Prysmian: fatturato in crescita da quattro trimestri

Per il quarto trimestre consecutivo il leader dei cavi per i sistemi di telecomunicazioni ha riportato un giro d’affari in crescita. E’ questo uno dei dati salienti emerso dall’esame e dall’approvazione dei dati Q1 2011 di Prysmian da parte del Consiglio di Amministrazione della società. Nel dettaglio, a fronte di un recupero dei volumi in tutte le divisioni di business in cui opera, Prysmian ha archiviato il periodo gennaio-marzo 2011 con una crescita del 13,9% dei ricavi anno su anno a 1,49 miliardi di euro a fronte di una redditività in aumento per effetto di un ebitda adjusted pari a 101 milioni di euro rispetto ai 75 milioni di euro del Q1 2010. Luce verde anche per l’utile netto adjusted che segna un aumento da 31 a 36 milioni di euro a fronte di una posizione finanziaria netta a 1,46 miliardi di euro rispetto ai 459 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2010. In virtù di questi dati Prysmian prevede per l’intero 2011 un ebitda rettificato all’interno della banda dei 530-580 milioni di euro.

Secondo quanto dichiarato da Valerio Battista, Amministratore Delegato di Prysmian S.p.A., i dati Q1 2011 confermano i miglioramenti dello scenario di mercato che già erano emersi negli ultimi trimestri del 2010. Inoltre, la capacità di Prysmian S.p.A. di adattarsi ai mutamenti di mercato ha permesso alla società di andare a cogliere quelli che sono stati i segnali di ripresa della domanda settoriale. E riguardo a Draka, recentemente acquisita, l’Ad di Prysmian ha sottolineato come il processo di integrazione sia stato avviato con rapidità, ragion per cui già a partire dalla seconda metà del corrente anno sarà possibile rilevare gli effetti positivi legati alle sinergie.

In merito all’evoluzione prevedibile della gestione, Prysmian S.p.A. stima che la tendenza positiva del business possa proseguire per quel che riguarda il settore dei cavi a media tensione per le utilities, dei cavi per le costruzioni, ma anche in quei segmenti che risultano essere di norma maggiormente esposti ai cicli di mercato.

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