Previsioni Banco Popolare secondo Saviotti

banco popolareIl massimo vertice di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, ha voluto diramare qualche previsione sul futuro del proprio istituto di credito. Previsioni giunte nel mezzo di un’assemblea molto partecipata, all’interno della quale sono emerse diverse interpretazioni su ciò che potrebbe accadere alla banca. “Non siamo la pecora nera delle banche italiane” – ha esclamato Saviotti.

Il manager ha sostenuto un concetto chiave molto importante: presto l’istituto di credito tornerà alla redditività. “Italease e i crediti dubbi sono gli aspetti che più rallentano la nostra marcia” – ha poi aggiunto sottolineando quelle che saranno le principali preoccupazioni sul breve termine. Tuttavia, proseguiva Saviotti, queste determinanti non impediranno alla banca di tornare all’utile entro breve termine, contribuendo in tal modo alla crescita del patrimonio.

“Abbiamo riacquistato la fiducia e la credibilità” del mercato, “oggi siamo una banca che può recitare un ruolo significativo nel panorama nazionale” – ha poi continuato, rivendicando il fatto che il Banco, come abbiamo sopra accennato, non è la pecora nera delle banche italiane.

Illustrando i risultati di gestione 2012, Saviotti ha quindi specificato che “abbiamo dei problemi ma sappiamo gestirli (…) non siamo mica in crisi, in questi anni abbiamo fatto dei passi in avanti enormi e ora siamo più solidi” (vedi anche il nostro focus sulle banche da sottopesare in portafoglio).

A conclusione del suo intervento il manager ha poi indicato la strada all’assemblea degli azionisti: “Il Banco merita la vostra fiducia, il Banco è vitale, il Banco c’è. Queste parole possono sembrare un’eresia di fronte a un profondo rosso di oltre 900 milioni”, ma – ha poi termiato il banchiere – il gruppo non si troverà mai più dinanzi a scandali come quelli trascorsi di Italease, o alle maxi perdite di Agos Ducato, la joint venture che il gruppo aveva stipulato con i francesi del Credit Agricole, in grado di produrre un risultato netto negativo quantificabile in oltre 510 milioni di euro.

Lascia un commento