Certificates: Barclays lancia prodotti su oro e Ftse Mib

Barclays, uno degli istituti di credito più noti della Gran Bretagna e con un’ottima presenza anche nel nostro paese, ha scelto il segmento Sedex per lanciare la sua nuova proposta: si tratta di certificati di investimento focalizzati su indici azionari del Vecchio Continente e sui metalli preziosi. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio come è strutturata questa emissione. Anzitutto, sei Mini Futures Certificates sono incentrati sulle performance del Ftse Mib. Detto che la negoziazione sarà continua e che l’operatore incaricato ad assolvere l’impegno della quotazione sarà la stessa Barclays, bisogna anche tenere presente che la liquidazione è di tipo monetario. Tutto è stato equamente suddiviso, visto che tre di tali prodotti beneficiano di una tipologia “bull”, quindi improntata al rialzo, mentre i restanti tre sono “bear. La scadenza prescelta, inoltre, è quinquennale, pertanto in tutti i casi la maturazione giungerà esattamente il 16 maggio del 2016.

Credit Suisse lancia sul Sedex un certificato Callable Bonus

Credit Suisse ha deciso di buttarsi a capofitto sul comparto dei certificati di investimento: l’ultima proposta del gruppo bancario elvetico è infatti indirizzata a tutti coloro che amano questi specifici strumenti finanziari, visto che l’emissione riguarda un Callable Bonus. Il prodotto in questione prevede una scadenza a due anni e un collegamento molto stretto con un paniere di indici azionari; inoltre, è stato scelto il segmento dei derivati Sedex di Borsa Italiana, quindi si andrà a beneficiare di una negoziazione continua, di una liquidazione di tipo monetario e di un esercizio europeo come avviene molto spesso in questi casi. I soggetti interessati devono inoltre ricordare che l’operatore che sarà incaricato ad assolvere l’impegno di quotazione è Banca Finnat Euramerica, una società per azioni di lunga data (è stata fondata addirittura nel 1898) e che è quotata presso il comparto Star della stessa Piazza Affari.

Macquarie: emessi otto Airbag Certificates su indici e azioni

Sarà sufficiente un airbag a proteggere gli investitori dalle “collisioni” finanziarie? Macquarie ha pensato di fornirne ben otto, per la precisione sei Airbag Cap Certificates che faranno riferimento a titoli azionari e due Airbag Cap Certificates su indici, in modo da soddisfare le esigenze più importanti del mercato. Di cosa si tratta esattamente? Il certificato “airbag” partecipa in maniera totale alle performance del prezzo di un determinato asset, garantendo al contempo una protezione completa. Dunque, finché questo stesso asset non perde oltre una soglia predefinita, allora il capitale è blindato al 100%; questo livello si chiama proprio “airbag e una volta scesi al suo di sotto, il prodotto comincia a decrescere in valore.

Deutsche Bank propone un Express Certificate dal 5,2% annuo

Deutsche Bank ha confermato, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, la sua predilezione per i certificati come prodotto di investimento: l’ultima collocazione in ordine temporale da parte del gruppo di Francoforte ha riguardato, nello specifico, un Express Certificate che promette già un rendimento pari al 5,2% ogni anno. Questa sottoscrizione è appena cominciata, eppure non è rimasto molto tempo per i soggetti interessati, dato che il 4 aprile è l’ultima data utile per poter investire in questa maniera. Come è strutturato esattamente tale strumento? Anzitutto, bisogna precisare che l’indice azionario a cui si farà riferimento è l’Eurostoxx 50, dunque si farà molto affidamento sul Vecchio Continente; la scadenza è prevista tra cinque anni, anche se gli investitori potranno beneficiare di un’opportunità ulteriore, la cosiddetta “opzione autocallable”, la quale permette di ottenere un rimborso già dopo un anno appena.

Banca Imi, il nuovo certificato punta sulla Cina

Come recita espressamente un vecchio film di Marchio Bellocchio, la Cina è vicina: questa citazione diventa più attuale che mai soprattutto per quegli investitori che sono interessati a puntare sull’ex Impero Celeste con la garanzia di una buona protezione. Banca Imi, una delle componenti più importanti del gruppo Intesa Sanpaolo, ha deciso di venire incontro proprio a queste specifiche esigenze, lanciando sul mercato italiano un nuovo certificato di investimento, il Protection Barrier. Questo prodotto finanziario andrà ad osservare da vicino le performance dell’indice Hang Seng China Enterprise, il quale, come si intuisce anche dalla denominazione, include le principali realtà imprenditoriali che operano nella nazione asiatica. Quali sono le caratteristiche peculiari dello strumento in questione?

Rbs quota quattro nuovi mini futures su indici azionari

Royal Bank of Scotland, uno degli istituti di credito più celebri del Regno Unito, torna ad affidarsi a Borsa Italiana per la sua nuova emissione di certificati di investimento: nel dettaglio, si tratta di quattro Mini Futures suddivisi in un prodotto che adotterà una posizione Long e tre che punteranno invece sulla posizione Short. Il riferimento finanziario sarà comunque sempre rappresentato dagli indici azionari. Le negoziazioni sono cominciate già da tre giorni, dunque è bene ricordare quali sono le caratteristiche principali di questa offerta. Il comparto scelto dall’emittente di Edimburgo è il Sedex, più precisamente il segmento dei Leverage Certificates; come accade di consueto in questi lanci, la liquidazione sarà di tipo monetario, mentre l’esercizio beneficerà della modalità europea.

UniCredit Bank: da domani ventidue nuovi certificati

La giornata di domani sarà senz’altro fondamentale per UniCredit Bank: il gruppo milanese, tra le principali realtà del credito all’interno del credito del Vecchio Continente, ha infatti deciso di puntare tutto sul segmento Sedex di Borsa Italiana, proponendo ben ventidue certificati di investimento, dunque una scelta piuttosto variegata per gli amanti di questo specifico strumento finanziario. Di cosa si tratta con esattezza? L’offerta è suddivisa in quattro Equity Protection su indici e diciotto Equity Protection su titoli azionari. Passando invece ad esaminare quelle che sono le caratteristiche principali di tali prodotti, c’è da dire che i certificati che osserveranno da vicino gli indici beneficeranno di una liquidazione di tipo monetario e di una modalità di esercizio prettamente europea; i due sottostanti che sono stati scelti dallo stesso istituto di credito sono anch’essi europei, vale a dire il Ftse Mib e l’Eurostoxx 50, con le scadenze che si verificheranno sempre nel mese di dicembre, sia del 2011 che del 2012.

Deutsche Bank: sedici certificati su indici Ftse e Dax

I certificati di investimento rimangono una delle prerogative principali di Deutsche Bank: l’istituto di credito tedesco ha deciso infatti di emettere nei giorni scorsi sedici nuovi strumenti sul Sedex, il comparto di strumenti derivati di Borsa Italiana, un’opportunità interessante per chi è abituato a diversificare il proprio portafoglio in questa maniera. Volendo essere più precisi, l’operazione finanziaria è stata gestita interamente da db-X markets, il gruppo attivo nella distribuzione e nel trading di prodotti quali covered warrant, fondi comuni, obbligazioni ed Etf. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che sei di questi certificati appartengono alla tipologia Bonus, altri sei si riferiscono invece alla categoria Bonus Cap con un particolare riferimento agli indici europei Eurostoxx 50 e Ftse Mib, mentre gli ultimi due osservano da vicino l’indice teutonico Dax.

Macquarie: si punta su Express e Shark Rebate Quanto Certificates

A partire da oggi Macquarie Structured Products, il segmento finanziario dell’omonimo gruppo australiano, lancerà su Borsa Italiana dei nuovi certificati di investimento: le negoziazioni in questione andranno a riguardare, nello specifico, uno strumento della tipologia Express Certificate e due prodotti che invece fanno parte della famiglia degli Shark Rebate Quanto. Il comparto che interessa in questo senso per tutti quegli investitori che sono intenzionati a sottoscrivere l’offerta è il cosiddetto Sedex; inoltre, si potrà beneficiare della liquidazione di tipo monetario e della modalità europea di esercizio. Cerchiamo di conoscere nel dettaglio le caratteristiche di tali certificati. Tra gli strumenti più interessanti c’è lo Shark Rebate Quanto Certificate, il quale osserva da vicino le performance dell’indice statunitense Standard & Poor’s 500 e di quello cinese Hang Seng China Enterprises.

Banca Imi: i nuovi certificati puntano sul cambio euro-sterlina

Il tasso di cambio tra euro e sterlina, una protezione finanziaria garantita al 100% e una durata quadriennale: sono queste le caratteristiche principali dei certificati di investimento lanciati da Banca Imi presso il comparto Sedex di Borsa Italiana, una buona opportunità per coloro che sono interessati ai mercati valutari. La banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo (l’istituzione risale al 2007, quando Banca Imi e Banca Caboto hanno dato vita a questa nuova realtà) ha deciso infatti di puntare su degli Equity Protection Short Certificates Quanto, la cui scadenza è stata fissata al 9 febbraio del 2015. Anzitutto, bisogna precisare che gli investitori possono fare affidamento su dei rating piuttosto lusinghieri per quel che concerne la società emittente: Moody’s e Fitch si sono sbilanciati con dei giudizi che contraddistinguono un’ottima affidabilità, rispettivamente Aa3 e AA-, mentre Standard & Poor’s ha valutato la banca con un A+ (discreta affidabilità).

Certificates: Deutsche Bank opta per un autocallable europeo

Deutsche Bank non si smentisce mai quando si parla di investimenti finanziari e ha cominciato a lavorare sodo sin da subito per quel che riguarda le emissioni del 2011: una delle novità di maggiore rilievo sarà rappresentata sicuramente dal certificato di tipo autocallable (questa definizione è tipica degli strumenti che possono essere rimborsati in anticipo rispetto alla scadenza naturale), un prodotto che andrà a osservare da vicino ben due performance, vale a dire l’andamento dell’indice Eurostoxx 50 e quello dell’Euribor a dodici mesi, mostrando dunque un certo interesse per il Vecchio Continente. C’è comunque da precisare che il certificato in questione verrà emesso soltanto a partire da febbraio, ma la sua struttura rimane pur sempre interessante. Quali vantaggi ci saranno per gli investitori?

Ubs e indice Eurostoxx, il matrimonio si rafforza

Ubs (l’acronimo che identifica l’Unione di Banche Svizzere) ha scelto il segmento Sedex di Borsa Italiana per lanciare il suo nuovo certificato di investimento: si tratta, per la precisione, di un Express Certificates che andrà ad osservare da vicino le performance dell’indice Eurostoxx 50 e che è ormai disponibile da diversi giorni, visto che è stato quotato lo scorso 30 dicembre. Di cosa si tratta esattamente? Il prodotto in questione (il codice Isin a cui fare riferimento è DE000UB3E6A0) beneficia di uno strike che è stato fissato a quota 2.782,39 punti, mentre la scadenza sarà biennale, dato che la data scelta in questo senso è il 3 dicembre del 2012; inoltre, il primo livello barriera verrà raggiunto a quota 1.307,72. In pratica, tale strumento dell’istituto elvetico fa parte integrante della serie di certificati quotati nell’ambito del programma di Ubs Ag.

Société Générale: ottimizzazione e progresso dai nuovi certificati

Il segmento dei certificati di investimento non poteva che essere contraddistinto, anche nel 2011, dalle proposte innovative di Société Générale: l’emittente francese ha infatti reso disponibile da ieri due interessanti tipologie di prodotti, distinti comunque tra di loro. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. La prima categoria di certificati è quella degli Optmiz Sunrise. Si tratta, per la precisione, di titoli che andranno a essere quotati presso i listini di Borsa Italiana e che godranno della garanzia della banca transalpina; l’emissione, invece, sarà curata dal comparto Effekten della stessa. Il riferimento principale, ovviamente, sarà quello del Sedex, mentre la negoziazione sarà quella di tipo continuo.

Sedex: Ubs si propone con gli Index Express Certificates

La giornata di ieri è stata decisiva per il lancio di un’interessante novità per quel che riguarda l’universo dei certificati di investimento: il Sedex e Borsa Italiana sono stati il luogo prescelto in questo senso, mentre l’emissione è stata curata interamente dall’elvetica Ubs. La denominazione del prodotto in questione è molto significativa e fa intendere parecchie caratteristiche, visto che si tratta dell’Index Express Certificate, strumento che andrà ad osservare da vicino le performance dell’indice Eurostoxx 50, il principale tra gli indici del Vecchio Continente. Anzitutto, c’è da precisare che il codice Isin è DE000UB8WGG3, mentre la tipologia e la struttura saranno le solite dell’Index Express.