Il titolo Facebook rialzista la testa grazie alle rassicurazioni giunte da Mark Zuckerberg, ceo e co-founder del social network. Ieri sul Nasdaq le azioni della società di Menlo Park hanno chiuso con un rialzo del 7,72% a 20,93 dollari, toccando il livello più alto da quasi un mese a 21,16 dollari. L’exploit del titolo in borsa arriva in concomitanza con le dichiarazioni di Zuckerberg al primo forum pubblico al TechCruch Disrupt, prima vera uscita importante dopo l’Ipo.
Azioni
Edison arbitrato Qatar
Edison ha potuto concludere con successo l’arbitrato finalizzato a rivedere i contratti di fornitura del gas con il Qatar. Una rivisitazione di prezzo che condurrà il gruppo – recentemente finito sotto il controllo dei francesi di Edf – a risparmiare circa 450 milioni di euro in due anni, frutto delle variazioni di costo sulla fornitura da 6,5 miliardi di metri cubi di gas a stagione. L’operazione avrà in tal modo un impatto molto utile sul bilancio che si sta per chiudere e che – grazie all’arbitrato – potrebbe finalmente ritornare in utile.
Portafoglio per famiglia monoreddito a basso rischio
La costruzione di un portafoglio di asset finanziari può diventare un vero e proprio rompicapo con i mercati finanziari del XXI secolo. La volatilità è sempre più elevata e ogni giorno ci sono nuovi partecipanti che cercano fortuna attraverso il day-trading e lo scalping sui principali mercati mondiali, aumentando così l’iperattività quotidiana degli asset. Il buon padre di famiglia, invece, dovrebbe preoccuparsi di investire con un’ottica di medio-lungo periodo, tenendo conto delle esigenze del proprio nucleo familiare e delle disponibilità finanziarie correnti.
Investire nel settore telefonico europeo a settembre 2012
Il settore telefonico è tra quelli più difensivi in borsa. Non a caso da inizio anno l’indice Stoxx Telecom è cresciuto solo dell’1% circa, mentre l’indice generale Stoxx600 ha guadagnato quasi il 10%. I big del settore – ovvero Deutsche Telekom, France Telecom, Telefonica, Vodafone e Telecom Italia – hanno mostrato performance contrastate. Secondo gli analisti finanziari le migliori opportunità nel settore telefonico europeo sono da ricercare nelle aziende di minori dimensioni, come ad esempio la norvegese Telenor, l’olandese Kpn o Iliad, che è quotata a Parigi.
Migliori fondi di investimento che battono Piazza Affari
Il recente rally di Piazza Affari ha consentito all’indice azionario italiano FTSE MIB di recuperare tutte le perdite accumulate fino alla fine di luglio e di passare addirittura in territorio positivo, grazie soprattutto all’annuncio del piano anti-spread e di salvataggio dell’euro messo a punto dalla Bce pochi giorni fa. Dai minimi storici di area 12.300 punti toccati lo scorso 25 luglio, l’indice FTSE MIB è salito del 31% circa, portando la performance complessiva da inizio anno a +6,7%.
Accordo esuberi BPM
Il presidente del consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano, Andrea Bonomi, si è detto fiducioso di poter chiudere le trattative con i sindacati sugli esuberi entro soli 40 giorni. Bonomi ha affermato di avere in essere un dialogo “costruttivo” con i sindacati, sottolineando come “il processo sia partito bene” e sperando che “sia anche veloce, e quando dico veloce intendo una quarantina di giorni”. Le dichiarazioni sono state raccolte a margine del recente workshop Ambrosetti a Cernobbio.
Titolo Unicredit promosso da Cheuvreux
Unicredit continua ad essere uno dei titoli migliori a Piazza Affari e anche oggi segna un robusto rialzo, a poco più di un’ora e mezza dalla chiusura delle contrattazioni alla borsa di Milano. Le azioni della banca di Piazza Cordusio stanno beneficiando della promozione ricevuta da Cheuvreux, sebbene il titolo non sia il preferito tra i bancari italiani per il broker francese. Cheuvreux ha alzato il target price di Unicredit a 3,4 euro dalla precedente valutazione di 3 euro, pur mantenendo un rating piuttosto basso.
Del Vecchio riduce vendite Luxottica
Leonardo Del Vecchio, patron di uno dei più importanti gruppi al mondo nel settore dell’occhialeria, ha compiuto un mezzo passo indietro. Invece di vendere il 7% della società sul mercato, come aveva originariamente preventivato, il numero 1 del gruppo ha optato per un atteggiamento più mite, collocando sul mercato il 3,8 per cento della propria partecipazione nella Luxottica, per un incasso pari a 486 milioni di euro. La cessione è avvenuta ad un prezzo pari a 27 euro per azione, per un controvalore che potrebbe ora essere reinvestito nella lotta che coinvolge Mediobanca e Generali.
Comprare azioni Rcs o Mondadori?
Pur con scenari e caratteristiche differenti, Rcs e Mondadori sono di gran lunga i titoli del comparto editoriale più in vista del momento. Talmente in vista che la Consob ha scelto di uscire dai propri uffici e andare a comprendere in concreto cosa stia accadendo sul fronte delle quotazioni di mercato di queste azioni, con Rcs Mediagroup che ha visto il valore del proprio titolo pressochè triplicato da fine agosto alla chiusura di sessione di ieri. Volumi eccezionali, che per Mondadori sembrano essere alimentati da indiscrezioni che vorrebbero la società della famiglia Berlusconi presto fuori dai listini milanesi.
Come funzionano le vendite allo scoperto
Il meccanismo delle vendite allo scoperto, detto anche short selling, permette a un investitore di vendere un’attività finanziaria senza possederla materialmente in portafoglio con l’obiettivo di comprarla a un prezzo più basso lucrando la differenza. La scommessa “short” sarà vinta se il prezzo di chiusura dell’operazione è inferiore al prezzo di apertura; di converso, se il prezzo di chiusura del deal è maggiore del prezzo di entrata short sul mercato, allora si subirà una perdita.
Auto in crisi: è fuga dal titolo Fiat?
Tutti (o quasi) in fuga dal titolo Fiat e dal comparto auto. A meno che non si abbia la lungimiranza di attendere tempi migliori, e sfruttare nel frattempo le felici parentesi positive che non mancheranno all’interno dell’evoluzione delle quotazioni aziendali. A leggere i meri dati commerciali, tuttavia, vi sarebbe da preoccuparsi, e non poco: ad agosto il mercato italiano ha conseguito il nono calo consecutivo delle immatricolazioni, con un crollo del 20,23 per cento che ha condotto i nuovi acquisti a quota 56.447 unità.
“E’ un mese non bello in Italia” – ha affermato in merito il manager di Fiat, Sergio Marchionne – “Si prevede un – 20 per cento rispetto al 2011, mai visto un numero così basso in vita mia”. I dati dell’Anfia confermano pertanto le preoccupazioni dell’amministratore delegato della società torinese, con il presidente Roberto Vavassori che aggiunge che “siamo alla nona contrazione consecutiva per il mercato nazionale dell’auto, che tocca un nuovo record negativo posizionandosi all’incirca sui livelli del 1964, quando il mese di agosto aveva registrato 57.848 immatricolazioni”.
Camfin si affida al bond convertibile in azioni Pirelli
Camfin, l’azienda milanese che opera soprattutto in ambito petrolifero e immobiliare, vanta un debito di non poco conto: in effetti, come è emerso chiaramente dalla relazione sul primo semestre di quest’anno, l’indebitamento è pari a 382,4 milioni di euro, di gran lunga superiore a quanto si attendeva la società, ma anche rispetto a quanto concordato con le banche tre anni fa in degli appositi accordi (il target in questione era stato fissato a 250 milioni di euro per la precisione). Questo debito può comunque essere ridotto attraverso il rimborso di una tranche entro il prossimo mese di dicembre: i 132,4 milioni a cui si sta facendo riferimento possono essere risarciti facendo ricorso a dei metodi ben precisi.
Impregilo garantirà un jumbo dividend ai propri azionisti
Pietro Salini, amministratore delegato di Impregilo, ha chiaramente fatto intendere quali sono le intenzioni di breve termine della compagnia bergamasca di costruzioni: in effetti, gli azionisti del gruppo lombardo dovrebbero essere remunerati con il cosiddetto “jumbo dividend”, visto che sono state vendute diverse attività, in particolare la quota che finora era stata detenuta in Ecorodovias. La conference call odierna è stata dunque l’occasione più propizia per sciogliere qualche dubbio da questi punto di vista, visto che era necessario mettere in mostra quali sono stati i risultati del primo semestre di quest’anno.
Come proteggere i grandi patrimoni in tempi di crisi
La crisi economico-finanziaria che si sta abbattendo pesantemente sull’Europa sta spaventando non poco gli investitori che dispongono di patrimoni ingenti. Da qualche tempo si stanno manifestando comportamenti alquanto irrazionali, come ad esempio la scelta di gestire la liquidità investendo in titoli tedeschi, finlandesi, olandesi o svizzeri che rendono meno di zero. Il bisogno di protezione è in deciso aumento, ma questa esigenza deve essere sodddisfatta attraverso scelte che siano il più possibile concettualmente valide ed accettabili dal punto di vista del rapporto rischio/rendimento.