Ascopiave sigla proposta di convenzione con 74 Comuni

Ascopiave, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore del gas naturale, ha raggiunto un accordo con 74 di complessivi 93 Comuni-siti delle Province di Treviso, Belluno, Pordenone e Venezia. A darne notizia, nel corso di un Consiglio di Amministrazione, è stato Gildo Salton, Presidente di Ascopiave, il quale ha altresì precisato come gli accordi riguardino la definizione concordata del “VIR”, il Valore Industriale Residuo. Ai fini della sottoscrizione delle convenzioni, le necessarie formalità sono in corso e riguarderanno per i 74 Comuni, l’80% della rete di distribuzione del gas che Ascopiave gestisce sul totale dei 93 Comuni. In accordo con quanto messo in risalto dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari con una nota, la convenzione sul VIR permette di limitare i rischi di contenzioso nell’ambito delle gare per l’assegnazioni di nuove convenzioni finalizzate alla distribuzione del gas; in questo modo, infatti, le gare possono grazie alle convenzioni svolgersi senza clima di incertezza e senza possibili conflitti.

Ai Comuni aderenti alla convenzione Ascopiave riconoscerà il versamento di una componente una tantum che è pari a 3,34 milioni di euro per i Comuni che hanno già manifestato l’intenzione di stipulare la convenzione concordata sul VIR, e sale complessivamente a 3,87 milioni di euro circa nel caso in cui alla procedura aderiranno tutti i 93 Comuni. A questa parte fissa si aggiunge poi, a partire dal corrente anno, il riconoscimento di una componente variabile in funzione proprio dei criteri di valutazione del Valore Industriale Residuo. Riguardo ai restanti 19 Comuni che non hanno ancora aderito, Ascopiave con un comunicato ufficiale ha fatto presente alla comunità finanziaria come le trattative per giungere alla stipula della convenzione concordata sul VIR siano in corso.

Nell’ambito dello stesso Consiglio di Amministrazione, inoltre, i consiglieri hanno deliberato ed approvato un piano di garanzie finanziarie destinato a Sinergie Italiane, una società partecipata. Tale intervento si spiega con il fatto che la società, che ha traguardi ambiziosi, punta ad aumentare il proprio perimetro di operatività nel Vecchio Continente e, quindi, necessita di risorse finanziarie aggiuntive.

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