Risultati Saras 2013 in utile

sarasSaras si prepara a concludere l’esercizio con risultati sostanzialmente positivi, rappresentati da un Ebit verso 190 milioni di euro e un utile adjusted intorno ai 100 milioni di euro. Non è pertanto escluso il ritorno al dividendo, e la prosecuzione del rilancio della redditività societaria anche nel corso del prossimo 2014, a patto che le proiezioni elaborate sul prezzo del Brent (a quasi 108 dollari) e del tasso di cambio euro dollaro (a 1,3) reggano nel breve e medio termine.

Per quanto concerne la rotta tracciata dall’azienda, il vice presidente esecutivo e direttore generale di Saras, Dario Scaffardi, segnala come “consolidare la leadership fra le raffinerie mediterranee, migliorare la capacità tecnologica e l’efficienza operativa, rafforzare la compagine societaria e migliorare il posizionamento commerciale anche dando vita ad una nuova joint venture con Rosneft” rappresentino “lele priorità a cui stiamo lavorando nel rispetto degli obiettivi del piano industriale al 2017 e delle novità emerse a seguito dell’accordo con i citati russi della Rosneft”, che hanno rilevato il 13,7 per cento della Saras dai Moratti, per 178 milioni di euro, e sono in procinto di lanciare un’opa volontaria su un altro 7,4 per cento, superando così il 21 per cento.  Ad ogni modo, le relazioni potrebbero non terminare qua. Stando a quanto affermato da Scaffardi, infatti, “nell’ambito della lettera di intenti figura pure la citata creazione di una joint venture paritetica commerciale” (qui SocGen lancia buy su Saras).

Per quanto attiene la visione sulle attuali condizioni di contesto, Scaffardi precisa infine come Saras rimanga uno dei leader del settore, perché “la raffineria di Sarroch, posta sulla costa a Sud-Ovest di Cagliari, è una delle più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva e per complessità degli impianti. Collocata in una posizione strategica al centro del Mediterraneo, la raffineria rappresenta anche un modello di efficienza e sostenibilità ambientale, grazie al know-how ed al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in quasi cinquant’anni di attività. Con una capacità di lavorazione di 15 milioni di tonnellate all’anno (300.000 barili al giorno), la raffineria costituisce circa il 15% della capacità totale di distillazione in Italia”.

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