Il nuovo Etf di Lyxor legato all’azionario giapponese

idy1jSCCDPoMLyxor ha deciso di affidarsi con fiducia al mercato azionario giapponese: l’ultimo Exchange Traded Fund che la società transalpina lancerà e metterà a disposizione domani nel comparto EtfPlus di Borsa Italiana ha proprio queste caratteristiche che ricollegano alla nazione asiatica, tanto è vero che la denominazione ufficiale è quella di Lyxor Ucits Etf Japan (Topix) Daily Hed. Detto che il codice Isin a cui fare riferimento è FR0011475078, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche principali di questo strumento finanziario (vedi anche Lyxor presenta un fondo Ucits legato alla strategia merger arbitrage).

Il 18 giugno Multi Units Luxembourg liquiderà due Etf

la_borsa1-300x199Dal prossimo 18 giugno, dunque tra dieci giorni esatti, Multi Units Luxembourg procederà con la liquidazione di due Exchange Traded Fund che sono presenti nel relativo listino di Borsa Italiana: si sta parlando della società emittente che beneficia come società specialista della banca francese Société Générale. Entrando maggiormente nel dettaglio di questo provvedimento, c’è da dire che i due strumenti da liquidare sono il Lyxor Etf Daxplus Covered Call (il codice Isin di riferimento è LU0252635023) e il Lyxor Etf Daxplus Protective Put (l’Isin in questo caso è LU0288030280).

Da domani due Etf di Ubs legati alle principali materie prime

UBS - Logo am Hauptsitz an der Zuercher Bahnhofstrasse am Dienstag, 14. Februar 2006. Die UBS hat ein weiteres Spitzenjahr hinter sich. Im Jahr 2005 erzielte die Grossbank einen Gewinn von 14,029 Milliarden Franken. Damit uebertrifft der groesste private Vermoegensverwalter der Welt das Rekordresultat vom Vorjahr um satte 75 Prozent, wie die Grossbank am Dienstag, 14. Februar 2006, mitteilte. Die UBS duerfte damit den hoechsten Gewinn eines boersenkotierten Privatunternehmens in der Schweizer Wirtschaftsgeschichte eingefahren haben. (KEYSTONE/Walter Bieri) -- The UBS Logo, pictured Tuesday, February 14, 2006 in zurich, Switzerland. Swiss based UBS AG, Europe's largest bank, reported Tuesday, 14 February 2006, a record fourth-quarter profit. For the full year UBS posted a net profit rose of 75 percent to 14.029 billion francs. (KEYSTONE/Walter Bieri)Ubs Etfs plc-Cmci Composite Sf (Eur) A-acc e Ubs Etfs plc-Cmci Composite Sf (Eur) I-acc: sono questi i due nomi degli Exchange Traded Fund che sarà possibile scoprire a partire da domani presso il segmento EtfPlus di Borsa Italiana. Come si evince facilmente dalle denominazioni, la società emittente è la banca svizzera Ubs. Quali sono le caratteristiche più interessanti? Anzitutto, bisogna subito precisare che i due codici Isin di riferimento sono, rispettivamente, IE00B58HMN42 e IE00B5T04047. I prodotti finanziari sono due, ma l’indice sottostante è sempre lo stesso, vale a dire l’Ubs Bloomberg Cmci Composite Hedged Eur Total Return.

L’Etc di ETFs Hedged Metal Securities legato all’oro fisico

gold-bullionTre giorni fa il segmento EtfPlus di Borsa Italiana ha dato il suo benvenuto a un nuovo strumento finanziario: si tratta di un Etc emesso dalla società ETFs Hedged Metal Securities Limited, in pratica un Exchange Traded Commodities fisico che beneficia anche della protezione a cadenza giornaliera dal rischio di cambio tra euro e dollaro. Il nome del prodotto in questione è ETFs Eur Daily Hedged Physical Gold, mentre il codice Isin di riferimento è JE00B8DFY052 (vedi anche Hedge funds comprano oro dopo il crollo).

EtfPlus: da oggi cinque nuovi Etf di State Street Global Advisors

State_Street_Global_Advisors_LimitedProprio oggi Borsa Italiana darà il suo benvenuto sul mercato EtfPlus a cinque Etf nuovi di zecca, i quali verranno emessi dalla società Ssga Spdr Etfs Europe I Plc (vedi anche Dove investire nel 2013 secondo State Street Global A.) . Si tratta di Exchange Traded Fund che prevedono tutti un differenziale massimo di prezzo compreso tra l’1 e il 2%, oltre che beneficiari della negoziazione in euro. I nomi di questi prodotti fanno intuire alcune delle loro caratteristiche principali. Il primo strumento è l’Spdr Msci Emu Ucits (il codice Isin di riferimento è IE00B910VR50).

EtfPlus: da domani il nuovo prodotto di Db X-Trackers

La giornata di domani il segmento EtfPlus di Borsa Italiana sarà caratterizzato dalla quotazione di un nuovo Exchange Traded Fund, strumento che sarà emesso da Db X-Trackers: si tratta, come si intuisce dal nome, della divisione di Deutsche Bank che è specializzata proprio in questo tipo di prodotti finanziari (vedi anche Deutsche Bank, i nuovi Etf soddisfano tutti i gusti). Piazza Affari darà il benvenuto a questo Db X-Trackers Nikkei 225 Ucits Etf (il codice Isin di riferimento è LU0839027447). Si capisce perfettamente da questa denominazione come l’indice che viene replicato dal fondo in questione è il giapponese Nikkei 225.

Mercato degli Etf compie 10 anni

Il 30 settembre 2002 i primi tre Etf venivano quotati a Piazza Affari tra scetticismo e mistero, in una fase storica molto delicata per i mercati (un anno dopo l’11 settembre) che avrebbe però da lì a poco abbracciato uno dei più spettacolari rally delle borse dal 2003 al 2007. Sono passati 10 anni e oggi EtfPlus è il primo mercato in Europa per media giornaliera di contratti eseguiti su piattaforma elettronica (12mila transazioni quotidiane). Inoltre, è il terzo mercato europeo per controvalore.

EtfPlus, giornata di cali per i mercati emergenti dell’Asia

L’ultima seduta del segmento EtfPlus, il mercato italiano appositamente dedicato a Etf ed Etc, è stata contrassegnata da pochi spunti di rilievo, ma quelli più interessanti devono essere analizzati con attenzione: anzitutto, l’indice delle richieste di mutui è risultato in calo negli Stati Uniti (circa 5,5 punti percentuali in meno), ma ciò non ha smosso in alcun modo il comparto di Borsa Italiana, anzi ha prevalso maggiormente il discorso rassicurante del numero uno della Fed, Ben Bernanke. Amundi ha letteralmente dominato l’ambito dei rendimenti, grazie soprattutto all’indice settoriale degli istituti di credito (il riferimento va all’Msci Europe), il quale è stato in grado di ricavare ben il 2,24%; non sono comunque stati da meno lo short di Db-x (indice Hang Seng: il rialzo è stato pari a 1,27 punti percentuali) e da un fondo di investimento relativo a questa stessa società emittente che ha aumentato i propri profitti dell’1,41%.

EtfPlus: i peggiori ribassi sono quelli di grano e alluminio

L’ultima settimana di contrattazioni del mercato EtfPlus si è caratterizzata per due elementi peculiari: la forte incertezza che aleggia attorno ai principali strumenti finanziari e la mancanza di una tendenza principale, sia al rialzo che al ribasso. Con un contesto di questo tipo, è inevitabile che i prodotti short (quelli per i quali vale la pena una vendita allo scoperto), tra cui, in prima line, Lyxor e Etfx. Ma le notizie importanti sono giunte anche da alcuni prodotti settoriali: in tal senso, occorre rimarcare le prestazioni finanziarie del prodotto di Db X-Trackers sullo Stoxx 600 Oil&Gas, in grado di porre in essere un buon recupero di un punto percentuale. Tra gli strumenti cosiddetti semiattivi, inoltre, è ancora Lyxor a farla da padrona; l’Xbear sull’indice Ftse Mib e sul paniere industriale del Vecchio Continente non si possono certo lamentare, mentre è stata una vera sorpresa per tutti l’incremento percentuale del prodotto della sgr francese che fa riferimento ai titoli di stato europei con una scadenza che va fino a quindici anni (è stato registrato infatti un inatteso +0,82%).

EtfPlus, i settoriali e le commodities agricole guidano i rialzi

Il mercato EtfPlus è stato ampiamente dominato, in relazione alla sua ultima seduta, da una forte volatilità negli scambi, tanto che si è seguito in gran parte l’esempio delle più importanti piazze d’Europa; i titoli azionari hanno deluso le aspettative, ma ci si è potuti “lustrare gli occhi” con i rialzi fondamentali del leveraged long sull’Euro Stoxx 50 (si tratta di un prodotto di Db X-Trackers) e del semiattivo (vale a dire lo strumento di cui il gestore può modificare l’intensità a seconda delle fasi che vive il mercato) di Lyxor, il quale beneficia delle performance del Ftse Mib. In questo caso, in effetti, gli incrementi sono stati nell’ordine dei due punti percentuali. Un altro dato molto interessante è stato quello relativo agli obbligazionari corporate del Vecchio Continente; in questo senso, ha assunto una certa rilevanza il quarto posto, sempre in relazione al giro d’affari realizzato, di Ishares Makit Ibbox Euro Corporate Bond, il quale si è accodato ai prodotti di Lyxor.

Yen sottovalutato? Con Credit Suisse si sfrutta l’apprezzamento

yen_dw_wirtschaft_s_337215gLo yen, valuta giapponese di importante riferimento sui mercati finanziari, si trova ancora in una fase di sottovalutazione. Eppure, la divisa nipponica è la protagonista assoluta delle ultime offerte del mondo degli investimenti: in particolare, Vontobel Europe, per mezzo del suo direttore del comparto, Massimo Jakelich, ha fatto sapere di avere effettuato consistenti acquisti proprio in yen, una curiosità e una conferma allo stesso tempo che è stata svelata agli investitori al momento della presentazione del fondo target return, il quale fa completo affidamento alla gestione dell’Italia. Tutto questo interesse è presto spiegato. In effetti, c’è la convinzione che il fatto che la moneta asiatica sia attualmente asiatica prelude a una intensa fase di apprezzamento valutario, almeno per quel che concerne il breve termine. Allora è possibile sfruttare in qualche modo questa opportunità con adeguati prodotti finanziari?

 

Sudafrica 2010: il rischio elettricità potrebbe favorire gli Etc

mondiali2010-300x232Mancano ormai pochi mesi ai Mondiali sudafricani di calcio, un evento sportivo molto atteso, ma che potrebbe anche avere degli importanti risvolti dal punto di vista degli investimenti finanziari: sul paese africano incombe infatti un possibile rischio di blackout elettrico, un’eventualità che è strettamente correlata alla ingente domanda che si attende in relazione alla manifestazione. Un eccesso di domanda elettrica vuol dire quindi una notevole difficoltà nel far fronte alle richieste di consumo e, di conseguenza, maggiori pressione verso l’alto per quel che concerne i prezzi delle materie prime. Tra l’altro, già due anni fa Eskom, la società statale sudafricana, si era vista costretta a ridurre drasticamente l’offerta, visto che la produzione del carbone per l’energia elettrica era stata danneggiata dalle piogge di quel periodo.