenibili

I sukuk “verdi” stanno coinvolgendo sempre più questa specifica industria finanziaria, ma bisogna amalgamare nella maniera più corretta possibile due standard: si tratta, infatti, delle credenziali ambientali e del rispetto della legge della Shariah, elementi che secondo alcuni analisti non possono essere fatti coincidere. Ma i piani di molte compagnie sono diversi e si sta pensando al 2012 come l’anno in cui sarà creata una finanza islamica ecosostenibile, con degli strumenti in grado di raccogliere il denaro necessario per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici (più di dieci trilioni di dollari nei prossimi due decenni, almeno secondo quanto stimato dall’International Energy Agency).

Peter Swartz avvia un fondo incentrato sul settore tecnologico

Peter Swartz, ex manager di portafoglio presso Galleon Group Llc, ha avviato un nuovo hedge fund tecnologico destinato a un’altra compagnia finanziaria, la Fortress Investment: il suo ruolo sarà quindi quello di direttore degli investimenti per quel che concerne il Fortress Tmt Fund, strumento che andrà a scommettere appunto sui titoli azionari del comparto tecnologico, mediatico e delle telecomunicazioni, come è stato annunciato ufficialmente in questi ultimi giorni. Gli ex colleghi di Swartz, Michael Levine e Murali Abburi, diventeranno invece gli analisti azionari del prodotto in questione.

Amlin quota per la prima volta dei Catastrophe Bond

Amlin, una delle principali compagnie londinesi per quel che concerne il comparto assicurativo, ha annunciato ufficialmente la vendita di ben 150 milioni di dollari in Catastrophe Bond: l’operazione ha avuto luogo grazie al contributo determinante di una sussidiaria con sede alle Bermuda, e avrà l’obiettivo di garantire una protezione piuttosto ampia dalle perdite potenziali che potrebbero causare i terremoti e gli uragani americani, oltre alle tempeste del Vecchio Continente, cercando quindi di venire incontro al numero più alto possibile di soggetti.