Macquarie, un certificato focalizzato su Intesa Sanpaolo

Macquarie Bank come garante e il comparto Structured Products in qualità di società emittente: sono questi i due punti di riferimento del nuovo certificato Bonus Cap messo a disposizione dalla compagnia australiana e in negoziazione dalla giornata di ieri presso il Sedex di Borsa Italiana. Il sottostante che è stato prescelto in questo caso è una delle principali banche italiane, Intesa Sanpaolo, nonostante il declassamento deciso da Standard & Poor’s per quel che concerne il rating di lungo termine. Nel dettaglio, tale certificato di investimento (il codice Isin è DE000MQ4D797) avrà una scadenza di quattro anni, con il termine naturale che è stato fissato al 31 marzo del 2015; inoltre, la prima barriera verrà raggiunta al livello di 0,7308 punti. C’è anche da aggiungere che il prodotto in questione sarà disponibile in 150mila unità complessive.

Quattro azioni italiane per l’Athena Certificate di Société Générale

Société Générale, banca recentemente declassata nel rating da Moody’s, si affida alla nostra Borsa per mostrare di avere ancora le unghie affilate: il nuovo Athena Certificate che è stato lanciato due giorni fa presso il comparto Sedex rappresenta un prodotto molto interessante, soprattutto per quegli investitori che sono disposti a focalizzare la loro attenzione sui titoli azionari del nostro paese. In effetti, tale strumento (il codice Isin di riferimento è IT0006720152) avrà una scadenza triennale, visto che la data di maturazione è stata fissata al 5 agosto del 2014, e un collegamento privilegiato a cinque azioni fondamentali di nazionalità italiana. Nello specifico, si tratta di Intesa Sanpaolo, Eni, Asscurazioni Generali ed Enel. Qual è il funzionamento esatto di questo certificato di investimento?

Société Générale: colossi americani per i nuovi certificati

Sono ormai quattro giorni che Borsa Italiana ha accolto la quotazione di certificati di investimento molto interessanti emessi da Société Générale Effekten: si tratta di strumenti finanziari che hanno trovato la loro collocazione ideale nel comparto Sedex e che prevedono la consueta liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Anzitutto, c’è da precisare qual è la modalità di negoziazione, visto che in questo caso il termine relativo al versamento dell’importo periodico (il cosiddetto “coupon amount”) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione. Inoltre, dato che la data di rilevazione finale per la determinazione dell’ammontare di liquidazione viene fissata in anticipo rispetto alla maturazione stessa, si fa affidamento al regolamento dei mercati organizzati e gestiti.

Deutsche Bank: S&P500 ed Eurostoxx per il nuovo certificato

I certificati di investimento sono una delle prerogative principali di Deutsche Bank e gli investitori ormai questo fatto lo conoscono bene: non è quindi un caso se proprio nel corso della giornata di ieri il comparto Sedex di Borsa Italiana ha accolto un nuovo Express Certificate su basket di indici. Di cosa si tratta esattamente? Il prodotto in questione, con liquidazione monetaria e modalità europea di esercizio, prevede nello specifico due distinti indici sottostanti, vale a dire l’americano S&P500 e l’europeo Eurostoxx 50: “vecchio” e “nuovo” mondo vengono dunque accomunati in una sola quotazione finanziaria, la quale giungerà a scadenza tra due anni, visto che la data di maturazione che l’istituto di Francoforte ha stabilito è il 24 maggio del 2013.

Barclays, investire a leva con i nuovi Mini Futures

Investire a leva sulle piazze finanziarie può essere la soluzione giusta per affrontare la nuova crisi economica? Barclays, istituto di credito britannico di fama internazionale, ne è convinta, altrimenti non punterebbe gran parte dei propri sforzi su questo metodo specifico: in effetti, i nuovi Mini Futures Certificates della banca londinese sono stati progettati proprio a tale scopo, in modo da sfruttare in maniera piena e completa l’effetto leva di titoli azionari e indici. Un altro elemento su cui si punta molto per convincere gli investitori è lo spread tra le somme di denaro e la lettera, il quale viene proposto in una forma piuttosto contenuta e appetibile. Il funzionamento è comunque quello tipico di tutti i Mini Futures, quindi tali certificati andranno a incrementare le performance degli indici e delle azioni sottostanti, ma sarà anche possibile guadagnare mediante posizioni “short (al ribasso).

Macquarie: Ftse Mib per i Bonus Certificates

Sono ormai due giorni che Macquarie, una delle principali compagnie finanziarie di tutta l’Australia, ha deciso di avviare le negoziazioni di certificati di investimento nuovi di zecca presso Borsa Italiana: il comparto prescelto è il Sedex, con la consueta scelta della liquidazione di tipo monetario e la modalità europea di esercizio. Di cosa si tratta con esattezza? La struttura di tali certificati è quella dei Bonus Cap, i quali andranno a prendere come punto principale di riferimento degli appositi indici azionari. Nel dettaglio, i prodotti finanziari in questione sono quattro, tutti collegati alle performance del Ftse Mib. La durata complessiva variabile, visto che vi sono due scadenze distinte, vale a dire il 30 marzo e il 29 giugno del 2012.

Commerzbank: quotato un nuovo certificato sull’Eurostoxx 50

Commerzbank, uno dei più celebri istituti di credito tedeschi, ha deciso di affidarsi ai certificati di investimento per la sua nuova emissione finanziaria: il prodotto in questione ha cominciato le proprie negoziazioni nella giornata odierna e ha trovato una giusta collocazione all’interno del segmento Sedex di Borsa Italiana. La struttura è quella tipica di questi strumenti, con la liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Inoltre, bisogna dimenticare che la data di negoziazione ex diritto al versamento dell’importo periodico (quello che viene definito con gergo anglosassone “bonus amount) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede i giorni di registrazone.

ING Bank: Eurostoxx 50 per il Bonus Certificate

La gamma di certificati di investimento già presente presso Borsa Italiana si arricchisce di una novità che reca la firma di Ing Bank: l’istituto di credito di Amsterdam, il quale fa capo all’omonimo e famoso gruppo finanziario, ha infatti deciso di puntare sul Sedex della nostra borsa per lanciare questo prodotto, che ha cominciato le negoziazioni proprio nel corso della giornata odierna. La struttura è quella tipica dei certificates del Vecchio Continente, anche se in questo caso bisognerà fare riferimento alla società Equita Sim, la società di intermediazione mobiliare che è stata incaricata di assolvere l’impegno di quotazione. La denominazione ufficiale di tale prodotto è Two Year Bonus Certificates due May 2013 (il codice Isin è XS0617557722); non ci vuole molto per capire che la scadenza è stata fissata tra due anni, più precisamente nel mese di maggio del 2013 e che la tipologia prescelta dalla banca olandese è quella della famiglia Bonus.

Deutsche Bank propone tre nuovi certificati Bonus Cap

Deutsche Bank, uno dei principali gruppi bancari di Germania e con un’ottima presenza anche nel nostro paese, si affida nuovamente ai certificati di investimento per la propria offerta finanziaria: la tipologia prescelta in questo caso è quella dei Bonus Cap, visto che ben tre di essi verranno negoziati presso il comparto Sedex di Borsa Italiana a partire dalla giornata di domani. Di cosa si tratta esattamente? Il riferimento di tali prodotti sarà rappresentato anzitutto dagli indici azionari. In pratica, ricordando che la negoziazione sarà continua e la liquidazione monetaria, c’è da precisare che l’emittente di Francoforte ha deciso di focalizzare la propria attenzione su tre indici piuttosto celebri, lo statunitense S&P 500, l’Eurostoxx 50 e il teutonico DivDax.

Barclays: Ftse Mib e Dax per i nuovi certificati

Barclays, tra le più celebri banche del Regno Unito, ma con una forte presenza anche nel nostro paese, ha avviato proprio ieri la negoziazione di una serie di Leveraged Certificates presso Borsa Italiana; in pratica, gli investitori potranno beneficiare di certificati finanziari in grado di replicare in modo perfetto le performance di indici azionari. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. Il comparto scelto all’interno di Piazza Affari è ovviamente il Sedex, con il classico tipo di liquidazione monetaria e una modalità europea di esercizio. Gli strumenti in questione sono, nello specifico, gli Index Linked Mini Long e gli Index Linked Mini Short, certificati che appunto andranno a prendere come principale riferimento due indici molto importanti a livello continentale, vale a dire il Dax tedesco e il Ftse Mib

Ubs: sei nuovi certificati su Eurostoxx e titoli italiani

L’Unione delle Banche Svizzere (Ubs) si conferma uno dei gruppi più attivi per quel che riguarda l’emissione di certificati di investimento: l’istituto elvetico ha infatti deciso di lanciare su Borsa Italiana ben sei prodotti di questo tipo, i quali sono in grado di soddisfare un gran numero di esigenze finanziarie. Tre di questi strumenti fanno grande affidamento sul Vecchio Continente e sulle sue performance. In effetti, si tratta di certificati focalizzati sull’indice Eurostoxx, tutti con scadenza a due anni (la data prescelta è il 7 giugno del 2013), mentre qualche differenza la si riscontra nel settore scelto come riferimento: un prodotto è collegato agli istituti di credito, gli altri due al comparto edile e delle costruzioni e a gas e petrolio come commodities.

Société Générale: debutta il certificato Quality Selection

Come ha spiegato chiaramente Société Générale Effekten, la giornata odierna era quella dell’inizio delle negoziazioni di un nuovo certificato: si tratta, per l’appunto, di un prodotto di investimento che appartiene a questo segmento, più precisamente alla cosiddetta Classe B. Il Quality Selection Certificate II, questa la denominazione ufficiale dello strumento in questione, beneficerà della liquidazione monetaria e della consueta modalità di esercizio europea che si può riscontrare in questo segmento di Borsa Italiana. Ma quali sono le caratteristiche peculiari dell’offerta? Anzitutto, bisogna rimarcare la modalità di negoziazione; in effetti, la data di quest’ultima viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione.

Certificates: con Rbs si investe su Mongolia e metalli rari

È diverso tempo ormai che gli investitori internazionali si stanno concentrando con sempre maggiore convinzione sulla Repubblica di Mongolia. La scelta non è casuale: lo stato asiatico sta infatti crescendo in maniera impressionante sia dal punto di vista politico che da quello economico, ragione per la quale si può fare affidamento sulle risorse interne del paese. Ed è stato proprio questo obiettivo a spingere Royal Bank of Scotland a lanciare degli appositi Benchmark Certificates focalizzati sul territorio in cui Gengis Khan cominciò il proprio dominio. In particolare, uno dei certificati più interessanti è quello collegato all’indice Rbs Mongolia Opportunity, il quale replica fedelmente i nove titoli azionari delle principali aziende mongole, soprattutto quelle attive nell’estrazione del rame e dell’oro. Ma l’emittente scozzese non si è limitata esclusivamente alla nazione, ma anche ai metalli e alle terre rare.

Royal Bank of Scotland propone 99 nuovi Mini Futures

Royal Bank of Scotland conferma la sua predilezione finanziaria per i certificati di investimento: l’emittente di Edimburgo ha infatti scelto nuovamente il segmento Sedex di Borsa Italiana per lanciare novantanove Mini Futures Long e Short Certificates, diversificati quasi equamente su titoli azionari (48 prodotti) e su materie prime (i restanti 51 strumenti). L’offerta è dunque molto variegata e va analizzata nel dettaglio. Anzitutto, bisogna precisare che la giornata odierna sarà quella dell’inizio delle negoziazioni: i titoli collegati alle azioni beneficeranno di una liquidazione monetaria e di una modalità di esercizio europea. Quali azioni ha scelto di preciso Rbs? I settori contemplati sono diversi, ma prevalgono senza dubbio il comparto bancario e quello assicurativo.