Yen rischia crollo senza freni secondo Soros

La politica monetaria condotta dal Giappone, nel tentativo di far ripartire l’economia e combattere una volta per tutte la deflazione, inizia a preoccupare analisti e investitori che temono lo scoppio di bolle di asset ma anche una caduta incontrollabile della valuta nazionale. Mentre il Giappone avvia una nuova svalutazione dello yen, il finanziere americano George Soros lancia l’allarme sulla tenuta della moneta nipponica. Secondo il famoso investitore di origine ungherese, il Giappone sta facendo un gioco “piuttosto pericoloso”. Soros è noto soprattutto per la sua speculazione sulla sterlina nel 1992.

In quell’occasione il fondo di Soros vendette allo scoperto sterline contro dollari americani per un controvalore di 10mila miliardi, attraverso un’esposizione in leva che andava ben oltre il reale patrimonio del fondo. In un solo giorno riuscì a guadagnare un miliardo di dollari e diede il via a un crollo del pound, che finì per far uscire il Regno Unito dal Sistema monetario europeo (Sme). Soros fu protagonista anche della speculazione sulla lira (sempre nel ’92) e sul ringitt malaysiano (’97).

Il nuovo piano di stimolo monetario varato dal neo-governatore della Bank of Japan, Haruiko Kuroda, prevede un ulteriore immissione di liquidità nel sistema pari a un ammontare di circa 1.400 miliardi di dollari in due anni. Secondo Soros, un piano del genere, avallato tra l’altro dal premier nipponico Shinzo Abe, rischia di innescare vendite “a valanga” sullo yen in quanto le autorità monetarie giapponesi non sarebbero in grado di gestire la situazione per lungo tempo. In un’intervista alla CNBC, Soros ha dichiarato che il Giappone rischia di “innescare qualcosa che poi non sarebbe in grado di fermare”.

Il finanziere americano sottolinea che i rischi derivano dal fatto che il paese del Sol Levante ha dato vita a questa manovra dopo 25 anni in cui è stato accumulato un enorme deficit, ma senza far crescere l’economia. Secondo Soros, “se lo yen iniziasse a calare, cosa che ha già fatto, e in Giappone la gente dovesse iniziare a realizzare che potrebbe continuare a farlo e a voler mettere la propria ricchezza all’estero, a quel punto il calo potrebbe diventare una valanga”. Sul forex lo yen è sui minimi da tre anni e mezzo sul dollaro, ma sembra proiettato verso nuovi pesanti deprezzamenti.

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