Patrimonio MPS – nuove dichiarazioni della banca

Il rafforzamento patrimoniale sembra essere in cima ai pensieri del top management del Monte dei Paschi di Siena, istituto di credito sotto la lente di ingrandimento degli istituti banchieri centrali di Italia ed Europa. Al fine di evitare il crollo finanziario di quella che è – ad oggi – la terza banca nazionale dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, le negoziazioni e le operazioni preparatorie sembrano farsi sempre più concrete. Ma cosa accadrà al patrimonio della banca?

L’amministratore delegato dell’istituto, Fabrizio Viola, intervistato dall’Ansa, ha affermato che “siamo impegnati a ricreare il più rapidamente possibile le condizioni economiche che ci consentano di pagare per cassa gli interessi sui Monti bond“. Un pagamento che ad oggi sembra tuttavia ancora lontano, visto e considerato che difficilmente nel breve termine l’istituto toscano potrà essere in grado di sostenere in liquidità l’onere sul debito nei confronti dello Stato, per complessivi 4,5 miliardi di euro di esposizione (vedi anche Salvataggio Monte dei Paschi di Siena).

La soluzione è pertanto quella di emettere nuove azioni, anzichè nuovi Monti bond, sebbene la sostanziale autonomia decisionale di Mps sia tutta da scoprire. L’attesa è principalmente stabilita per il 25 gennaio, quando l’assemblea straordinaria dovrà conferire mandato per due aumenti di capitale (per complessivi 6,5 miliardi di euro) e poter così ottenere il via libera dal governo per la sottoscrizione di quasi 4 miliardi di euro di Monti bond.

“In questo arco temporale , il nostro obiettivo è quello di creare le condizioni patrimoniali per fare a meno del sostegno governativo” – ripete intanto Viola – “Il ritorno all’indipendenza patrimoniale ci consentirebbe di pagare per cassa gli interessi sui Monti bond“.

Il tutto, con un occhio allo spread, che nei prossimi mesi potrebbe costituire uno degli aghi della bilancia dell’equilibrio patrimoniale di Mps. Dalle parti di Siena si augurano che il gap del rendimento tra i Btp italiani e quelli tedeschi scenda rapidamente verso quota 250 o, meglio ancora, 200: in quel caso il patrimonio Mps potrebbe puntellarsi (quasi) automaticamente, a soglie (quasi) invidiabili.

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