Stress test banche italiane: MEF prende atto dei risultati

Nei giorni scorsi, in linea con le attese e le anticipazioni, le principali banche italiane hanno superato agevolmente il banco di prova dei cosiddetti “stress test“, voluti in ambito europeo per tastare il polso ai grandi Istituti di credito al fine di capire se siano in grado di reggere o meno a nuove tempeste finanziarie. In particolare, a superare la prova sono stati Unicredit, Intesa Sanpaolo, il Banco Popolare, il Gruppo UBI Banca ed il Gruppo MPS, Monte dei Paschi di Siena. Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una nota ha sia preso atto, sia accettato i risultati degli stress test mettendo tra l’altro in evidenza come in queste ultime settimane alcune delle Banche sopra citate abbiano provveduto ancor prima dell’esito degli stress test a rafforzare il proprio capitale attraverso il ricorso a risorse private.

Il Ministero ha inoltre colto l’occasione per mettere in evidenza come quello dello stress test, che si prefigura in tutto e per tutto come uno strumento tipico di vigilanza, non individui però una previsione in quanto si va a valutare la capacità di resistenza del singolo Istituto a condizioni e situazioni di natura finanziaria ed economica che, oltre ad essere avverse, risultano essere anche oltre quelle che possono essere le probabili attese.

Le banche italiane in merito hanno tutte superato la prova degli stress test sulla base di un rapporto di capitale Core Tier 1 ben oltre la soglia richiesta del 5%; è questo infatti il livello spartiacque dei risultati degli stress test. Sopra tale livello i test sono da ritenersi superati, mentre sotto tale percentuale di Core Tier 1 l’Istituto deve correre ai ripari rafforzando il proprio capitale in modo da reggere ad eventuali e nuovi scenari macroeconomici e finanziari negativi. Nessun problema, quindi, per Unicredit, Intesa Sanpaolo, il Banco Popolare, il Gruppo UBI Banca ed il Gruppo MPS, Monte dei Paschi di Siena.

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