Come funzionano le vendite allo scoperto

Il meccanismo delle vendite allo scoperto, detto anche short selling, permette a un investitore di vendere un’attività finanziaria senza possederla materialmente in portafoglio con l’obiettivo di comprarla a un prezzo più basso lucrando la differenza. La scommessa “short” sarà vinta se il prezzo di chiusura dell’operazione è inferiore al prezzo di apertura; di converso, se il prezzo di chiusura del deal è maggiore del prezzo di entrata short sul mercato, allora si subirà una perdita.

Le vendite allo scoperto finiscono sempre sul banco degli imputati durante una crisi finanziaria, ma come si è visto lo speculatore (o trader) può guadagnare o perdere denaro in base alla sua abilità di centrare il trend del mercato. Lo short selling prevede che il trader chieda in prestito titoli a un soggetto terzo attraverso il proprio broker, ovvero l’intermediario finanziario che gestisce le transazioni. L’operazione di prestito titoli ha un costo, a meno che la transazione non viene chiusa nella stessa giornata in cui è stata aperta.

Sul mercato azionario il prestito titoli comporta il pagamento di un tasso di interesse (di solito appena superiore all’Euribor), che deve essere sommato alla commissione di negoziazione (fee) richiesta dal broker. Lo short selling è da sempre collegato alle crisi dei mercati finanziari. Prima dello scoppio della grave crisi dei mutui subprime nel 2007, erano davvero in pochi a conoscere questo meccanismo. Le recenti crisi hanno portato alla ribalta le vendite allo scoperto, che tendono ad amplificare i ribassi dei mercati quando c’è una situazione di panic selling (panico da vendite).

Quando si vende allo scoperto un’attività finanziaria si dice andare “corti” o “short”. La dicitura short, ovvero “breve”, è nata tanti anni fa quando le fasi ribassiste sui mercati avevano solitamente una durata più breve rispetto alle fasi ascendenti dei prezzi. Oggi, nelle fasi più delicate sui mercati finanziari, le autorità di borsa impongono spesso un divieto di vendere allo scoperto i titoli azionari (soprattutto quelli finanziari ad alto beta) per evitare che il panico si trasformi in una vera e propria catastrofe.

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