Saras in calo in Borsa

sarasSaras si accinge a chiudere una giornata in calo a Piazza Affari. Il titolo della famiglia Moratti è infatti stato penalizzato da Mediobanca, che ha ridotto il giudizio e il target price a 0,95 euro contro 1,17 euro di venerdì scorso, a conclusione dell’opa parziale di Rosneft sul 7,3 per cento del capitale sociale.  Per oggi e per domani, intanto, la Consob ha vietato le vendite allo scoperto, bloccando le gambe degli speculatori in odor di short selling.

In merito, lo stop della Consob è relativo alle vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli, andando in tal modo a rafforzare la portata del divieto di vendite allo scoperto “nude”, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre scorso.

A penalizzare le quotazioni sul titolo è stato anche il giudizio di Mediobanca, che ha tagliato il rating sul titolo a underperform, con un prezzo obiettivo  a 0,95 euro, a fronte di una chiusura di scorsa settimana pari a 1,14 euro. “Secondo gli esperti, che hanno ridotto la stima del business della raffinazione da 279 a 104 milioni di euro” – ricordava in proposito il quotidiano La Repubblica – “il titolo soffrirà per la fine della speculazione che porterà un’attenzione maggiore sui fondamentali e, nonostante, la possibilità che Rosneft incrementi ulteriormente in futuro la sua quota, ora al 21%. Diverse le considerazioni di Equita, che accende i riflettori su un intervento del governo (inserito nel decreto) sulla  riduzione delle tariffe Cip6, fattore che avrebbe un impatto negativo di 250 milioni sugli operatori” (vedi anche risultati Saras 2013 in utile).

In proposito, gli analisti ritengono che sia la compagnia petrolifera della famiglia Moratti sia la Erg possano essere esposte per un 20 per cento ciascuna, con 50 milioni di euro a testa di minori ricavi / ebitda. Il decreto dovrà ancora essere pubblicato e successivamente convertito in legge entro 2 mesi, trovando così potenziali opposizioni di natura legale.

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