De’ Longhi: ricavi 2010 in forte crescita

Il Gruppo De’ Longhi ha reso noti in data odierna i dati preliminari sui ricavi del quarto trimestre del 2010 e dell’intero anno; ebbene, nell’ultimo quarto dello scorso anno il Gruppo De’ Longhi ha conseguito un giro d’affari in crescita di oltre il 17%, a 550 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre nell’intero anno il fatturato è stato di 1,62 miliardi di euro con un balzo di oltre il 15% rispetto all’anno precedente. I dati, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo De’ Longhi, confermano le guidelines societari con le due divisioni, quella “Professional” e quella “Household” che hanno contribuito entrambe alla crescita del giro d’affari dell’ultimo quarto del 2010 e dell’intero anno. Al riguardo il Gruppo De’ Longhi ha precisato che il contributo della divisione Household, più dinamica, è stato a due cifre per quel che riguarda la crescita complessiva del fatturato, mentre quella “Professional” è riuscita comunque a fornire un apporto positivo ai ricavi complessivi nonostante il contesto economico settoriale rimanga ancora sfavorevole.

Nell’attesa di conoscere i dati definitivi 2010, compresi anche gli utili conseguiti dalla società nell’interno anno, ricordiamo che il Gruppo De’ Longhi nel trimestre precedente, il terzo del 2010, aveva conseguito una crescita dei ricavi netti del 23,6% a 418,8 milioni di euro con una crescita del 14,1% per la divisione “Professional”, e del 27,1% per quella “Household“.

In virtù di questa crescita dei ricavi Q3, nei primi nove mesi dello scorso anno i ricavi del Gruppo De’ Longhi si erano attestati a 1069,8 milioni di euro con una crescita del 14,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre l’utile netto nel periodo è salito a 46,1 milioni di euro a fronte di una sensibile riduzione dell’indebitamento netto. A livello geografico, la società ha fatto registrare con gradi diversi una crescita trasversale nei mercati di riferimento in cui il Gruppo opera con la sola eccezione della Grecia e di mercati come quello delle Americhe e della Spagna.

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